ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04177

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 358 del 17/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: BELLUCCI MARIA TERESA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 16/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 16/06/2020
Stato iter:
17/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/06/2020
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 17/06/2020
Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 17/06/2020
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/06/2020

SVOLTO IL 17/06/2020

CONCLUSO IL 17/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04177
presentato da
BELLUCCI Maria Teresa
testo di
Mercoledì 17 giugno 2020, seduta n. 358

   BELLUCCI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   un'emergenza drammatica ha messo a durissima prova l'intero servizio sanitario nazionale, già colpito da anni di definanziamento e da riduzione del 30 per cento dei posti-letto ospedalieri;

   le debolezze del sistema sanitario nazionale, purtroppo, si sono manifestate in tutta la loro drammaticità anche riguardo alla presa in carico di tutti i malati più fragili, disabili, cronici, oncologici e immunodepressi, che con l'intasamento degli ospedali hanno faticato ad accedere alle cure o hanno addirittura sospeso le terapie e che rischiano di ritrovarsi esposti a rischi più seri di altri, proprio perché le basse difese immunitarie potrebbero avere conseguenze letali, se dovessero contrarre il virus o qualunque altra malattia;

   inoltre, trovarsi nella condizione di dover scegliere tra due o più malati quale ricoverare, perché il posto disponibile è uno solo, ha rischiato di diventare uno dei dilemmi che frequentemente medici e anestesisti-rianimatori sono stati chiamati a risolvere: è il triage delle maxi-emergenze;

   in ogni modo, il virus non si è limitato a colpire circa 236 mila italiani uccidendone finora 34 mila, ma l'epidemia va allargata almeno ad altri 10 milioni di cittadini con patologie cardiovascolari e oncologiche che hanno dovuto rinunciare a una «presa in carico» tempestiva da parte della sanità pubblica; a ciò si aggiunge l'ulteriore problema delle liste di attesa ingolfate;

   quello dei malati cronici e fragili, peraltro, è un problema già in condizioni normali, perché l'equità e l'accessibilità dei servizi sanitari e socio-sanitari variano molto fra le regioni e, se alcune realtà si sono già attivate per la gestione decentrata dei bisogni dei cittadini, altre invece sono ancora indietro;

   è necessario attivare protocolli che permettano un «piano B» per l'assistenza a casa, così come una sburocratizzazione che consenta a queste persone di evitare di andare dal medico o in ospedale, ad esempio, solo per attivare protocolli amministrativi;

   affrontare un'emergenza costituisce una sfida a tutti i livelli, non solo quello sanitario e, se le restrizioni in atto sono volte a tutelare il diritto alla salute dei cittadini, bisogna anche assicurarsi che questo sia garantito effettivamente a tutti –:

   se e quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per garantire il diritto di accesso alle cure a tutti i pazienti, senza alcuna discriminazione fondata sulle condizioni di salute preesistenti, di età o di disabilità, soprattutto in caso di emergenze sanitarie, come quella che si sta vivendo.
(5-04177)
(Presentata il 16 giugno 2020)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 17 giugno 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-04177