ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/05195

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 442 del 17/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: ZOLEZZI ALBERTO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/12/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 17/12/2020
Stato iter:
25/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/05/2021
Resoconto GAVA VANNIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 25/05/2021
Resoconto ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/12/2020

DISCUSSIONE IL 25/05/2021

SVOLTO IL 25/05/2021

CONCLUSO IL 25/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05195
presentato da
ZOLEZZI Alberto
testo di
Giovedì 17 dicembre 2020, seduta n. 442

   ZOLEZZI. – Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. – Per sapere – premesso che:

   l'area del «Ex Lago Paiolo» è situata all'interno del comune di Mantova, nelle immediate adiacenze dell'azienda ospedaliera Carlo Poma delimitata a sud dal confine comunale coincidente con il Canale Paiolo;

   destinata a piano di edificazione per una superficie potenziale pari a 73.130 metri quadri (variante generale del piano dei servizi, nel 2005), tuttora l'area conserva significativi ambienti naturali con la presenza di specie di particolare interesse, non solo faunistico ma anche vegetazionale. La relazione «Monitoraggio della vegetazione dell'area nord dell'ex Lago Paiolo» del 2009 evidenzia che le specie e gli habitat presenti nell'area di studio sono i medesimi che hanno giustificato l'istituzione di siti Rete Natura 2000, quali: zona di protezione speciale IT20B0009 «Valli del Mincio» e del sito di importanza comunitaria IT20B0017 «Ansa e Valli del Mincio», zona di protezione speciale e del sito di importanza comunitaria IT20B0010 «Vailazza» e sito di importanza comunitaria IT20B0014 «Chiavica del Moro»;

   questa area comprende boschi, cariceti, praterie e fossi di scolo scavati nella torba affiorante ai margini dei quali si sviluppano fasce di vegetazione idrofila con numerose specie vegetali di pregio conservazionistico;

   tale area è stata acquistata dalla società Pitentino s.r.l., che ha firmato la sottoscrizione della convenzione del piano attuativo nel 2009 (di conseguenza il comparto rimane edificabile per 10 anni+3 di proroga, fino al 2021). Nulla di quanto previsto nel piano attuativo è stato però attuato, a causa del fallimento della Pitentino s.r.l. L'intera area è stata perciò messa in vendita da parte del curatore fallimentare, nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, a eventuali compratori che dovrebbero attuare in toto o in parte le disposizioni stabilite;

   dopo il fallimento la prima asta nel 2017 partì da una base di 3,84 milioni di euro. L'asta più recente si è tenuta nel mese di novembre 2020 ed è andata deserta, il prezzo dell'area era sceso a 1,6 milioni di euro;

   l'iter autorizzativo della convenzione ha compreso anche la valutazione di impatto ambientale (codice: VIA864-RL, del 2009) dove però di fatto non si faceva cenno alla presenza di rana di lataste (rana latastei) e testuggine palustre europea (emys orbicularis) ritrovate con esemplari adulti e uova dal gruppo naturalistico mantovano in ripetute campagne, una mancanza importante visto che tali specie sono inserite negli allegati II (prevede la designazione di sito di importanza comunitaria) e IV (specie d'interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa) della direttiva 43/92/CE «habitat». Tale valutazione di impatto ambientale risulterebbe comunque scaduta a decorrere dal 4 novembre 2018 (provvedimento 11161 del 5 novembre 2010, identificativo atto n. 716), in quanto trascorsi gli 8 anni di validità della stessa e in quanto non seguita da richieste di proroghe;

   si segnala il riconoscimento, ottenuto nel 2019, di area di rilevanza erpetologica nazionale (codice ITA117LOM031) da parte della Societas herpetologica italica che ha sede presso l'Università degli studi di Pavia;

   sono state riscontrate nidificazioni di molte specie avicole (969 individui). I ripetuti allagamenti nel mantovano e gli sforamenti degli inquinanti atmosferici (nel 2019 165 giorni di superamento fra PM2.5 e ozono) mostrano la necessità di ridurre l'impermeabilizzazione del suolo e di favorire la forestazione urbana anche per contrastare le procedure d'infrazione dell'Unione europea in corso e in via di definizione –:

   se il Ministro interrogato ritenga esprimersi sulla valutazione di impatto ambientale del progetto di quest'area in merito a eventuali nuove richieste di edificazione a seguito dei riscontri della presenza delle specie indicate inserite nella direttiva «habitat»;

   se ritenga di avviare l'iter per la designazione di sito di importanza comunitaria per questa area e se ritenga di assegnare fondi per la protezione di aree naturali in comuni compresi nelle infrazioni per la qualità dell'aria non inseriti in città metropolitana.
(5-05195)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 25 maggio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05195

