ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04460

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 381 del 28/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: BELLUCCI MARIA TERESA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 28/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 28/07/2020
Stato iter:
29/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/07/2020
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 29/07/2020
Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 29/07/2020
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/07/2020

SVOLTO IL 29/07/2020

CONCLUSO IL 29/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04460
presentato da
BELLUCCI Maria Teresa
testo presentato
Martedì 28 luglio 2020
modificato
Mercoledì 29 luglio 2020, seduta n. 382

   BELLUCCI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   fanno particolarmente riflettere le parole del procuratore di Terni, Alberto Liguori, che ha rimarcato la «responsabilità collettiva» dei decessi di Gianluca e Flavio, i giovanissimi ragazzi morti dopo aver assunto «15 euro di metadone», per non aver posto la giusta attenzione sul «fenomeno dello spaccio di metadone da parte dei tossicodipendenti che lo prendono al SerD» e che si dice «sconvolto dalla naturalezza con la quale (i ragazzi) parlano di droga. (...) Non si rendevano conto dell'importanza delle loro dichiarazioni, dando per scontato che quella sostanza provoca sollievo e non è così nociva»;

   un monito su cui dovrebbero riflettere in primis le istituzioni nazionali, visto quanto drammaticamente poco è stato fatto, e si sta facendo, in materia di lotta alla droga e, in particolare, di prevenzione primaria e secondaria rivolta alle giovani generazioni;

   spiace dover sottolineare, dopo fatti drammatici come questi, che in Italia, nonostante si muoia ancora troppo spesso per droga,non se ne parli affatto: muoiono 6 persone ogni sette giorni, l'Italia è al terzo posto in Europa per uso di cannabis e al quarto posto per utilizzo di cocaina, girano nelle piazze reali e sul web oltre 300 tipi di sostanze sintetiche diverse;

   rispetto a questa emergenza sociale, da oltre 10 anni, i Governi che si sono succeduti non hanno fatto nulla, relegando il tema droghe ad un dibattito sulla liberalizzazione e commercializzazione della cannabis e negando colpevolmente qualsiasi tipo di aiuto ad iniziative di prevenzione, cura, reinserimento socio-lavorativo e contrasto in materia di dipendenze patologiche; non è stata assegnata la delega politica in materia di lotta alla droga; non si realizza dal 2009 la Conferenza nazionale di lotta alla droga che per legge dovrebbe tenersi ogni tre anni; non si convoca la consulta degli esperti e degli operatori sociali; non si finanza il Fondo nazionale per le dipendenze e non si revisiona il decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990 sulla base dei nuovi modelli di consumo di droghe e delle dipendenze –:

   quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare il Governo per riconoscere la necessaria centralità al tema della lotta alle droghe, con particolare riguardo alla prevenzione, garantendo la riorganizzazione del Sistema dei servizi per le dipendenze e stanziando adeguati fondi, anche attuando il «Piano Colao» in materia di potenziamento dei servizi territoriali socio-sanitari, con particolare attenzione agli aspetti sociali e di integrazione socio-sanitaria in materia di dipendenze patologiche e di disturbi psicopatologici.
(5-04460)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 29 luglio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-04460

