ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04965

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 425 del 10/11/2020
Firmatari
Primo firmatario: BOLOGNA FABIOLA
Gruppo: MISTO-POPOLO PROTAGONISTA-ALTERNATIVA POPOLARE (AP)-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI)
Data firma: 05/11/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROSPI GIANLUCA MISTO-POPOLO PROTAGONISTA-ALTERNATIVA POPOLARE (AP)-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) 05/11/2020
RIZZONE MARCO MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO 05/11/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 06/11/2020
Stato iter:
10/12/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 10/12/2020
Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 10/12/2020
Resoconto BOLOGNA FABIOLA MISTO-POPOLO PROTAGONISTA-ALTERNATIVA POPOLARE (AP)-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/12/2020

SVOLTO IL 10/12/2020

CONCLUSO IL 10/12/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04965
presentato da
BOLOGNA Fabiola
testo di
Martedì 10 novembre 2020, seduta n. 425

   BOLOGNA, ROSPI e RIZZONE. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il «Piano nazionale demenze» (Pnd), approvato con accordo del 30 ottobre 2014 dalla Conferenza unificata tra il Governo, le regioni, le province autonome e le autonomie locali, fornisce indicazioni strategiche per la promozione e il miglioramento degli interventi nel settore, con riferimento non soltanto agli aspetti terapeutici specialistici, ma anche al sostegno e all'accompagnamento del malato e dei familiari lungo tutto il percorso di cura;

   a partire da febbraio 2015 l'implementazione del Piano viene monitorata dal «Tavolo di monitoraggio dell'implementazione del Piano nazionale per le demenze (Pnd)», coordinato dal Ministero, che ha lo scopo di rendere in azioni concrete gli obiettivi del Piano stesso;

   il Tavolo, coordinato dalla direzione generale della prevenzione sanitaria, è composto dalle altre direzioni generali direttamente coinvolte, dalle regioni, dall'istituto superiore di sanità, dalle associazioni nazionali dei familiari e utenti. Si avvale della collaborazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali nonché delle società scientifiche di specifico rilievo per le demenze;

   nonostante il Tavolo non sia mai stato formalizzato, ha comunque prodotto cinque importanti documenti: «Linee di indirizzo sui Pdta», «Linee di indirizzo sui sistemi informativi», «Indicazioni per le comunità amiche della demenza», «Aspetti etici nel governo clinico delle demenze» e «il rapporto Covid-Iss». I primi quattro documenti sono stati anche approvati dalla Conferenza unificata;

   il mancato finanziamento del Piano ne limita molto la diffusione e l'implementazione nei diversi territori: nel contesto internazionale questo rappresenta un «unicum»;

   il Ministero della salute ha individuato oltre 20 progetti, ancora al vaglio dei tavoli tecnici, per il Recovery Fund per un totale di 68 miliardi di euro con cui rinnovare e rilanciare il servizio sanitario nazionale. Molti di questi intercettano il tema delle demenze e sarebbe quindi auspicabile una regia che tenesse in considerazione le demenze e le malattie croniche in generale;

   è da poco iniziato l'iter regolatorio all'Ema di un farmaco per la demenza. L'immissione in commercio di questo anticorpo monoclonale potrà sicuramente avere conseguenze rilevanti nell'organizzazione dei servizi socio-sanitari;

   in Italia è in corso lo studio «Interceptor» sui biomarcatori finanziato da Aifa e Ministero della salute volto ad analizzare il contributo di sei biomarcatori nell'identificare precocemente la forma prodromica di demenza sia per le attuali strategie di contrasto che per la futura prescrizione di farmaci con possibile azione modificante la storia della malattia. Obiettivo di Interceptor è identificare nella popolazione di soggetti con declino cognitivo lieve quelli a maggior rischio di evoluzione verso la malattia di Alzheimer. «Interceptor», si concluderà nel 2023 e il farmaco al vaglio dell'Ema probabilmente sarà già sul mercato;

   è sempre più urgente quindi la definizione di linee guida sulla diagnosi e sul trattamento, farmacologico e non, delle demenze –:

   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno adottare iniziative per procedere all'aggiornamento e al finanziamento del Piano nazionale per le demenze, provvedendo inoltre all'adozione di linee guida sulla diagnosi e sul trattamento delle demenze, al fine di implementare i progetti che saranno finanziati per mezzo del Recovery fund per promuovere la tematica delle malattie croniche in maniera circostanziata e finalizzata.
(5-04965)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 10 dicembre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-04965

