ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05254

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 449 del 12/01/2021
Firmatari
Primo firmatario: FONTANA ILARIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/01/2021
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEIANA PAOLA MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021
FRUSONE LUCA MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021
SEGNERI ENRICA MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021
D'IPPOLITO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021
DI LAURO CARMEN MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021
FEDERICO ANTONIO MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021
LICATINI CATERINA MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021
MANCA ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021
MARAIA GENEROSO MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021
VARRICA ADRIANO MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021
VIANELLO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 12/01/2021


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 12/01/2021
Stato iter:
13/01/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/01/2021
Resoconto FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/01/2021
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 13/01/2021
Resoconto FONTANA ILARIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/01/2021

SVOLTO IL 13/01/2021

CONCLUSO IL 13/01/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05254
presentato da
FONTANA Ilaria
testo di
Martedì 12 gennaio 2021, seduta n. 449

   ILARIA FONTANA, DEIANA, FRUSONE, SEGNERI, DAGA, D'IPPOLITO, DI LAURO, FEDERICO, LICATINI, ALBERTO MANCA, MARAIA, MICILLO, TERZONI, VARRICA, VIANELLO, VIGNAROLI e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   l'inceneritore di San Vittore del Lazio (Frosinone), gestito da Acea Ambiente Srl, venne autorizzato con decreto commissariale n. 72 del 25 luglio 2007;

   l'attuale capacità complessiva di incenerimento rifiuti, ammonta a circa 400 mila tonnellate di rifiuti all'anno, a fronte della precedente capacità fissata a 300 mila tonnellate complessive per tutte e tre le linee di incenerimento presenti nell'impianto;

   il 7 agosto 2020 il gestore ha inoltrato la richiesta di Valutazione di impatto ambientale (Via) per realizzare una quarta linea di incenerimento, asserendo che, secondo il nuovo Piano regionale rifiuti, l'inceneritore di San Vittore dovrà garantire, al 2025, 450 mila tonnellate di rifiuti in ingresso;

   in realtà il nuovo Prgr del Lazio prevede che «la capacità attuale dell'inceneritore risulta sufficiente a soddisfare il fabbisogno regionale» (pari a circa 300 mila tonnellate di rifiuti annui);

   la possibilità di una quarta linea di incenerimento a San Vittore era stata sollevata nella riunione del tavolo tecnico a supporto della cabina di regia istituita presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con il coinvolgimento degli enti locali interessati per il superamento della crisi impiantistica della regione Lazio del 3 ottobre 2018, non a fronte di una maggiore produzione di rifiuti, bensì del mancato revamping dell'impianto di Lazio Ambiente Spa (società della regione Lazio) situato a Colleferro;

   l'articolo 206-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006 dispone che il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare svolge, in particolare, la funzione di vigilanza sulla gestione dei rifiuti, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio;

   il nuovo articolo 198-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006 istituisce il Pngr che fissa i macro-obiettivi, definisce i criteri e le linee strategiche cui le regioni e le province autonome si attengono nella elaborazione dei Prgr di cui all'articolo 199;

   risulta pertanto evidente l'improcedibilità della richiesta di ampliamento dell'inceneritore in base a quanto disposto nel nuovo Prgr. Qualora invece risultasse necessario incrementare la capacità dell'impianto, allora il piano stesso, approvato dal consiglio regionale il 5 agosto 2020, sarebbe già da considerarsi non più corretto –:

   se il Ministro interrogato intenda adottare iniziative per definire, nell'ambito del Programma nazionale per la gestione dei rifiuti di prossima adozione, di cui all'articolo 198-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006, criteri stringenti per l'ampliamento di impianti come quello di San Vittore, che già producono emissioni fortemente impattanti sull'ambiente e sulla salute della popolazione.
(5-05254)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 13 gennaio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05254

