Legislatura: 18Seduta di annuncio: 386 del 04/08/2020
Primo firmatario: MAZZETTI ERICA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 04/08/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma CORTELAZZO PIERGIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/08/2020 CASINO MICHELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/08/2020 RUFFINO DANIELA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/08/2020 PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/08/2020 MULE' GIORGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/08/2020 LABRIOLA VINCENZA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 04/08/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 04/08/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 05/08/2020 Resoconto MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE RISPOSTA GOVERNO 05/08/2020 Resoconto CANCELLERI GIANCARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI) REPLICA 05/08/2020 Resoconto MAZZETTI ERICA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
DISCUSSIONE IL 05/08/2020
SVOLTO IL 05/08/2020
CONCLUSO IL 05/08/2020
MAZZETTI, CORTELAZZO, CASINO, RUFFINO, PORCHIETTO, MULÈ e LABRIOLA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
dopo molti mesi nei quali il Governo, a causa delle differenti valutazioni dei partiti della maggioranza che lo sostiene, non era stato in grado di prendere una decisione rispetto alla minacciata revoca unilaterale delle concessioni autostradali ad Aspi (Autostrade per l'Italia), nella notte del 14 luglio 2020, il Consiglio dei ministri ha trovato una sintesi e ha dato praticamente mandato a Cassa depositi e prestiti di avviare, entro il 27 luglio 2020, il percorso che dovrebbe portare all'uscita progressiva dei Benetton dalla Società Autostrade;
le cronache giornalistiche di quelle ore di discussione in Consiglio dei ministri, parlano di un confronto molto duro all'interno dello stesso Governo. Il Sole 24 Ore del 14 luglio 2020 parla di una trattativa tra il Premier e i Benetton consumata nella notte, che ha visto «il Capo del governo stretto tra sospetti interni alla maggioranza, l'irritazione di Iv e un M5S che assomiglia ogni giorno di più a un vulcano pronto a ribollire»;
quello che è stato fin da subito noto da fonti governative al termine del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, è che Aspi ha accolto tutte le richieste del Governo. Aspi, insieme con Atlantia, è la società parzialmente controllata dai Benetton che gestisce la rete autostradale. In nottata, spiegano le stesse fonti governative, Aspi ha inviato quattro lettere diverse al Governo, nelle quali ha man mano accolto «tutte le richieste» –:
se non ritenga necessario rendere pubblica la transazione come accettata da Aspi, nonché le quattro lettere che, come risulta dalle cronache di quelle ore, la medesima società Autostrade ha inviato al Governo, nelle quali ha man mano accolto tutte le richieste.
(5-04508)
In relazione alla procedura avviata nei confronti di ASPI, il Consiglio dei ministri, nella seduta del 14 luglio scorso, ha esaminato le due nuove proposte transattive, trasmesse dalla medesima società, e ha ritenuto di avviare l’iter per la formale definizione della transazione, ritenendo la revoca una soluzione, allo stato, meno vantaggiosa per l'interesse pubblico, considerate le conseguenze che la stessa avrebbe determinato sul piano tecnico, giuridico, economico, finanziario ed occupazionale.
Per contro, la decisione assunta consente la gestione dell'infrastruttura autostradale con una più rigorosa determinazione degli obblighi in capo al concessionario e dei controlli del suo operato; garantisce la tutela dei risparmiatori e dei lavoratori; prevede un'accelerazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria non effettuati negli anni passati, senza che siano però pagati dall'utenza o previsti in tariffa; eleva gli standard di sicurezza, nonché l'effettuazione di nuovi consistenti investimenti ristabilendo, attraverso la previsione della complessiva riscrittura dell'attuale convenzione, il giusto equilibrio tra l'interesse pubblico del concedente e quello privato del concessionario, evitando qualunque forma di ingiustificato vantaggio o privilegio a favore di quest'ultimo.
Gli uffici della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero delle infrastrutture, del Ministero dell'economia e Cassa depositi e prestiti sono attualmente impegnati a dare corso alla decisione su queste due proposte transattive, ovviamente nel minore tempo possibile, nonostante l'evidente complessità dell'operazione. L'analisi del nuovo piano economico-finanziario e la riscrittura della concessione derivano dal trasferimento, in data 23 luglio, da parte di ASPI del nuovo piano economico-finanziario, sul quale gli uffici stanno lavorando. Il Ministero delle infrastrutture e anche il Ministero dell'economia stanno verificando i contenuti di questo documento, la sua corrispondenza ai contenuti della proposta e individuando le priorità di investimenti e di interventi di manutenzione dei prossimi 24 mesi.
Ovviamente di tutte le attività svolte si provvederà a dare ampia comunicazione, tempestiva e trasparente, alle Camere ed all'opinione pubblica.