Legislatura: 18Seduta di annuncio: 358 del 17/06/2020
Primo firmatario: DEIDDA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 17/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 17/06/2020 DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 17/06/2020 CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 17/06/2020 FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 17/06/2020
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 17/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 17/11/2020 Resoconto CALVISI GIULIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA) REPLICA 17/11/2020 Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/06/2020
DISCUSSIONE IL 17/11/2020
SVOLTO IL 17/11/2020
CONCLUSO IL 17/11/2020
DEIDDA, GALANTINO, LUCA DE CARLO, CIABURRO e FRASSINETTI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
con regio decreto 15 ottobre 1872, è stato istituito il Corpo degli Alpini, al fine di preparare le truppe destinate alla difesa dei confini montani nazionali: Corpo che, accresciuto negli anni, si è sempre distinto per valore ed impegno, sia durante i due conflitti mondiali che in scenari di guerra più recenti;
allo stato il Corpo in questione è composto da otto reggimenti e le bandiere sono decorate da: 9 Croci di cavaliere dell'Ordine militare d'Italia, 10 Medaglie d'oro, 30 Medaglie d'argento, 8 Medaglie di bronzo, 1 Croce di guerra al valor militare, 3 Medaglie di bronzo al valore dell'Esercito, 1 Medaglia d'oro, 1 d'argento e 1 di bronzo al valor civile; 1 Croce d'oro e 1 Croce d'argento al Merito dell'Esercito, 6 Medaglie d'argento di benemerenza, 4 Medaglie di bronzo al Merito della Croce rossa italiana;
nel secondo dopoguerra, oltre ad essere stato impiegato in ambito prettamente militare, il Corpo in questione si è distinto anche in azioni volte a tutelare la popolazione civile colpita da gravi calamità naturali, quali, a titolo esemplificativo, e non esaustivo: il disastro del Vajont nel 1963; i terremoti del Friuli, dell'Irpinia e del Molise; la catastrofe della Val di Stava nel 1985; l'alluvione della Valtellina del luglio 1987; il terremoto di Umbria e Marche del 1997 e l'alluvione del Piemonte del 2000;
recentissimamente, il Partito Secessionista Süd-Tiroler Freiheit di Eva Klotz ha richiesto – sulla scia dell'inconcepibile distruzione iconoclasta in atto – la rimozione del monumento degli Alpini a Brunico, accostandolo, in modo a giudizio degli interroganti del tutto sconsiderato, fuorviante e falso, al razzismo: richiesta che, invece, appare piuttosto l'ennesima provocazione proveniente da tale formazione politica;
la suindicata provocazione, lungi dal rappresentare un'estrinsecazione del diritto alla libertà di espressione, appare agli interroganti, in ogni caso, lesiva, non solo della memoria dei militari italiani caduti durante le guerre e le operazioni di aiuto alla popolazione civile, ma, finanche di quella di tutte le Forze armate –:
se sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di tutelare, non solo la memoria dei caduti, ma l'onorabilità e il rispetto degli Alpini e di tutte le Forze armate.
(5-04190)
A premessa della presente risposta si sottolinea che il numero dei reggimenti della specialità alpina (e relative decorazioni alle rispettive Bandiere di Guerra) è stato correttamente individuato dall'Onorevole interrogante; tale dato, tuttavia, tiene conto dei soli reggimenti di fanteria alpina, dei quali 7 dipendenti dal Comando Truppe Alpine e 1 dipendente dal Comando delle Forze Speciali dell'Esercito.
Ai reggimenti di fanteria alpina, vanno inoltre aggiunti due reggimenti di artiglieria terrestre da montagna, due reggimenti del genio guastatori alpini e due reggimenti logistici.
Relativamente a queste ultime sei unità, il numero totale delle decorazioni alle Bandiere di Guerra è il seguente: 3 Medaglie d'Oro al Valor Militare, 5 Medaglie d'Argento al Valor Militare, 4 Medaglie di Bronzo al Valor Militare, 1 Medaglia d'Argento al Valore dell'Esercito, 1 Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito, 2 Medaglie d'Argento al Valor Civile, 1 Medaglia di Bronzo al Merito della Croce Rossa.
Fatta tale doverosa precisazione, si ricorda che il monumento in argomento, eretto per la prima volta nel 1938 per onorare gli alpini caduti appartenuti alla Divisione «Pusteria», fu distrutto nel 1943 durante l'occupazione tedesca e, nel 1966 e 1979, da esponenti di movimenti separatisti altoatesini.
L'opera, realizzata dall'artista Paolo Boldrin e restaurata dallo scultore Rudolf Moroder, ha la funzione di commemorare gli alpini caduti, sia di madrelingua italiana che tedesca.
Il monumento, pregno di forte connotazione simbolica e di alto valore storico, è la rappresentazione del grado di affinità e di identificazione che esiste fra Alpini, popolazione e territorio.
In tale ottica, il Dicastero – allo scopo non solo di preservare il ricordo dei caduti, ma anche per conservare l'onorabilità e il rispetto degli Alpini e di tutte le Forze armate – porrà in essere eventuali iniziative che si renderanno necessarie per evitare il concretizzarsi di qualsivoglia azione tesa alla rimozione del monumento.