ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05422

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 463 del 03/03/2021
Firmatari
Primo firmatario: D'ALESSANDRO CAMILLO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 02/03/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OCCHIONERO GIUSEPPINA ITALIA VIVA 02/03/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 02/03/2021
Stato iter:
03/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/03/2021
Resoconto OCCHIONERO GIUSEPPINA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 03/03/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 03/03/2021
Resoconto OCCHIONERO GIUSEPPINA ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/03/2021

SVOLTO IL 03/03/2021

CONCLUSO IL 03/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05422
presentato da
D'ALESSANDRO Camillo
testo di
Mercoledì 3 marzo 2021, seduta n. 463

   D'ALESSANDRO e OCCHIONERO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la Cassa italiana di previdenza dei geometri (Cipag) fu costituita nel 1955 come ente pubblico di previdenza ed assistenza dei geometri e con il decreto legislativo n. 509 del 1994 è diventata associazione di diritto privato;

   la cosiddetta «riforma Fornero» del 2011, tentò di arginare l'insostenibilità delle casse, mediante un piano di riforme che posticiparono il traguardo previdenziale e fecero lievitare la contribuzione, i cui effetti andavano monitorati nel tempo, attraverso i bilanci tecnici attuariali finalizzati alla verifica della sostenibilità cinquantennale;

   la fragilità del sistema si è resa sempre più evidente, con il numero degli iscritti in forte declino, con l'esiguità del patrimonio che, solo teoricamente, copre la riserva legale quinquennale a garanzia delle pensioni, in quanto oltre il 40 per cento di esso è costituito da crediti per morosità degli iscritti caduti in disperazione, grazie alla forte pressione contributiva superiore del 62 per cento di Inarcassa e del 114 per cento di Eppi, ovvero le rispettive casse tecniche di ingegneri architetti e periti che operano nello stesso settore costruzioni;

   in tale contesto, la Cipag fa registrare una gestione manageriale molto discutibile, che potrebbe condurla al default;

   nell'ambito della gestione finanziaria dell'ente, ripetutamente l'affidamento degli incarichi ai gestori finanziari è stato effettuato seguendo procedure poco trasparenti, ma soprattutto in violazione del codice degli appalti di cui al decreto legislativo n. 50 del 2016 che avrebbe dovuto essere rispettato senza alcuna deroga, essendo le casse pubbliche amministrazioni anche se privatizzate nella gestione;

   la quasi totalità del patrimonio mobiliare, pari a circa 915 milioni di euro, sono finiti in Lussemburgo nel fondo GD2, gestiti dalla Quaestio SGR compartecipata dalla Cipag con una quota minoritaria, investiti per il 95 per cento in prodotti finanziari stranieri di cui il 17 per cento in titoli spazzatura, con rendimento irrisorio molto inferiore alla media;

   la quasi totalità del patrimonio immobiliare, pari a centinaia di milioni di euro, sarebbe, a quanto consta agli interroganti, finito nel fondo Fpep gestito dalla Investire SGR compartecipata dalla Cipag, con una quota minoritaria, con valori delle quote NAV in caduta libera, dove sono stati azzerati tutti gli introiti provenienti dagli affitti;

   in questo quadro, gli unici a rimetterci sono i comuni geometri che, nonostante si stiano facendo carico della contribuzione più esosa del sistema casse, avranno una previdenza inadeguata –:

   se le informazioni riportate in premessa siano vere e quali iniziative di competenza intenda adottare per portare la Cipag ad una situazione economica e manageriale sostenibile.
(5-05422)
(Presentata il 2 marzo 2021)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05422