  Il progressivo abbassamento dell'età di prima assunzione di sostanze psicoattive legali e illegali, confermato da tutte le ricerche epidemiologiche, ed associato, sul versante dell'offerta, ad un mercato che, a prezzi sempre più bassi, offre una gamma molto ampia di principi attivi (comprese le cosiddette NPS New Psychoattive Substance, spesso non ancora «tabellate», e quindi legali) fanno sì che i fenomeni di abuso assumano importanti dimensioni in termini di impatto sulla salute pubblica, già nelle fasi che precedono l'insorgere di stati di vera e propria tossicodipendenza.
  Il Ministero della salute opera attivamente nel campo della prevenzione, al fine di evitare e ridurre i rischi e i danni alla salute correlati all'uso ed abuso di sostanze stupefacenti. In particolare, segnalo che la tematica della prevenzione delle tossicodipendenze è stata inserita nel Piano Nazionale di prevenzione 2020-2025 (Macro Obiettivo 5.2 Dipendenze da sostanze e comportamenti).
  Tra gli obiettivi principali:
   1 – la promozione di interventi di prevenzione con piani di azione integrati e sinergici tra i Dipartimenti di Prevenzione, in particolare le Unità Operative di Promozione della Salute, i Dipartimenti per le Dipendenze Patologiche, gli ambiti sociali, le scuole, le Forze dell'Ordine, le associazioni di categoria, il terzo settore, le associazioni di volontariato, ecc.;
   2 – la promozione dell'adozione di una strategia che, distinguendo tra uso, abuso e dipendenza, introduca modelli di contrasto aderenti ai nuovi bisogni;
   3 – l'attuazione degli indirizzi di policy integrate per la «Scuola che Promuove Salute»:
   4 – consolidare la messa a regime, in accordo con le evidenze e con le linee guida elaborate a livello UE, di un sistema organico di programmi e interventi di Riduzione del Danno, secondo le previsioni del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 gennaio 2017 di adozione dei LEA, che includano anche l'offerta di presidi sanitari (es. siringhe sterili, profilattici, naloxone, ecc.) e azioni di counseling;
   5 – potenziare la collaborazione tra i Servizi dedicati, per una presa in carico delle persone che presentano una comorbilità (Dipartimenti delle Dipendenze, Salute Mentale e Prevenzione delle ASL).

  In data 20 febbraio 2019 è stato siglato un Accordo tra il Ministero della salute e il MIUR che prevede, tra le varie aree di intervento:
   la prevenzione delle dipendenze da sostanze d'abuso illegali, delle dipendenze da farmaci (compreso il doping) e delle dipendenze comportamentali.

  Il Ministero della salute conduce campagne specifiche di informazione e di sensibilizzazione sulle aree oggetto di tale Accordo e individuate come prioritarie dalle norme nazionali, sulla base di esigenze e raccomandazioni degli Organismi sovranazionali, in accordo con le autorità scolastiche ed in coordinamento con le Regioni e le Province Autonome.
  Sempre in ambito di prevenzione da sostanze stupefacenti, il Ministero della salute è da anni Ente collaboratore del Dipartimento per le Politiche Antidroga-DPA della Presidenza del Consiglio dei ministri, per quanto riguarda il sistema nazionale di allerta precoce (SNAP).
  Quanto alle iniziative finalizzate all'assistenza, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 recante l'aggiornamento dei LEA, ha attribuito al Servizio Sanitario Nazionale specifiche incombenze nell'ambito del contrasto alle tossicodipendenze e dell'assistenza ai soggetti a rischio.
  Il Servizio Sanitario Nazionale garantisce l'assistenza sanitaria alle persone con dipendenze patologiche, o con comportamenti di abuso patologico di sostanze, ivi incluse le persone detenute o internate, attraverso la presa in carico multidisciplinare e lo svolgimento di un programma terapeutico individualizzato che include prestazioni mediche specialistiche, diagnostiche e terapeutiche, riabilitative, psicologiche e psicoterapeutiche, basate sull'impiego di metodi e strumenti fondati sulle più avanzate evidenze scientifiche.
  L'assistenza ai soggetti viene integrata da adeguati interventi di natura sociale, in relazione ai bisogni socio-assistenziali emersi nelle valutazioni.
  Una particolare attenzione viene riservata ai minori, con programmi terapeutici individualizzati, mentre l'assistenza alle persone con disturbi mentali prevede anche la collaborazione ed integrazione con i SerT (Servizio per le tossicodipendenze).
  La recente legge 17 luglio 2020, n. 77, di conversione del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, dispone che le Regioni e Province Autonome adottino piani di potenziamento e riorganizzazione della rete assistenziale, anche per i soggetti affetti da dipendenze patologiche.