ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04341

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 370 del 13/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO UBALDO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2020
PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2020
SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO 13/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/07/2020
Stato iter:
04/05/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/05/2021
Resoconto FONTANA ILARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (TRANSIZIONE ECOLOGICA)
 
REPLICA 04/05/2021
Resoconto PAGANO UBALDO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 13/07/2020

DISCUSSIONE IL 04/05/2021

SVOLTO IL 04/05/2021

CONCLUSO IL 04/05/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04341
presentato da
PAGANO Ubaldo
testo di
Lunedì 13 luglio 2020, seduta n. 370

   UBALDO PAGANO, LACARRA, PEZZOPANE e SERRACCHIANI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   la legge n. 443 del 2001, conosciuta anche come «legge obiettivo», è il provvedimento di programmazione dell'opera di ammodernamento delle infrastrutture nazionali, con lo scopo di definire a livello normativo, finanziario e operativo la realizzazione per il decennio dal 2002 al 2013 delle opere pubbliche definite strategiche e di preminente interesse nazionale. Tra queste, è previsto anche il raddoppio della linea Adriatica Bologna-Bari e, in particolare, il secondo e terzo lotto del tratto Termoli-Ripalta, per la cui realizzazione sono già stati destinati 700 milioni di euro di fondi Cip;

   l'infrastruttura consentirebbe il superamento del binario unico lungo 31 chilometri che impedisce il raddoppio della linea ferroviaria nel tratto tra Pescara-Bari;

   l'opera, come risulta da notizie di stampa, sarebbe stata di recente inserita fra le 130 infrastrutture strategiche individuate dal «decreto semplificazioni», ossia quelle che avranno la priorità e un iter accelerato;

   nelle scorse settimane, però, come riportato da alcuni organi di stampa, la commissione per la valutazione di impatto ambientale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha dato parere negativo alla compatibilità ambientale al progetto Rete ferroviaria italiana dell'opera. Tra i motivi addotti, «la presenza di rumori di cantiere che potrebbero arrecare danni all'avifauna» e in particolare «alla specie protetta dell'uccello fratino» e alla ghiandaia marina;

   nel parere negativo di valutazione di impatto ambientale, rilasciato con 90 giorni di ritardo sul termine di scadenza, viene affermato che il cantiere dell'opera potrebbe compromettere la sopravvivenza del fratino perché «manca la caratterizzazione qualitativa e quantitativa della fauna nidificante e della sua distribuzione all'interno dell'area di intervento»;

   per superare tali impedimenti, è necessaria, secondi gli esperti della tutela faunistica in seno alla citata commissione, una nuova riprogrammazione dell'infrastruttura, con opere di rinaturalizzazione di nuove aree e interventi utili a ridurre il rumore e contenere ogni impatto sull'avifauna, con l'aggravio inevitabile di costi aggiuntivi e tempi più lunghi di realizzazione;

   la trasmissione Agorà di Rai3 ha interpellato l'ornitologo Nicola Norante del Gruppo molisano studi ornitologici, il quale ha riferito che «il fratino è una specie dunale e nidifica sulla spiaggia, non arriva mai oltre la pineta. E la ghiandaia marina è una specie migratoria che nei soggiorni in Molise si trova verso Colletorto», ossia a 40 chilometri dal tracciato del cantiere;

   Norante ha inoltre affermato in un'intervista sul quotidiano online «Primonumero.it» che fratino e ghiandaia marina non sono affatto interessati dal progetto del raddoppio «perché di fatto non esistono lungo il tracciato previsto da Rfi». Ha aggiunto, poi, che «il fratino peraltro non è stato mai disturbato nemmeno dalla linea attuale, ben più vicina alla spiaggia di quella che si dovrà fare, e che corre a 300 metri dall'arenile nella zona a sud di Campomarino, all'altezza del Saccione, e in alcuni appunti a sole poche decine di metri dalla spiaggia» –:

   se sia in possesso di informazioni utili a confermare o smentire quanto rappresentato in premessa; se intenda fornire chiarimenti sugli elementi oggettivi, di natura scientifica e tecnica, sulla base dei quali la citata commissione ha espresso parere negativo;

   se non ritenga, in caso di accertamento della veridicità dei fatti riportati in premessa, di intraprendere le iniziative di competenza necessarie a modificare il parere espresso sull'opera.
(5-04341)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 4 maggio 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-04341