  Con riferimento alle questioni poste, in via preliminare occorre osservare che il progetto di edificazione dell'area ex Lago Paiolo situata all'interno del Comune di Mantova, sottoposto a procedura di VIA da parte della Regione Lombardia, con relativo provvedimento di approvazione del 2010, non è stato realizzato e la valutazione di impatto ambientale risulta scaduta a decorrere dal 2018.
  Secondo quanto segnalato dalla Regione Lombardia il provvedimento di VIA, in accordo con il Parco del Mincio, la Provincia di Mantova e il Comune di Mantova, con particolare riguardo alla componente vegetazionale, prescriveva comunque lo sviluppo di un progetto di riqualificazione dell'intera valle del Paiolo.
  Gli interventi previsti, oltre ad avere accertati requisiti, dovevano essere localizzati in aree di scarso valore ecologico, lateralmente al Canale Paiolo ed in continuità con le aree a vegetazione naturale esistenti.
  Attualmente non risultano essere state presentate ulteriori istanze alla Regione per un nuovo progetto da sottoporre a procedura VIA.
  Con specifico riguardo alla possibilità di avviare l'iter di designazione dell'area del «Ex Lago Paiolo» quale sito di importanza comunitaria, la Regione ha precisato che il 20 ottobre 2020, il Gruppo naturalistico mantovano ha segnalato al Comune di Mantova, alla Provincia di Mantova, al Parco del Mincio e alla Regione Lombardia, il rinvenimento nell'area del sito riproduttivo, di alcune specie di Rana di Lataste e Testuggine Palustre Europea e ha chiesto contestualmente alle Amministrazioni di valutare le necessarie strategie finalizzate a garantire la tutela dell'area, in considerazione del suo valore naturalistico, conservazionistico e storico-culturale.
  La relazione naturalistica d'accompagnamento specifica che le due specie sono state rinvenute durante l'attività di monitoraggio svolta, ad hoc, dal 2017 a luglio 2020.
  La Testuggine Palustre Europea non era mai stata segnalata nell'area e la sua presenza non era riportata in nessun documento ufficiale o elaborato scientifico.
  Dalla relazione presentata dal Gruppo naturalistico si evince che l'area del Paiolo risulta interessante anche dal punto di vista ornitologico, in particolare per la presenza di aironi inclusi nella Direttiva 2009/147/CE «Uccelli».
  Nonostante le suddette istanze di tutela dell'area, ad oggi non risultano comunque pervenute richieste di candidatura del sito per essere ricompreso nella Rete Natura 2000, né dal Comune di Mantova che dovrebbe essere l'Amministrazione maggiormente interessata alla tutela dell'area, né dal Parco, il quale, in accordo con quanto stabilito dall'articolo 4, comma 1, della L.R. n. 28/2016, dovrebbe comunque avere funzioni di Ente gestore.
  Nel merito, si deve opportunamente precisare che l'individuazione dei siti Natura 2000 e i loro aggiornamenti, nonché l'adozione delle necessarie misure di conservazione, sono posti dalla normativa di settore in capo alle singole Regioni.
  Nel caso specifico, la Regione Lombardia ha evidenziato che, al momento, non sono presenti i presupposti necessari affinché si possa avviare l'istruttoria propedeutica sia all'approvazione della candidatura a Sito di Importanza Comunitaria da parte della Giunta regionale, sia alla trasmissione del provvedimento al Ministero della transizione ecologica.
  Pertanto, il Ministero che rappresento, in mancanza di una proposta regionale, non può al momento avviare l'iter per la designazione di nuovi siti.
  Lo stesso Ministero infatti, nel rispetto della tempistica prevista, provvede solitamente ad inoltrare i dati e gli eventuali aggiornamenti alla Commissione europea, che approva con apposita decisione l'elenco dei siti di importanza comunitaria per ogni regione biogeografica.