ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04408

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 376 del 21/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 21/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FERRI COSIMO MARIA ITALIA VIVA 21/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 21/07/2020
Stato iter:
22/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 22/07/2020
Resoconto FERRI COSIMO MARIA ITALIA VIVA
 
RISPOSTA GOVERNO 22/07/2020
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 22/07/2020
Resoconto FERRI COSIMO MARIA ITALIA VIVA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 22/07/2020

SVOLTO IL 22/07/2020

CONCLUSO IL 22/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04408
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo di
Martedì 21 luglio 2020, seduta n. 376

   FREGOLENT e FERRI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   il 17 luglio 2020 sono passati 32 anni dal terribile incendio allo stabilimento di insetticidi Farmoplant, che ha provocato la nube tossica più pericolosa ed invasiva per il territorio di Massa:

   l'incendio causò uno dei più gravi disastri ambientali del centro Italia, al punto da coprire un'area di circa 2 mila chilometri quadrati tra La Spezia e Forte dei Marmi:

   nella provincia di Massa Carrara, i dati dei malati di tumore sono allarmanti ed il mistero di quella «bomba tossica» resta ancora oggi. È necessario, dunque, fare chiarezza sulla falda soggiacente alla zona industriale e anche su alcune aree residenziali di Massa;

   a tal proposito, nel 2016 era stato sottoscritto un accordo di programma fra Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, regione Toscana, provincia di Massa Carrara e diversi comuni, che metteva a disposizione oltre 3 milioni di euro nell'immediato (e altri per una fase successiva, per un totale di circa 24 milioni di euro);

   una parte delle suddette risorse era finalizzata a realizzare uno studio della falda e ad arrivare a una progettazione di bonifica unitaria dell'area, da finanziare poi con i restanti fondi dell'accordo di programma: soggetto attuatore dello studio e del progetto era Sogesid, società in house del Mattm;

   l'analisi della falda è stata completata nell'autunno 2019 e i risultati presentati a dicembre; in quell'occasione era stato annunciato che la progettazione della bonifica sarebbe stata presentata nel primo trimestre del 2020;

   ad oggi tale progettazione non è però ancora stata presentata;

   nel lotto 3, le aziende che hanno intrapreso un'attività preliminare di bonifica hanno dovuto seguire un percorso burocratico di 15 anni senza avere ancora la disponibilità del terreno;

   si rileva inoltre che, all'interno del sito, il Mattm ha condotto l'iter in maniera differente. Eclatante, in proposito, è quanto accaduto ad un sito che circa vent'anni orsono si affidava agli enti preposti per la verifica dell'avvenuta bonifica: nonostante la bonifica fosse intervenuta, ad opera di Edison (sotto controllo dell'Arpat), da oltre due anni, il sito è rimasto arenato a causa della burocrazia, con grave danno occupazionale –:

   se e quali iniziative di competenza intenda adottare per rafforzare concretamente la tutela ambientale dell'area in questione e dare maggiore effettività alla protezione e alla salvaguardia del territorio, con particolare riguardo alla presentazione della progettazione unitaria della bonifica e alle certificazioni di avvenuta bonifica e altresì per favorire iniziative private di natura economica.
(5-04408)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 luglio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-04408

   Con riferimento alle questioni poste, si fa presente che il 16 dicembre scorso, in occasione della presentazione da parte di Sogesid dei risultati della caratterizzazione ambientale della falda soggiacente il SIN/SIR di Massa Carrara, è stato illustrato lo stato di contaminazione delle acque di sottosuolo, ricavato attraverso il predetto studio organico di area vasta. Per la prima volta, infatti, attraverso l'esecuzione di due campagne di analisi ambientali, è stata caratterizzata la falda sotterranea di un'area di oltre 16 chilometri quadrati di estensione. In particolare, gli studi effettuati mostrano la presenza di una contaminazione delle acque sotterranee meno estesa di quanto ci si aspettasse e concentrata in alcune zone.
  I risultati completi delle indagini ambientali, relative alla fase di caratterizzazione integrativa delle acque di falda soggiacenti alle aree SIN/SIR, sono stati trasmessi da Sogesid in data 31 gennaio 2020; inoltre, è prevista la trasmissione, in tempi relativamente brevi, di un ulteriore documento, contenente i risultati dell'elaborazione dei dati nonché alcune considerazioni in relazione alle ipotesi progettuali per il risanamento delle acque di falda inquinate. Sulla base del complesso dei dati acquisiti e all'esito delle elaborazioni in corso, sarà possibile pervenire a conclusioni per la definizione di un'adeguata strategia di intervento. Tra le ipotesi in via di sviluppo, che comunque dovranno essere oggetto di attenta valutazione, è stata avanzata anche la realizzazione, in luogo della barriera idraulica per l'intero SIN/SIR inizialmente ipotizzata, di una barriera idraulica implementata nei «punti nevralgici», interessati dalla maggiore contaminazione, coadiuvata dall'esecuzione di idonei interventi in sito.
  L'area ex Farmoplant, suddivisa in numerosi lotti, di proprietà di diversi soggetti, è stata oggetto di integrazioni di indagine a seguito del rinvenimento di superamenti delle CSC per i terreni e della presenza di materiali difformi, accertati da ARPAT successivamente alla certificazione di avvenuta bonifica dell'area rilasciata dalla Regione Toscana. I soggetti titolari di vari lotti dell'area hanno eseguito caratterizzazioni ambientali integrative e condotto valutazioni del rischio sanitario; per alcuni lotti, è stato possibile procedere alla chiusura del procedimento per la matrice suolo/sottosuolo.
  Per quanto riguarda la barriera idraulica gestita dalla Edison in relazione all'area ex Farmoplant, nell'ottobre 2019 la Edison ha trasmesso una sintesi delle attività, precisando che gli approfondimenti di indagine e le prove di pompaggio da eseguire sarebbero state oggetto di specifiche relazioni tecniche e sottolineando, altresì, che la contaminazione riscontrata ha origine da altre Società o aree esterne all'area ex Farmoplant. Con nota del 9 giugno 2020, la Edison ha risposto alla nota del Ministero dell'ambiente relativa alla risoluzione delle problematiche segnalate dall'ARPAT in merito al funzionamento della barriera idraulica, ed ha fornito varie relazioni tecniche, tra cui un aggiornamento del modello numerico di flusso delle acque sotterranee finalizzato alla gestione delle attività di messa in sicurezza della falda sul sito di Massa. Detta documentazione è attualmente in corso di istruttoria.
  In merito agli aspetti finanziari, le risorse complessive stanziate per il SIN con l'Accordo del 2016 e l'Accordo del 2018 ammontano a euro 25.557.000,00. Tali risorse sono in grande parte, ma non interamente, finalizzate alla bonifica dell'area industriale del SIN, in quanto destinate anche ad ulteriori aree in ambito residenziale, la cui situazione di inquinamento ha evidenziato la necessità di intervento.