  Con riferimento alle questioni poste, occorre innanzitutto evidenziare che il Ministero è consapevole della valenza del ruolo strategico che assume il raddoppio della tratta Termoli-Lesina per il potenziamento della «Direttrice Adriatica» sia per il trasporto passeggeri e sia per il trasporto merci. Proprio in considerazione dell'importanza dell'opera in questione, nel 2001 si era proceduto all'inserimento del raddoppio della tratta Termoli-Lesina fra le infrastrutture strategiche di interesse nazionale nell'ambito delle disposizioni della «Legge Obiettivo».
  Per maggiore chiarezza si ripercorrono le tappe procedurali che hanno accompagnato il progetto dell'opera «Linea Pescara-Bari, raddoppio Termoli-Lesina», lotti 1, 2 e 3, che, in fase preliminare, fu sottoposto alla VIA speciale della Legge obiettivo e valutato positivamente con prescrizioni nel luglio del 2013 dalla Commissione VIA/VAS.
  Nel 2015, in sede di approvazione del Progetto Preliminare da parte del CIPE, veniva prescritto, su richiesta della regione Molise, di valutare gli impatti economici sul progetto, derivanti dalla soluzione proposta dalla regione Molise per l'ottimizzazione urbanistica e territoriale del tracciato.
  Soltanto alla fine del 2019, Rete Ferroviaria Italiana S.p.a. (RFI) ha trasmesso il Progetto Definitivo, successivamente integrato nel marzo 2020, elaborato sulla base della variante ipotizzata dalla regione Molise, dei lotti 2-3, per lo svolgimento della nuova VIA speciale che ha avuto l'8 maggio 2020 l'esito negativo citato nell'interrogazione.
  Tale esito è stato determinato dai rilievi evidenziati dalla Commissione VIA ed attinenti alla necessità di effettuare ulteriori approfondimenti per superare le carenze di analisi ambientale così come presentate.
  Successivamente, la Sottocommissione VIA, al fine di verificare la sussistenza delle condizioni per riconsiderare il parere negativo di compatibilità espresso dalla Commissione VIA nel mese di maggio, ha nuovamente richiesto a Rete Ferroviaria Italiana S.p.a. alcune integrazioni alla documentazione depositata dal gestore della rete ferroviaria, documentazione che è risultata ancora carente per vari aspetti non legati solo all'area SIC.
  Rete ferroviaria italiana S.p.a. non aveva, infatti, fornito elementi conoscitivi, progettuali e tecnici necessari a superare le carenze di analisi ambientale poste alla base del motivato parere negativo, a proposito del quale va precisato che la tutela dell'uccello «Fratino» costituisce solo uno dei molteplici aspetti ivi considerati.
  Le criticità riguardavano, infatti, numerose ulteriori componenti ambientali, tra cui il mancato svolgimento di una valutazione «appropriata» della VINCA sui Siti di importanza comunitaria.
  Rete Ferroviaria Italiana lo scorso mese di ottobre ha trasmesso la documentazione integrativa e la Commissione Via ha ritenuto necessario, comunque, dar seguito alla fase di consultazione e partecipazione del pubblico.
  Si è quindi provveduto ad effettuare un nuovo avviso, secondo le modalità previste dall'articolo 24 comma 2, decreto legislativo n. 152/2006, con scadenza il 9 dicembre 2020.
  A seguito di tali procedure il 26 marzo scorso la Commissione si è espressa con parere di compatibilità ambientale positivo, subordinato, comunque, al rispetto di condizioni ambientali da osservarsi nella successiva fase di predisposizione del progetto esecutivo e in fase di cantiere.
  Appare opportuno osservare che alcune condizioni di peculiare rilevanza si sono rese necessarie per migliorare il progetto attraverso lo studio di misure finalizzate a mitigare gli impatti acustici sugli habitat e sulle specie dell'area vasta, sugli impatti idraulici in relazione al viadotto del fiume Biferno, oltre che sugli habitat e sulle specie dei Siti natura 2000 interessati.
  La lettera di trasmissione del parere, allo stato, risulta alla firma del Ministro.