ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05345

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 458 del 17/02/2021
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 16/02/2021


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 16/02/2021
Stato iter:
17/06/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/06/2021
Resoconto ACCOTO ROSSELLA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 17/06/2021
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/02/2021

DISCUSSIONE IL 17/06/2021

SVOLTO IL 17/06/2021

CONCLUSO IL 17/06/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05345
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2021, seduta n. 458

   RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   un'inchiesta giornalistica di Milena Gabanelli, del 25 gennaio 2021, conferma quanto già rilevato in più sedi dall'interrogante, ossia il fallimento dell'impiego da parte di Anpal dei cosiddetti navigator: 2.700 persone costate 180 milioni di euro, senza aver apportato apprezzabili risultati nella ricollocazione dei disoccupati, percettori del reddito di cittadinanza;

   per le poche migliaia di persone dei beneficiari del reddito di cittadinanza che hanno trovato lavoro, molti lo hanno perso dopo pochi mesi poiché si trattava di contratti a breve termine. Di questi, non è neanche possibile stabilire quale contributo abbiano apportato i navigator, infatti, non sono state messe in piedi delle procedure finalizzate alla valutazione dei risultati delle loro prestazioni;

   il paradosso è che, adesso, sono i navigator che rischiano di restare disoccupati. È prossima la scadenza dei loro contratti di lavoro, prevista il 30 aprile 2021 e si pone il problema di quale sarà il loro destino;

   si ribadisce che, tra formazione e stipendi, i navigator sono costati decine di milioni di euro e, non per colpa loro, ma a causa dell'incompetenza di chi ha predisposto il loro inserimento, non sono stati utili al sistema delle politiche attive del reddito di cittadinanza, che non ha mai funzionato. Ciò anche perché non è mai stato risolto il rapporto tra Anpal, di cui sono dipendenti, e regioni, per cui lavorano;

   è un grave fallimento, che vede secondo l'interrogante in primis l'inadeguatezza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali che non è intervenuto per riparare l'inefficienza dell'apparato delle politiche attive del lavoro, che sta determinando solo dei costi. Tra l'altro, non vi è alcun coordinamento neanche tra Inps che eroga i sussidi e Anpal che dovrebbe trovare lavoro ai beneficiari;

   nella comprensione della disperazione di queste persone, che reclamano la prosecuzione dei loro contratti anche dopo la scadenza, per non perdere il posto di lavoro, si vuole evitare però che si proceda ad un rinnovo dei rapporti, senza apportare alcun valido cambiamento per rendere efficiente il sistema delle politiche attive in cui operano –:

   se e quali iniziative di competenza intenda adottare il Ministro interrogato per porre rimedio alle gravi criticità del sistema in cui sono stati inseriti i navigator.
(5-05345)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 17 giugno 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05345

  L'atto di sindacato ispettivo concerne le iniziative in materia di politiche attive del lavoro, con particolare riferimento alla situazione dei cosiddetti navigator.
  Come noto, nel rispetto delle convenzioni sottoscritte tra ANPAL Servizi S.p.a. e le singole amministrazioni regionali e provinciali autonome, i contratti dei navigator, in scadenza il 30 aprile scorso, sono stati prorogati dal decreto-legge n. 41 del 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 69 del 2021, sino al prossimo 31 dicembre.
  Tale misura si è resa necessaria, nelle more del completamento delle procedure regionali di selezione del personale per il potenziamento dei centri per l'impiego, al fine di garantire la continuità delle attività di assistenza tecnica presso le sedi territoriali delle regioni e province autonome. In virtù di tale obiettivo la norma ha altresì previsto che il servizio prestato dai cosiddetti «navigator» costituisca titolo di preferenza nei concorsi pubblici banditi dalle regioni e dagli enti ed agenzie dipendenti dalle medesime.
  È infatti opportuno riconoscere l'attività che i navigator hanno svolto a sostegno dei Centri per l'impiego e valorizzare la professionalità e l'esperienza sviluppate in questi anni, nei quali queste figure hanno costruito una rete virtuosa di relazioni con le imprese, gli enti locali, i servizi educativi, il terzo settore e gli enti di formazione.
  Secondo i dati forniti da ANPAL, al 31 maggio 2021 risultano 1,775 milioni di persone beneficiare del Reddito di cittadinanza (RdC). Si tratta di tutti coloro che hanno le caratteristiche previste dal decreto-legge n. 4 del 2019 di sufficiente «vicinanza» al mercato del lavoro per essere indirizzati al centro per l'impiego (ad esempio, avere lavorato negli ultimi due anni, essere stati percettori di NASpI, ecc.). Non tutte queste persone però sono tuttora beneficiarie – perché il loro beneficio può essere decaduto o revocato o terminato (circa 580 mila) – o comunque non tutte sono soggette agli obblighi del RdC – ad esempio, per ragioni di disabilità o esigenze di conciliazione o perché già lavoratori (oltre 60 mila). Gli individui tenuti al Patto per il lavoro sono pertanto 1,132 milioni.
  Circa i tre quarti di queste persone sono state convocate presso i Centri per l'impiego. Al 31 maggio, ad aver sottoscritto il Patto sono 373 mila soggetti, circa un terzo del totale. Ad aver svolto azioni di politica attiva, dopo la sottoscrizione del Patto, sono nella media nazionale circa un quarto del totale dei sottoscrittori.
  Si tratta di un dato indubbiamente positivo, che va peraltro considerato alla luce degli effetti prodotti dalla crisi pandemica sulle dinamiche occupazionali.
  Ciò premesso, il tema dei navigator non può essere disgiunto da quello di una riforma organica delle politiche attive del lavoro, che consenta di superare i ritardi e le criticità del sistema e che soprattutto permetta uno scambio e un'integrazione più efficace con i bisogni formativi dei lavoratori e con le esigenze produttive delle imprese.
  In questi mesi è stato avviato un nuovo percorso.
  In primo luogo, è apparso prioritario proseguire nel processo di potenziamento delle strutture pubbliche dei Centri per l'impiego. A tal fine sono state incrementate le risorse e si sta procedendo con l'assunzione degli 11 mila nuovi operatori.
  Si è appena concluso il dialogo con le singole regioni in riferimento all'attuazione dei Piani regionali di rafforzamento delle politiche attive.
  Come indicato nel PNRR, si dovranno rivedere le politiche attive del lavoro a partire dall'assegno di ricollocazione, per arrivare all'istituzione di un programma nazionale («Garanzia di occupabilità dei lavoratori» – GOL), che preveda un sistema di presa in carico unico dei disoccupati e delle persone in transizione occupazionale (percettori di RdC, NASpI, CIGS).
  Per quanto riguarda in particolare il Reddito di cittadinanza, non vi è dubbio – grazie all'evidenza dei dati statistici – che esso si sia rivelato una misura di welfare fondamentale per milioni di persone (1,4 milioni sono i nuclei familiari che lo hanno percepito) e – con particolare evidenza nel corso della crisi pandemica – un argine fondamentale di fronte all'emergere di nuove povertà e all'acuirsi di situazioni di disagio sociale e di disoccupazione.
  Proprio in considerazione della rilevanza di questi dati, occorre rafforzare le azioni necessarie per collegarlo ancora più efficacemente al sistema delle politiche attive del lavoro. A tal fine, il Ministro Orlando ha voluto istituire il Comitato scientifico per la valutazione del reddito, che ha il compito di verificare da un punto di vista tecnico l'andamento della misura e di proporre eventuali correttivi che ne migliorino la resa.