ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05110

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 437 del 02/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: TRIPODI MARIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/12/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/12/2020


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 02/12/2020
Stato iter:
03/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/12/2020
Resoconto TRIPODI MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 03/12/2020
Resoconto TOFALO ANGELO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 03/12/2020
Resoconto TRIPODI MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/12/2020

SVOLTO IL 03/12/2020

CONCLUSO IL 03/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05110
presentato da
TRIPODI Maria
testo di
Mercoledì 2 dicembre 2020, seduta n. 437

   MARIA TRIPODI e BARELLI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   l'emergenza da Covid-19, che sta facendo registrare questa seconda allarmante ondata, non ha risparmiato le scuole di formazione militare;

   alcuni di questi istituti, quali la Scuola allievi marescialli dell'Arma dei carabinieri di Firenze, la Nunziatella di Napoli e la Scuola di formazione e di applicazione dell'Esercito di Torino, contano molti allievi risultati positivi al Coronavirus;

   l'articolo 1, comma 9, lettera aa), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020 prevede che «le amministrazioni di appartenenza possono, con decreto direttoriale generale o analogo provvedimento in relazione ai rispettivi ordinamenti, rideterminare le modalità didattiche ed organizzative dei corsi di formazione e di quelli a carattere universitario del personale delle Forze di polizia, delle Forze armate, del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, prevedendo anche il ricorso ad attività didattiche ed esami a distanza e l'eventuale soppressione di prove non ancora svoltesi, ferma restando la validità delle prove di esame già sostenute ai fini della formazione della graduatoria finale del corso (...)»;

   ad avviso degli interroganti è fondamentale agire applicando quanto già previsto l'articolo 1, comma 9, lettera aa) del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020, al fine di prevenire possibili focolai, ed evitare il dilagarsi del Coronavirus –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se intenda adottare ulteriori iniziative di competenza, volte scongiurare l'insorgere di prevedibili e ulteriori focolai e di nuovi contagi da Covid-19, tali da garantire il diritto alla salute e allo studio dei cadetti appartenenti agli Istituti di formazione militare e alle Accademie militari sicurezza, provvedendo alla immediata chiusura di tali luoghi e ricorrendo alla didattica a distanza come unico strumento di formazione.
(5-05110)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 dicembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-05110

  A premessa della risposta è doveroso ricordare che il Governo, sulle questioni oggetto dell'interrogazione in esame, è già intervenuto presso questa Commissione in data 28 ottobre 2020.
  Anche nell'attuale fase emergenziale, l'attività formativa della Difesa prosegue in tutte le tipologie previste, in aderenza a specifiche misure rispondenti alle disposizioni emanate dal Ministero della salute e dall'istituto Superiore di Sanità.
  Peraltro, analizzando nel dettaglio le ulteriori disposizioni previste dal decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2020, si osserva che, in ambito formativo per il comparto Difesa e Sicurezza, vengono introdotte alcune deroghe.
  In particolare, l'articolo 1, comma 9, lettera aa), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 novembre 2020, citato in premessa dall'Onorevole interrogante, stabilisce che «le amministrazioni di appartenenza possono, con decreto direttoriale generale o analogo provvedimento in relazione ai rispettivi ordinamenti, rideterminare le modalità didattiche ed organizzative dei corsi di formazione e di quelli a carattere universitario del personale delle Forze di polizia, delle Forze armate, del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, prevedendo anche il ricorso ad attività didattiche ed esami a distanza e l'eventuale soppressione di prove non ancora svoltesi, ferma restando la validità delle prove di esame già sostenute ai fini della formazione della graduatoria finale del corso (...)».
  Tale previsione, di fatto, attribuisce al comparto Difesa l'opportuna flessibilità di conduzione e organizzazione delle attività didattiche e formative nel rispetto comunque della salvaguardia del personale frequentatore dei corsi a qualunque titolo, sempre al fine di garantire la continuità della funzionalità e l'operatività dello strumento militare.
  Tanto rappresentato, nel merito dei quesiti posti circa il contagio all'interno delle scuole e degli istituti di formazione militare si precisa che sin dall'inizio dell'emergenza sanitaria in atto, le Forze armate – coordinate dallo stato Maggiore della Difesa – hanno adottato tutte le misure per salvaguardare prioritariamente la salute del personale frequentatore e dei quadri permanenti.
  Tutti gli istituti di formazione hanno attivato la pratica della Didattica a Distanza (DAD), mentre la presenza o meno di frequentatori presso gli istituti e le scuole di formazione militare dipende da molteplici fattori: dalla metodologia didattica, dalle condizioni logistiche, dalla residenzialità e volumetria delle strutture, dalla loro ubicazione geografica sul territorio nazionale ed il relativo livello e codice di rischio associato.
  Gli stessi istituti di formazione garantiscono una costante e continua sicurezza del personale, sottoponendolo costantemente a screening di controllo, sia prima che durante lo svolgimento dei corsi e, nei casi di positività al Covid-19, ne assicurano il trattamento, coerentemente con le disposizioni dei protocolli sanitari in vigore.
  Tali protocolli sono parimenti in atto per tutte le attività operative, logistiche ed addestrative che coinvolgono il personale della Difesa che opera senza soluzione di continuità fino dall'inizio della situazione emergenziale.
  È stata da ultimo istituita una specifica Task Force che monitora costantemente il rispetto di specifici protocolli conformi al Sistema Sanitario Nazionale, alle direttive, alle norme e alle loro evoluzioni.
  In conclusione, desidero ricordare che l'attenzione delle Forze armate non si limita agli istituti di formazione, ma è continua e costante in tutti i settori: addestrativo, operativo e logistico, non solo in ambito nazionale, ma anche nelle missioni fuori area.