ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05171

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 442 del 17/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: BINELLI DIEGO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 15/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CATTOI VANESSA LEGA - SALVINI PREMIER 16/12/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 15/12/2020
Stato iter:
16/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/12/2020
Resoconto CATTOI VANESSA LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 16/12/2020
Resoconto TODDE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 16/12/2020
Resoconto CATTOI VANESSA LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

DISCUSSIONE IL 16/12/2020

SVOLTO IL 16/12/2020

CONCLUSO IL 16/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05171
presentato da
CATTOI Vanessa
testo presentato
Giovedì 17 dicembre 2020
modificato
Mercoledì 16 dicembre 2020 in Commissione X (Attività produttive)

   VANESSA CATTOI, BINELLI, GUIDESI, DARA, ANDREUZZA, FIORINI, GALLI, PIASTRA e SALTAMARTINI. – Al Ministro dello sviluppo economico. – Per sapere – premesso che:

   viste le nuove linee guida del Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC) e gli obiettivi Europei di decarbonizzazione al 2030 e 2050, occorre investire nel campo delle rinnovabili al fine di diversificare nel medio-lungo termine le fonti di energia alternativa. È, dunque, opportuno implementare le attività di studio, analisi e ricerca nella «filiera idrogeno», al fine di incentivarne anche la produzione di idrogeno da idroelettrico e l'utilizzo anche nel settore della mobilità collettiva;

   una delle più interessanti sfide per la transizione energetica è stata lanciata dalla Provincia di Trento che ha proposto, con un progetto pilota, l'introduzione dell'idrogeno prodotto da idroelettrico come vettore, con impatti positivi nell'area Nord Est del Veneto sia per la parte ferroviaria (Valsugana, Trento-Bassano del Grappa) che per la parte di trasferimento della produzione idrogeno (Valle dell'Adige, Bolzano-Trento-Verona). In particolare, il progetto mira a realizzare un impianto pilota per la produzione di idrogeno sfruttando risorse energetiche rinnovabili primarie nel territorio Trentino quali quelle idroelettrico fluviali e predisponendo un piano logistico per l'utilizzo dell'idrogeno nei trasporti locali attraverso le reti gas: l'obiettivo è infatti l'elettrificazione parziale della linea ferroviaria della Valsugana (sino a Borgo/Primolano) garantendone la prosecuzione sino a Bassano attraverso treni ibridi H2 da impiegare nella tratta non elettrificata in sostituzione dei rotabili diesel;

   in vista della grande opportunità di rilancio del sistema Paese attraverso l'utilizzo del Recovery Fund, sarebbe fondamentale inserire tra i progetti pilota da finanziare anche quello promosso dalla Provincia di Trento e avviare una mirata attività di progettazione, realizzazione e gestione delle apparecchiature, degli impianti e dei sistemi complessi finalizzati alla sperimentazione di tecnologie avanzate per l'utilizzo dell'idrogeno. In questo modo si potrebbero sviluppare prodotti di ricerca e brevetti negli impianti sperimentali con prospettive di commercializzazione e al contempo fornire prototipi non solo per implementare la produzione e l'impiego dell'idrogeno come fonte energetica alternativa, ma anche e soprattutto per rilanciare una filiera produttiva importante, in termini sia economici che occupazionali, anche in un'ottica di future partnership con stakeholders internazionali –:

   se intenda inserire tra i progetti pilota da finanziare con le risorse del Recovery Fund anche quello promosso dalla Provincia di Trento.
(5-05171)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 16 dicembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-05171

  Rispondo alla Question Time in esame sentita a riguardo anche la competente Direzione generale del Ministero dello sviluppo economico, rappresentando quanto segue.
  Sul tema idrogeno si è recentemente registrata una significativa accelerazione a livello europeo. La Commissione Europea ha lanciato, infatti, lo scorso 8 luglio «La strategia Idrogeno della UE» che fissa gli obiettivi della nuova tecnologia al 2050.
  L'Italia, nella presentazione del Piano nazionale integrato Energia e Clima (PNIEC), ha attribuito all'idrogeno una quota pari all'1 per cento dei consumi al 2030. Per raggiungere questo obiettivo, il MiSE ha istituito già nel 2019 il Tavolo Idrogeno al quale hanno aderito 60 società del panorama energetico nazionale. Il Tavolo ha raccolto la necessità di una più articolata progettualità nazionale, emersa dal confronto, avviando la definizione della Strategia Nazionale per l'idrogeno.
  Il documento – in fase di ultimazione – ha l'obiettivo di quantificare il contributo dell'idrogeno nella decarbonizzazione dell'economia e, al tempo stesso, tracciare una prospettiva di lungo termine per gli investitori.
  Il rilancio degli investimenti varati dalla Commissione Europea – rientranti nel pacchetto del Green Deal, tra i quali si colloca il Recovery & Resilience Fund, costituisce una grande opportunità per accelerare l'ingresso di nuove tecnologie, determinanti per il rilancio dell'economia dei territori. In questa prospettiva il Ministero ha ampliato lo spazio dedicato all'idrogeno nel Recovery Fund, individuando le applicazioni industriali più mature e in grado di rispondere ai criteri e alle tempistiche del piano degli investimenti.
  Gli interventi che si intendono promuovere nel breve e medio termine sono perciò quelli che consentono una prima attuazione. Le aree di intervento più immediate sono legate all'uso del blending col metano nella rete di trasporto gas esistente; all'impiego dell'idrogeno nei trasporti pesanti (stradali e ferroviari); e alla sperimentazione dell'uso di idrogeno in alcuni cicli industriali.
  Il tutto con l'ottica di promuovere una possibile filiera italiana nel settore.
  È da evidenziare, tuttavia che, la produzione d'idrogeno esige la disponibilità di elevati volumi di energia rinnovabile, una significativa riduzione dei costi, l'incremento dell'efficienza lungo l'intero ciclo, un aggiornamento del quadro normativo regolatorio e di sicurezza, nuove soluzioni per la sua logistica, criticità che il MiSE intende, quindi, superare attraverso un intenso programma di Ricerca e Sviluppo con i principali Enti di Ricerca nazionali.
  Il nuovo Piano Industriale che stiamo disegnando per l'Italia avrà tra le sue sfide anche gli investimenti e la collaborazione fattiva con gli altri Paesi europei, per affrontare con successo la transizione tecnologica, digitale e green.
  In conclusione, le progettualità espresse nell'atto in esame rientrano nel quadro prioritario indicato e potranno essere inviate alla competente Direzione del Ministero dello sviluppo economico per le opportune valutazioni.