  Passo ad illustrare l'atto concernente la sostenibilità di lungo periodo della Cassa di previdenza ed assistenza dei geometri liberi professionisti (CIPAG).
  Al riguardo, nel precisare che la competenza primaria in materia di sostenibilità tecnico-finanziaria degli enti privati di previdenza obbligatoria spetta al co-vigilante Ministero dell'economia e delle finanze e che la competenza in materia di controllo sugli investimenti spetta alla COVIP, voglio evidenziare l'attività di vigilanza svolta dal Ministero del lavoro.
  In occasione della verifica triennale di stabilità di cui al decreto legislativo n. 509 del 1994, è stato valutato, d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze, il bilancio tecnico al 31 dicembre 2017, constatando che, nel cinquantennio 2018-2067, secondo le ipotesi assunte, il saldo previdenziale tra entrate contributive (compresi i contributi integrativi versati dalle società di ingegneria) e prestazioni pensionistiche risulta negativo nel quinquennio 2045-2049, mentre il saldo gestionale, tra entrate e uscite totali, comprensivo dei rendimenti patrimoniali, è sempre positivo in tutto il cinquantennio di previsione. Il patrimonio non si azzera mai e risulta sufficiente alla copertura della riserva legale, pari a cinque annualità delle pensioni correnti, ad eccezione del periodo 2018-2021, come evidenziato dal relativo indicatore di cui all'articolo 5, comma 1, del decreto ministeriale 29 novembre 2007.
  A tale riguardo, in occasione dell'esame del bilancio contabile 2018, si è già avuto modo di rilevare la persistenza della problematica relativa all'indice di copertura del patrimonio netto, pari a 4,86 annualità delle pensioni in essere al 2018, che rimane sostanzialmente invariato anche nel bilancio consuntivo 2019. Ai fini della verifica della congruità dell'aliquota contributiva, l'indicatore di cui all'articolo 5, comma 2, del decreto ministeriale 29 novembre 2007, espresso come rapporto tra saldo previdenziale, calcolato escludendo i contributi integrativi versati dalle società di ingegneria, e monte reddituale imponibile, evidenzia che l'aliquota contributiva non risulta di equilibrio nel periodo dal 2044 al 2050.
  In ogni caso, è opportuno considerare che, nel corso del 2019, è stato portato a compimento un articolato processo di modifica dei testi regolamentari, avviato dalla Cassa nel 2018. In particolare, a riscontro delle osservazioni formulate dalle Amministrazioni vigilanti sulle delibere Comitato dei Delegati n. 10 del 21 novembre 2018 e n. 11 del 13 dicembre 2018, si segnala che, con determina presidenziale n. 49 del 20 maggio 2019, è stato deliberato l'aumento, con decorrenza dal 1° gennaio 2019, dell'aliquota contributiva soggettiva obbligatoria al 18 per cento del reddito professionale netto dichiarato ai fini IRPEF ed è stato aggiornato il massimale del reddito professionale su cui applicare tale aliquota, i cui effetti sono già stati considerati dal bilancio consuntivo 2019.
  Con riferimento agli investimenti delle risorse finanziarie e alla composizione del patrimonio degli enti privati di previdenza obbligatoria, per quanto di competenza, l'analisi ministeriale basata sull'ultima relazione sugli investimenti trasmessa dalla COVIP, si è conclusa con l'invio alla Cassa Geometri di una comunicazione contenente, oltre alle valutazioni ministeriali, anche le criticità evidenziate dalla COVIP e l'invito all'adozione di eventuali azioni correttive per il loro superamento.
  In particolare, con riferimento alla gestione finanziaria dell'Ente, faccio presente che la questione della redditività degli investimenti mobiliari e delle partecipazioni detenute dalla Cassa Geometri è attualmente al vaglio del Collegio Sindacale, come risulta dai verbali dell'organo di controllo.
  Per quanto attiene alla regolamentazione interna in materia di investimenti ed alla selezione dei gestori, risulta che la Covip ha effettuato un accertamento ispettivo presso l'Ente che si è protratto dal novembre del 2017 al marzo del 2018, dal quale sono emerse alcune problematicità segnalate all'Ente anche dalle Amministrazioni vigilanti riguardanti, peraltro, la società di gestione del risparmio Quaestio Capital Management. Le problematicità emerse hanno portato l'Ente, tra l'altro, ad aggiornare la propria Asset Allocation Strategica (AAS) ed a modificare il Documento sulla politica di investimento.
  Evidenzio, infine, che la Cassa Geometri, ai sensi dell'articolo 1, comma 5, del Regolamento di attuazione delle norme statutarie, può detenere partecipazioni anche rilevanti, in società di gestione e di gestione del risparmio, mobiliare ed immobiliare.
  Pertanto, le Amministrazioni vigilanti e la Corte dei Conti hanno più volte raccomandato all'Ente di adoperarsi al fine di procedere ad una razionalizzazione delle proprie partecipazioni in conformità alle proprie finalità istituzionali e ponendo attenzione alla economicità della gestione realizzata. La Cassa è stata invitata più volte a voler riferire circa gli «effettivi benefici» ottenuti negli anni dalle partecipazioni detenute, sia per gli iscritti, sia in termini di risultati di bilancio. Su tale richiesta, si è tuttora in attesa di riscontro da parte dell'Ente.
  Concludo rassicurando gli Onorevoli interroganti sulla costante attività di vigilanza da parte della Direzione Generale competente del Ministero sull'ente in argomento anche alla luce delle segnalazioni sollevate nel presente atto.