ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05392

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 461 del 23/02/2021
Firmatari
Primo firmatario: FRAGOMELI GIAN MARIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/02/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 23/02/2021
Stato iter:
31/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 31/03/2021
Resoconto NISINI TIZIANA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 31/03/2021
Resoconto FRAGOMELI GIAN MARIO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/02/2021

DISCUSSIONE IL 31/03/2021

SVOLTO IL 31/03/2021

CONCLUSO IL 31/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05392
presentato da
FRAGOMELI Gian Mario
testo di
Martedì 23 febbraio 2021, seduta n. 461

   FRAGOMELI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   l'industria chimica Sicor srl si occupa della produzione di farmaci generici equivalenti e – sebbene con diverse intestazioni e ragioni sociali, in ragione delle diverse proprietà che si sono succedute negli anni – è presente sin dagli anni Sessanta sul territorio del comune di Bulciago, in provincia di Lecco, rappresentando di fatto una parte fondamentale del tessuto produttivo locale;

   Sicor srl è la ragione sociale che identifica in Italia la multinazionale farmaceutica israeliana TevaLtd – subentrata ormai da alcuni anni alla precedente proprietà del sito produttivo di Bulciago – presente in ottanta Nazioni nel mondo e attiva nel nostro Paese a partire dal 1991. A livello aggregato, i 6 impianti produttivi del gruppo Teva Italia occupano oltre 500 persone e fatturano più di 175 milioni di euro;

   Sicor srl è sottoposta alla «legge Seveso» in quanto azienda ad elevato rischio di incidente rilevante ed il sito di Bulciago è stato scenario, in passato e con una proprietà diversa da quella attuale, di una gravissima contaminazione del sottosuolo che è arrivata ad interessare anche la falda acquifera sotterranea. In ragione di ciò, al momento dell'acquisto degli impianti, Sicor srl si è impegnata a contrastare l'inquinamento causato dalle gestioni precedenti e ad effettuare una bonifica del sottosuolo (dal costo di 500 mila euro annui) che, ad oggi, è ancora in atto;

   Sicor srl ha chiuso il bilancio 2019 con un utile netto di 29 milioni di euro e, fino a due settimane fa, la produzione operava su 21 turni settimanali;

   martedì 16 febbraio 2021, la dirigenza della azienda, inaspettatamente e in maniera del tutto unilaterale, ha comunicato alle organizzazioni sindacali la volontà di cessare, entro tre mesi, l'attività dello stabilimento di Bulciago e di smantellarne completamente gli impianti produttivi, preannunciando così il prossimo licenziamento di 109 persone;

   nonostante il fatturato positivo e il ruolo di first player giocato da Teva Ltd nel mercato nazionale e in quello internazionale, il motivo economico addotto, quale causa della chiusura, è stato il volume della produzione dell'impianto di Bulciago, che si sarebbe ridotto troppo in rapporto alle dimensioni e ai costi di gestione del sito produttivo, senza che Sicor srl valutasse una possibile riconversione degli impianti del sito di Bulciago, passando così dalla produzione di farmaci generici a quella di elementi chimici da utilizzarsi per la realizzazione di vaccini anti Covid;

   nonostante l'azienda abbia già manifestato aperture rispetto all'attivazione della cassa integrazione e per ogni possibile ricollocazione interna al gruppo, la proprietà ha sottolineato che, al momento, non si evidenziano margini, perché la decisione di chiudere il sito di Bulciago possa essere ritrattata –:

   se il Governo non ritenga di dover promuovere, con la massima urgenza, un tavolo di concertazione istituzionale tra la proprietà della azienda Sicor srl, le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali;

   quali strumenti e quali politiche attive si ritenga di adottare al fine di garantire la salvaguardia del posto di lavoro per i 109 dipendenti coinvolti ed evitare la scomparsa di una realtà produttiva che da cinquant'anni rappresenta una parte fondamentale del tessuto produttivo locale;

   quali iniziative di competenza si intendano mettere in atto affinché Sicor srl porti a conclusione il processo di bonifica del sottosuolo tuttora in atto, garantendo così il ripristino ambientale di un territorio che, da questo punto di vista, è già stato pesantemente compromesso.
(5-05392)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 31 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05392

