ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/05027

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 428 del 17/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: VISCOMI ANTONIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 17/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/11/2020
Stato iter:
18/11/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/11/2020
Resoconto LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 18/11/2020
Resoconto PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 18/11/2020
Resoconto LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/11/2020

SVOLTO IL 18/11/2020

CONCLUSO IL 18/11/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-05027
presentato da
VISCOMI Antonio
testo di
Martedì 17 novembre 2020, seduta n. 428

   VISCOMI e LA MARCA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   l'Istituto nazionale per la previdenza sociale (Inps), in ottemperanza ai suoi compiti di istituto, dopo un iniziale rinvio della seconda fase di accertamento (febbraio-luglio 2020) per una parte degli interessati, ha aperto dal 1° ottobre 2020 la nuova campagna di accertamento in vita dei pensionati italiani residenti all'estero, che dovrebbe chiudersi entro il mese di febbraio 2021;

   le operazioni che i pensionati saranno chiamati ad assolvere cadono nella fase di forte ripresa della pandemia, che non risparmia nessuno dei Paesi dove risiede il maggior numero dei nostri anziani; esse, pertanto, costituiscono un obiettivo fattore di rischio per loro e per gli operatori di patronati, ai quali i pensionati si rivolgono per essere guidati e aiutati nei loro adempimenti, recandosi in locali che non sempre possono garantire il rispetto delle norme di distanziamento sodale adottate per l'occasione;

   un giustificato allarme per la diffusa situazione di rischio che in tal modo si sarebbe creata è venuto dalle organizzazioni dei patronati, dalla maggioranza dei parlamentari eletti all'estero e dal Consiglio generale degli italiani all'estero (Cgie), che hanno chiesto il rinvio dell'operazione e/o la sua conversione per quest'anno in attestazioni mediante forme di autocertificazione, in modo da tutelare la salute degli anziani ed evitare il congestionamento degli uffici addetti allo scopo;

   tali richieste, tuttavia, non hanno trovato ascolto presso le istanze dirigenziali dell'Istituto, che si sono impegnate solo a sottolineare, mediante un comunicato stampa, i diversi mesi a disposizione e l'invito a diluire nel tempo il contatto con gli uffici preposti;

   di recente, su iniziativa della direzione generale per gli italiani all'estero, si è definita una convenzione tra il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e l'Inps per consentire che, alle forme consolidate di accertamento in vita, si possa affiancare, ad opera degli addetti consolari, anche una modalità di accertamento tramite videochiamata, che comunque comporta alcune operazioni di natura burocratica, sia pure semplificate;

   l'esperienza di queste prime settimane sta comunque dimostrando che, ricevuta la lettera di avviso da parte della City Bank, i pensionati non modificano la loro consolidata abitudine di rivolgersi prima possibile ai patronati affollando le loro sedi ed è facile prevedere che anche per le operazioni connesse alle videochiamate si continuerà a fare ricorso ad essi –:

   se, nel superiore interesse di tutela della salute degli anziani e degli operatori sia dei patronati che dei nostri consolati, nonché di tutti quelli che intervengono nelle procedure di accertamento dell'esistenza in vita, non ritenga opportuno e urgente adottare iniziative affinché l'Inps proceda, finché l'onda più alta della pandemia non sia passata, alla sospensione della campagna o, in alternativa, consenta modalità di accertamento mediante autocertificazione, spostando nello stesso tempo al mese di aprile 2021 la scadenza dell'operazione.
(5-05027)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 18 novembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-05027

  Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole interrogante pone l'attenzione sulla campagna di accertamento in vita dei pensionati italiani residenti all'estero, avviata dall'Inps, chiedendo che si addivenga ad una sospensione della campagna o, in alternativa, ad una modifica delle modalità di accertamento che preveda l'autocertificazione, al fine di evitare di esporre al rischio di contagio da COVID-19 la categoria degli anziani, che si avvalgono degli uffici dei patronati per tale adempimento.
  Al riguardo, si evidenzia che l'articolo 36, del cosiddetto decreto «Cura Italia» ha statuito che gli Istituti di patronato, in deroga all'articolo 4 del decreto ministeriale 10 ottobre 2008, n. 193 attuativo della legge 30 marzo 2001, n. 152, possono acquisire, fino alla cessazione dello stato di emergenza sanitaria, il mandato di patrocinio in via telematica, fermo restando che la immediata regolarizzazione del citato mandato ai sensi della normativa vigente intervenga una volta cessata l'attuale situazione emergenziale prima della formalizzazione della relativa pratica all'istituto previdenziale. Gli istituti possono, altresì, approntare una riduzione degli orari di apertura al pubblico a fronte della necessità di ridurre il numero di personale presente negli uffici, diminuendo così l'afflusso dell'utenza, il servizio all'utenza può essere modulato, assicurando l'apertura delle sedi solo nei casi in cui non sia possibile operare mediante l'organizzazione dell'attività con modalità a distanza. Conseguentemente, in attuazione di tali deroghe alla normativa primaria, il Ministero che rappresento ha fornito delucidazioni ai patronati specificando che gli Istituti di Patronato, in deroga all'articolo 7 del decreto ministeriale n. 193 del 2008, al fine di tutelare la salute del proprio personale e degli utenti, potranno organizzare la propria attività, fino al perdurare del periodo di emergenza sanitaria, con modalità a distanza, assicurando comunque l'operatività delle sedi – unicamente per le fattispecie per le quali risulta necessario il cosiddetto front office.
  Ciò premesso, sulla questione è stato interessato anche il Ministero degli esteri e della cooperazione internazionale che ha fornito ulteriori delucidazioni a riguardo. In particolare, il Ministero degli esteri ha evidenziato che già dal mese di marzo 2020, nella fase iniziale dell'emergenza sanitaria a causa del contagio da COVID-19, l'Inps, di concerto con Citibank, ha posto in essere una serie di iniziative per venire incontro alle esigenze dei pensionati che riscuotono all'estero, messi a dura prova dalla delicata situazione del diffondersi dell'epidemia.
  L'Inps ha chiesto la collaborazione al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per comunicare a tutte le Sedi diplomatico-consolari il rinvio della campagna di accertamento di esistenza in vita (CEV). Tali comunicazioni sono state fornite dalla Direzione Generale per gli Italiani all'Estero (DGIT) alla rete diplomatico-consolare via mail, in data 26 marzo e 7 aprile 2020, nel pieno della prima ondata della pandemia.
  Inoltre, per venire incontro alle esigenze dei pensionati che non avevano potuto presentare o concludere le verifiche dell'attestazione dell'esistenza in vita nelle tornate di controllo precedenti, l'Inps ha condiviso con Citibank la decisione di non sospendere comunque i pagamenti delle pensioni, concedendo un periodo di tempo maggiore per presentare la documentazione relativa alla tornata di febbraio-luglio 2020.
  Durante il mese di agosto, in considerazione dell'evoluzione del contagio da COVID-19 e della necessità primaria di tutelare la salute dei pensionati, l'Inps ha condiviso con Citibank ulteriori dilazioni alla programmazione del processo di verifica.
  Il Maeci ha comunicato a tutte le sedi, in data 20 agosto 2020, le ulteriori dilazioni alle modalità di svolgimento delle campagne di accertamento in vita previste, nonché la modulistica e la tempistica relative al processo di verifica. L'Inps ha infine previsto il differimento dell'avvio della campagna di accertamento dell'esistenza in vita al mese di ottobre 2020 e conseguentemente la Direzione Generale per gli Italiani all'Estero ne ha informato le sedi il 5 ottobre 2020.
  Con l'aggravarsi della situazione sanitaria in maniera repentina, il Ministero degli esteri e l'Inps, di concerto con Citibank e con la collaborazione dei patronati, hanno deciso di introdurre una modalità supplementare, aggiuntiva (e non sostitutiva) dell'accertamento di esistenza in vita dei percettori di pensioni con residenza estera. La novità di tale modalità consiste nel verificare l'esistenza in vita del connazionale mediante una videochiamata effettuata attraverso applicativi quali Whatsapp, Skype, Zoom, Webex o Microsoft Teams. Tale procedura completamente dematerializzata è stata realizzata dalla collaborazione dell'Inps con il Maeci e permette, quindi, ai pensionati di portare a termine l'accertamento completamente da remoto. Si tratta di soluzioni innovative che mirano a ridurre l'incidenza dei contagi in modo selettivo, perché consentono di proteggere i pensionati italiani che vivono all'estero, che possono completare la procedura richiesta per l'accreditamento regolare della pensione senza dover mai lasciare la propria dimora.
  Infatti, l'Inps e il Maeci, sin dal primo manifestarsi della pandemia, preoccupate di tutelare il più possibile anche la salute dei pensionati residenti all'estero e dei cosiddetti testimoni accettabili, vale a dire i funzionari consolari, gli operatori di patronato e gli altri soggetti abilitati all'attestazione, hanno messo in atto un modus operandi idoneo a garantire al contempo la continuità dell'erogazione delle pensioni.