  Nel 2013, l'Alzheimer Disease International (ADI), la più importante Associazione internazionale negli ambiti delle demenze, nel proprio Report «Ideas and advice on developing and implementing a National Dementia Plan», ha esortato i Governi nazionali a sviluppare Piani Nazionali per la Demenza (PND), ritenuti l'unico strumento in grado di trasformare e perfezionare il livello di assistenza e cura nelle demenze, in quanto capaci di consentire ai Governi stessi, attraverso adeguati e strutturati finanziamenti, di garantire la salute e l'assistenza sociale, nonché la qualità delle cure ed il necessario supporto per le persone affette da demenza.
  In Italia, il Piano Nazionale Demenze, predisposto dal Ministero della salute ed approvato con l'Accordo sancito in Conferenza Unificata Stato-Regioni il 30 ottobre 2014.
  Dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio 2015, venne attivato, a cura del Ministero della salute ed in stretto raccordo con l'istituto Superiore di Sanità, un Tavolo per il monitoraggio del recepimento e implementazione del Piano Nazionale Demenze.
  Nel corso di questi ultimi cinque anni, il Tavolo ha effettuato riunioni periodiche con le Regioni e Province Autonome, con le Associazioni nazionali dei familiari e dei pazienti, con i rappresentanti delle principali Società scientifiche del settore e della medicina generale, finalizzate ad un confronto permanente sui vari aspetti delle demenze, per poter effettuare un lavoro sistematico in questo delicato ambito.
  Nel 2017, il Tavolo ha prodotto due Documenti: «Linee di indirizzo sui percorsi diagnostico terapeutici-assistenziali per le demenze» e «Linee di indirizzo nazionali sull'uso dei Sistemi Informativi per caratterizzare il fenomeno delle demenze», entrambi approvati con l'Accordo sancito in sede di Conferenza Unificata Stato-Regioni il 26 ottobre 2017.
  Il Tavolo ha inoltre operato con lo scopo di supportare tutte le attività per la gestione ed il continuo aggiornamento dell'«Osservatorio demenze» dell'Istituto Superiore di Sanità (ad esempio, disamina accurata delle specifiche normative regionali, analisi dei dati «survey», mappatura, ecc.).
  Nel corso del 2018, il Tavolo ha prodotto altri due Documenti di approfondimento su «Temi etici nelle demenze» e su «Comunità amiche delle persone con demenza», attraverso una metodologia scientificamente validata, in raccordo con il lavoro realizzato dalle organizzazioni del settore a livello europeo, e con il confronto delle esperienze italiane virtuose.
  Il Documento recante «Linee di indirizzo nazionali per la costruzione di Comunità amiche delle persone con demenza», è stato approvato con l'Accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni il 20 febbraio 2020.
  Inoltre, nel 2018 sono stati individuati i criteri per la messa a regime del Sistema Informativo Demenze, con un progetto del Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (CCM), che ha sperimentato indicatori in 4 Regioni (Campania, Lazio, Toscana, Piemonte), con il supporto dell'Istituto Superiore di Sanità, e sono state avviate una serie di azioni per impegnare le Regioni/Province Autonome e le ASL a costruire ed implementare i Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali-PDTA, attraverso la formazione di livello nazionale ed il supporto locale alla stesura di PDTA.
  Nel novembre 2019 è stato avviato il progetto CCM concernente «Il ruolo del Medico della Medicina Generale nella prevenzione e nella gestione del paziente con demenza», che si concluderà nel 2021, anch'esso con il supporto dell'Istituto Superiore di Sanità.
  Le persone affette da demenza e i loro stessi familiari vivono spesso le difficoltà della transizione da un Servizio ad un altro, anche mentre vivono a casa.
  Per consentire di fronteggiare l'emergenza pandemica nel delicato settore in esame, desidero segnalare che è stato prodotto dal Tavolo il Documento «Indicazioni ad interim per un appropriato sostegno alle persone con demenza nell'attuale scenario della pandemia di COVID-19», pubblicato nel sito dell'Istituto Superiore di Sanità il 28 ottobre 2020.
  Concludo comunicando che è ferma intenzione del Ministero della salute intervenire per poter garantire la piena attuazione del Piano Nazionale Demenze; tuttavia allo stato, non si hanno specifiche e dettagliati elementi per poter anticipare i progetti e le modalità con cui saranno finanziati le risorse del Recovery fund.