  Con il presente atto parlamentare, gli Onorevoli interroganti richiamano l'attenzione del Governo sulla salvaguardia occupazionale dei lavoratori della Sicor Srl dello stabilimento di Bulciago, in provincia di Lecco.
  Da quanto risulta al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, lo scorso 2 marzo presso la Prefettura di Lecco si è tenuto un incontro di mediazione tra i rappresentanti della multinazionale farmaceutica israeliana TevaLtd ed i rappresentanti dei lavoratori, nel corso del quale l'Azienda si è impegnata a valutare tutte le possibili soluzioni per gestire gli esuberi relativi alla sede di Bulciago in modo non traumatico.
  La Regione Lombardia, in esito all'audizione tenutasi il 5 marzo scorso presso la Commissione consiliare Lavoro, nel corso della quale l'Azienda ha confermato il programma di cessazione sul sito di Bulciago, ha convocato per il 26 marzo scorso un ulteriore confronto per verificare le attuali condizioni dello stabilimento e chiedere garanzie sulla tutela occupazionale e sulla reindustrializzazione.
  Per quanto riguarda il procedimento di bonifica, la regione Lombardia ha reso noto che il sito è censito nell'anagrafe Regionale dei siti contaminati; in particolare risulta una contaminazione della falda e non dei terreni. È in corso un intervento di bonifica che viene seguito, per quanto riguarda i monitoraggi delle matrici ambientali e le attività di controllo, da ARPA Lombardia.
  La Regione Lombardia ha altresì precisato che la responsabilità della contaminazione è riconducibile alla società SICOR, responsabilità che non viene meno anche nel caso di difficoltà nell'attività produttiva e nel caso di eventuale fallimento.
  Tutto ciò premesso, il Ministero che rappresento sta seguendo con attenzione la vicenda inerente alla situazione produttiva e occupazionale dello stabilimento Sicor srl di Bulciago.
  Al riguardo, segnalo che proprio ieri 30 marzo, si è svolto un incontro con i vertici aziendali, le rappresentanze sindacali dei lavoratori e i rappresentanti della Regione Lombardia, convocati dalla Direzione Generale competente del Ministero del lavoro, su richiesta della società, per l'espletamento – ai sensi dell'articolo 24 del decreto legislativo n. 148 del 2015 – dell'esame congiunto della situazione aziendale, al fine di giungere alla concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale (CIGS) per cessazione di attività, ai sensi dell'articolo 44 del decreto-legge n. 109 del 2018 che si è concluso con esito positivo.
  Nel corso della riunione svoltasi ieri, le Parti si sono ampiamente confrontate in ordine alla situazione aziendale. La Sicor srl ha, altresì, manifestato la propria disponibilità a cedere il sito di Bulciago a potenziali acquirenti interessati al medesimo e alla salvaguardia del personale ivi occupato.
  La Regione Lombardia, presente all'incontro, ha illustrato le misure di politica attiva del lavoro da adottare nei confronti dei lavoratori posti in CIGS.
  Pertanto, Sicor srl presenterà istanza di CIGS per cessazione di attività, ai sensi dell'articolo 44 del decreto-legge n. 109 del 2018, in favore di un numero massimo di 106 lavoratori occupati presso Bulciago.
  Il trattamento straordinario di integrazione salariale sarà richiesto per la durata di 12 mesi, a far data dal 6 aprile 2021. A fronte della cessazione dell'attività produttiva i lavoratori saranno sospesi a zero ore; la collocazione in cassa sarà graduale e terrà conto delle ultimazioni delle lavorazioni in corso, della messa in sicurezza degli impianti e dello smaltimento delle scorte di magazzino; per il tempo strettamente necessario all'ultimazione di tali operazioni potrà essere effettuata la rotazione per profili fungibili.
  Mi preme pertanto assicurare la più ampia disponibilità e l'impegno concreto del Ministero che rappresento a perseguire, insieme alle altre istituzioni coinvolte, le soluzioni più idonee, previste dalla normativa vigente, per il riconoscimento degli strumenti di sostegno al reddito in favore dei lavoratori del sito produttivo di Bulciago e delle loro famiglie e per la salvaguardia del tessuto economico e sociale di quel territorio.