ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05099

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 436 del 01/12/2020
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 01/12/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 01/12/2020
Stato iter:
02/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/12/2020
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 02/12/2020
Resoconto PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 02/12/2020
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/12/2020

SVOLTO IL 02/12/2020

CONCLUSO IL 02/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05099
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Martedì 1 dicembre 2020, seduta n. 436

   RIZZETTO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il 22 luglio 2020 in risposta ad un atto di sindacato ispettivo dell'interrogante, che chiedeva l'istituzione di una salvaguardia per tutti gli esodati ancora senza tutele, rispondeva: «il periodo emergenziale scaturito dalla diffusione del COVID-19, ha aggravato la già difficile situazione di questi ex lavoratori che, ancora, allo stato attuale, si trovano a non avere più, né uno stipendio né una pensione. Questa emergenza rende ancora più stringente la valutazione delle loro posizioni (...); sono allo studio alcuni provvedimenti che, nell'ambito di una più complessa rivisitazione del sistema pensionistico, possano offrire una tutela a coloro che sono rimasti in questo limbo, senza poter esercitare i loro diritti costituzionalmente garantiti ad una esistenza libera e dignitosa. Assicuro dunque il massimo impegno dell'Amministrazione che rappresento per una definizione quanto più rapida delle delicate questioni di cui trattiamo»:

   sono passati quattro mesi dal predetto impegno e queste persone che si sono viste negare il diritto alla pensione, con l'improvviso inasprimento dei requisiti per accedervi dovuto alla cosiddetta «Legge Fornero», sono ancora in quel «limbo» di disperazione, anche perché ulteriormente tradite dalle promesse non mantenute del suddetto Ministero;

   sono mesi che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali afferma di concertare con le principali sigle sindacali e l'Inps, per individuare una soluzione a questa situazione indegna, che vede questo esecutivo palesemente inadempiente;

   è necessario un urgente intervento normativo che riconosca il diritto alla pensione alla platea di esodati rimasti, anche prevedendo i blocchi degli adeguamenti alla speranza di vita media;

   non c'è più tempo per le promesse di impegno, si vuole sapere, nel dettaglio, in che tempi e con quali misure, questo Ministero intenda disporre la definitiva salvaguardia degli esodati rimasti –:

   se e quali iniziative intenda adottare urgentemente per riconoscere il diritto alla pensione agli esodati esclusi dalle precedenti salvaguardie.
(5-05099)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 2 dicembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05099

  Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole interrogante ripropone la delicata questione dei lavoratori «esodati» che, a seguito dell'entrata in vigore della cosiddetta legge Fornero, non hanno potuto accedere alla pensione e che, successivamente, sono rimasti esclusi dalle otto manovre correttive di salvaguardia.
  Al riguardo, non posso che ribadire che il Governo ha prestato grande attenzione alla tutela dei lavoratori «esodati».
  Basta pensare alle otto procedure di salvaguardia che l'Amministrazione che rappresento ha realizzato con il massimo dell'impegno da parte di tutte le strutture ministeriali coinvolte.
  Nel corso degli ultimi due anni, terminata la cosiddetta «ottava salvaguardia» più volte il Ministero del lavoro è stato chiamato a valutare tecnicamente proposte normative volte ad aprire la salvaguardia ad ulteriori platee di lavoratori esclusi dalle precedenti ed ha sempre fornito il proprio apporto, con il sostegno delle strutture tecniche dell'INPS che hanno lavorato alle stime degli eventuali oneri connessi.
  A questo proposito, voglio rappresentare che, nell'ambito della legge di bilancio per il 2021, sono state presentate proposte emendative finalizzate alla risoluzione della questione relativa ai lavoratori «esodati» ancora esclusi, che saranno vagliate dal Parlamento, e sulle quali il Ministero che rappresento si pone con un atteggiamento non oppositivo ma di valutazione tecnica aperta.
  Dunque, in questo momento, è necessario attendere la conclusione dell'iter legislativo.
  Pertanto, allo stato attuale, non posso che ribadire ancora una volta che l'Amministrazione che rappresento sta continuando a profondere il massimo impegno per una definizione della delicata questione di cui trattiamo.