  Con riferimento alle questioni poste occorre rilevare che l'11 agosto scorso, la Regione Lazio, nel quadro del caso EU Pilot (2019)9541 inerente la gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio, ha comunicato alla Struttura di Missione per le procedure di infrazione nei confronti del Ministero dell'ambiente, l'avvenuta approvazione, con delibera del Consiglio regionale n. 4 del 05/08/2020, del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. Detto piano, come da previsioni normative, è stato sottoposto a procedura di VAS, nell'ambito della quale il Ministero ha formulato, in qualità di soggetto competente in materia ambientale (SCA) le proprie osservazioni.
  A seguito della trasmissione da parte della Regione Lazio della documentazione prevista ai sensi dell'articolo 33 della Direttiva 2008/98/CE e dall'articolo 199 del decreto legislativo n. 152 del 2006, e dalla Decisione di esecuzione 2013/727/UE della CE, il Ministero ha notificato il Piano alla Commissione Europea secondo la procedura prevista dalla vigente disciplina. Il Piano è quindi attualmente all'esame della stessa Commissione.
  Quale ulteriore elemento rafforzativo dei compiti di indirizzo e vigilanza dello stesso Ministero dell'ambiente in materia di pianificazione, con il decreto legislativo n. 116 del 2020, è stato introdotto l'articolo 198-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006.
  Nello specifico, detto articolo ha disposto, entro 18 mesi dall'entrata in vigore del decreto in parola, l'adozione del «Programma nazionale per la gestione dei rifiuti» che fissa i macro obiettivi, definisce i criteri e le linee strategiche cui le regioni e province autonome devono attenersi nella elaborazione dei Piani regionali di gestione dei rifiuti.
  Inoltre, il comma 3 lettera f) dello stesso articolo prevede che il Programma deve contenere «l'individuazione dei flussi omogenei di produzione dei rifiuti, che presentano le maggiori difficoltà di smaltimento o particolari possibilità di recupero sia per le sostanze impiegate nei prodotti base sia per la quantità complessiva dei rifiuti medesimi, i relativi fabbisogni impiantistici da soddisfare, anche per macroaree, tenendo conto della pianificazione regionale, e con finalità di progressivo riequilibrio socio-economico fra le aree del territorio nazionale, nonché della valutazione degli investimenti.».
  È evidente che, come già chiarito dal Ministero nell'ambito dei lavori avviati per il Programma nazionale che verrà sottoposto a VAS, resta ferma la validità dei piani approvati ai fini della valutazione di coerenza delle istanze di autorizzazione presentate a livello regionale.
  Nel Piano approvato dalla Regione e attualmente all'esame della Commissione Europea, è stata stimata la capacità di termovalorizzazione e di discarica, a livello regionale e di singolo ATO.
  Per quanto riguarda la capacità di termovalorizzazione necessaria, si afferma che «a livello regionale la necessità scenderà sotto le 400.000 t/a partire dal 2022, anche considerando lo scenario evolutivo minimale, ancor più favorevoli gli altri scenari evolutivi, mentre per lo scenario zero – inerziale bisogna attendere il 2025.» In considerazione di tanto, tenuto conto dell'obiettivo prefissato dalla regione Lazio di raggiungere una percentuale di raccolta differenziata pari al 70 per cento, si ridurrebbe il fabbisogno di incenerimento, che al 2022 risulterebbe pari a 429.738 t/a, dal 2023 sarebbe pari a 367.222 t/a, al 2024 pari a 333.549 t/a sino ad arrivare al 2025 con un fabbisogno pari a 306.042 t/a.
  Sulla base dei dati sopra richiamati si afferma nel medesimo piano che «la potenzialità attuale del termovalorizzatore di San Vittore, pari a 400.000 t/a risulta sufficiente a soddisfare il fabbisogno regionale, in quanto dopo un brevissimo periodo transitorio, come detto in precedenza, il fabbisogno a livello regionale scenderà sotto tale valore. Gli interventi sull'impianto di San Vittore volti a determinarne modifiche o ammodernamenti sono subordinati prioritariamente a rispondere al fabbisogno regionale. È stato ad ogni modo pianificato un possibile aumento delle potenzialità dell'impianto di San Vittore ma in quantitativi moderati di rifiuti speciali (RS) in riferimento al solo recupero energetico di specifici flussi di fanghi con caratteristiche che non li rendono adatti ad altri impieghi ed in particolare ad impieghi agronomici.».
  Si ritiene pertanto che la procedibilità dell'istanza debba essere valutata, a livello regionale, nel rispetto di quanto indicato nelle previsioni di piano che, in ogni caso, riportano unicamente l'indicazione della tipologia dei fanghi non idonei ad impieghi agronomici e del loro moderato quantitativo.
  In relazione alla rilevanza delle questioni poste, il Ministero valuterà la possibilità di avviare un confronto tecnico con le competenti strutture della Regione Lazio.