ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04234

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 361 del 24/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: TORROMINO SERGIO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 24/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/06/2020
SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 24/06/2020
Stato iter:
25/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/06/2020
Resoconto TORROMINO SERGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 25/06/2020
Resoconto MORANI ALESSIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 25/06/2020
Resoconto TORROMINO SERGIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/06/2020

SVOLTO IL 25/06/2020

CONCLUSO IL 25/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04234
presentato da
TORROMINO Sergio
testo di
Mercoledì 24 giugno 2020, seduta n. 361

   TORROMINO, BARELLI e SQUERI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   per le imprese ad alta intensità energetica operanti in Italia l'incidenza del costo di elettricità e gas sul prodotto finale è elevatissima, in quanto i relativi prezzi sono tra i più elevati in Europa. In Italia la generazione elettrica avviene principalmente utilizzando gas naturale, meno inquinante, ma più costoso rispetto ad altri combustibili. La Germania ha una generazione per il 35 per cento da carbone e l'11 per cento da nucleare, la Francia, per l'85 per cento dal nucleare. È il motivo per cui in Italia sono state adottate politiche mirate a ridurre il prezzo dell'energia;

   l'articolo 32 della legge n. 99 del 2009 ha introdotto uno sgravio sui costi di approvvigionamento di energia elettrica per i grandi consumatori di energia, mediante la disciplina dei cosiddetti «interconnector virtuali». Gli sgravi vengono collegati alla realizzazione del mercato elettrico unico; i soggetti che ne beneficiano si sono impegnati al finanziamento di nuove linee di interconnessione elettrica con altri Paesi europei. Fermo restando l'obbligo di completare le linee, il vantaggio dato all'interconnector è previsto che termini al 31 dicembre 2021;

   il servizio di interrompibilità dei carichi elettrici è da oltre vent'anni uno strumento essenziale per la sicurezza del sistema elettrico. Le aziende che forniscono questo servizio vengono remunerate per la disponibilità ad interrompere le proprie produzioni, rendendo disponibile l'energia non prelevata per la salvaguardia del sistema elettrico nazionale. L'attuale contratto triennale con Terna terminerà al 31 dicembre 2020;

   quanto agli «energivori», il decreto attuativo dell'articolo 39 del decreto-legge n. 83 del 2012, prevede una favorevole attribuzione degli oneri generali di sistema elettrico ai soggetti energy intensive. Il nuovo concetto di impresa energivora non è più correlato alla quantità di energia consumata, ma all'incidenza del costo energetico sul fatturato. Si tratta di un elenco al momento chiuso. Da più parti si richiede che i termini per l'accesso siano riaperti;

   la direttiva n. 2009/29/CE, prevede l'adozione di un meccanismo di compensazione dei costi CO2 indiretti per i comparti ad alta intensità energetica, la cui adozione è a discrezione degli Stati. Solo con il decreto-legge n. 101 del 2019, è stato istituito il «Fondo per la transizione energetica nel settore industriale». Non è seguita alcuna misura attuativa e, diversamente dagli altri Stati, l'accesso al Fondo è subordinato ad investimenti in ambito di efficienza energetica –:

   quali siano gli intendimenti del Ministro interrogato in merito all'implementazione delle misure individuate in premessa.
(5-04234)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 giugno 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-04234

  Occorre premettere che l'insieme dei temi indicati con l'atto in discussione rientra in una politica energetica che, in questi anni e ancora adesso, si pone l'obiettivo di perseguire un equilibrio tra l'esigenza di favorire la transizione energetica in condizioni di sicurezza, continuando ad assicurare la competitività del sistema produttivo nazionale e creando le condizioni di ampliamento e maggiore efficienza del mercato dell'energia elettrica.
  Andando nel dettaglio dei temi sollevati rilevo che:
   le agevolazioni a favore delle imprese energivore sono ormai pienamente operative e consentono ai beneficiari di ridurre il gap di costo rispetto ai propri competitors, così da promuovere la competitività dell'industria nazionale nel contesto europeo. Le imprese in possesso di specifici requisiti presentano ogni anno una dichiarazione sulla base delle quali la Cassa per i servizi energetici ed ambientali (CSEA) elabora l'elenco di soggetti agevolabili per l'anno successivo. Vorrei evidenziare che, con la deliberazione 217/2020/Reel, l'ARERA ha previsto l'istituzione di una «sessione suppletiva», in modo da venire incontro alle imprese che non rispettano il termine attualmente stabilito per la presentazione della dichiarazione, necessaria per l'aggiornamento dell'elenco per l'anno successivo;
   il servizio di interrompibilità del carico elettrico è utile per il mantenimento della sicurezza di funzionamento del sistema elettrico e, in tal senso, valorizza il contributo che le imprese con determinate caratteristiche di carico possono dare, accettando la disponibilità al distacco nei casi di criticità del sistema. Il servizio, dunque, è considerato parte integrante del sistema di difesa della rete nazionale per mitigare il rischio di disalimentazioni diffuse in presenza di eventi improvvisi.
   la misura nota come « interconnector virtuale» è stata introdotta dal Legislatore con la legge 99/09 per dare impulso alla realizzazione di nuove linee di importazione di energia dall'estero per 2.500 MW, in coerenza con gli obiettivi di creazione del mercato unico che si poneva la Commissione Europea all'epoca, attraverso il coinvolgimento attivo di clienti finali grandi consumatori di energia nel finanziare nuovi elettrodotti. Il riconoscimento del vantaggio per le singole imprese, in termini di riduzione del prezzo dell'energia, è correlato al finanziamento dell'opera e alla remunerazione dell'investimento e dei relativi rischi. Ricordo che la misura premiante – inizialmente per 6 anni – è stata già oggetto di una proroga per pari durata e dovrebbe andare in scadenza nel 2021. Al momento, il Ministero dello sviluppo economico e Terna sono impegnati a completare i procedimenti di autorizzazione delle linee e riconoscimento dell'esenzione dal diritto di accesso di terzi, nell'ottica di dare piena attuazione al programma iniziale degli impegni assunti da parte delle imprese; ciò consentirà di verificare la concreta possibilità di realizzazione delle linee ancora non costruite, anche considerando le posizioni dei gestori delle reti dei Paesi interessati, e dunque di avere maggiori elementi di valutazione anche sulla richiesta di proroga sollevata dagli Onorevoli interroganti;
   infine, come richiamato nell'atto in parola, il decreto-legge 3 settembre 2019, n. 101, (convertito in legge 2 novembre 2019, n. 128), ha istituito all'articolo 13 il Fondo per la transizione energetica nei settori industriali. In occasione del recepimento della direttiva (UE) 2018/410 sul nuovo sistema ETS, l'articolo 23 del recentissimo decreto legislativo 9 giugno 2020, n. 47, di attuazione della citata direttiva ha integrato la precedente disposizione, confermando che «la quota annua dei proventi derivanti dalle aste, eccedente il valore di 1000 milioni di euro, è destinata, nella misura massima di 100 milioni di euro per il 2020 e di 150 milioni di euro annui a decorrere dal 2021», al «Fondo per la transizione energetica nel settore industriale» di cui al successivo articolo 29, per finanziare interventi di decarbonizzazione e di efficientamento energetico del settore industriale. A tal punto tengo a precisare che, una volta definito il quadro normativo di riferimento, il MiSE procederà a dare corretta attuazione alla norma nazionale, seguendo – in parallelo – il processo comunitario di definizione delle nuove Linee guida in materia di ETS.