ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04135

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 354 del 10/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: SQUERI LUCA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 10/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 10/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 10/06/2020
Stato iter:
11/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 11/06/2020
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 11/06/2020
Resoconto TODDE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 11/06/2020
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 11/06/2020

SVOLTO IL 11/06/2020

CONCLUSO IL 11/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04135
presentato da
SQUERI Luca
testo di
Mercoledì 10 giugno 2020, seduta n. 354

   SQUERI e BARELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   nei mesi del lockdown la domanda elettrica è scesa mediamente del 20 per cento. Con il blocco delle attività non essenziali molte centrali termoelettriche hanno preferito rimanere spente. Il calo del gas usato nelle termoelettriche è arrivato fino al 36 per cento;

   viceversa, il contributo delle fonti rinnovabili (Fer) ha raggiunto una quota molto elevata, mediamente, secondo Terna, attorno al 47 per cento, rispetto alla media del 36 per cento dell'aprile 2019;

   i prezzi all'ingrosso hanno registrato la reazione più immediata e vistosa al calo della domanda e alle continue variazioni del mix di generazione. Si è arrivati anche a meno di 20 euro a Mwh, ma i meccanismi incentivanti hanno assicurato alle Fer remunerazioni decisamente superiori;

   tuttavia, l'incostanza della generazione Fer, l'incremento della quota di produzione da queste detenuta e il fermo progressivo della produzione termoelettrica, stanno incrementando i rischi di instabilità della rete. Gli effetti di questo complesso di problematiche si riflettono sulle bollette elettriche di cittadini e imprese. Le misure poste in essere dal Governo si limitano a ridurre taluni oneri delle utenze in bassa tensione –:

   quali iniziative si intendano adottare per garantire la stabilità della rete e il contenimento degli oneri a carico dei consumatori finali.
(5-04135)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 giugno 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-04135

  Come rilevato dagli Onorevoli interroganti, i prezzi all'ingrosso delle commodities energetiche hanno fatto rilevare significative riduzioni dei prezzi sui mercati all'ingrosso, come conseguenza della forte contrazione della domanda di energia durante la fase più acuta dell'emergenza sanitaria del COVID-19. Ciò ha determinato effetti di riduzione dei costi della bolletta elettrica di famiglie e imprese.
  Va sottolineato, in particolare, che con il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, è stato approvato uno specifico intervento volto a ridurre le componenti della bolletta diverse dal consumo (componenti fisse e oneri generali) in favore delle categorie produttive che hanno maggiormente risentito del blocco delle attività economiche.
  In linea generale, rilevo come gli oneri finalizzati alla copertura di costi di interesse generale per il settore elettrico, in primis per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, hanno cominciato a mostrare nel tempo dei segnali di riduzione, seppur contenuti. Anche per il futuro di medio-lungo termine, al netto di questa fase di prezzi di mercato particolarmente bassi, è attesa una riduzione del loro peso in bolletta, a causa della riduzione dei costi di impianti per molte tecnologie rinnovabili e dell'adozione da parte del Ministero dello sviluppo economico di meccanismi competitivi di accesso agli incentivi, che spingono verso una maggiore efficienza.
  Vorrei aggiungere, inoltre, che la politica per la transizione energetica individuata dal Piano Integrato Energia e Clima, su cui il Governo ha incentrato la propria azione a favore di un nuovo modello di sviluppo, porterà ad un sistema energetico più virtuoso dal punto di vista ambientale, ma anche più stabile e sostenibile dal punto di vista dei prezzi. In tale ottica, il Governo intende potenziare le politiche pubbliche sull'efficienza energetica, in modo da ridurre stabilmente il fabbisogno attraverso l'adozione di tecnologie efficienti in tutti i settori, dal civile ai trasporti all'industriale, e dunque il costo di ogni cittadino e di ogni impresa per la propria fornitura energetica. Proseguirà anche il percorso già intrapreso per sostenere le fonti energetiche rinnovabili ponendo particolare attenzione all'equa partecipazione dei clienti elettrici alla copertura degli oneri connessi e alla minimizzazione degli stessi, per i quali, come detto, è atteso un andamento tendenzialmente decrescente.
  Sotto il profilo della stabilità della rete, il calo dei consumi elettrici registrato durante la fase di lockdown ha comportato una conseguente riduzione della produzione che ha riguardato principalmente le centrali di natura programmabile, prevalentemente di natura termoelettrica. Tale riduzione della generazione non è quindi frutto di una scelta dei produttori, bensì della conseguenza della forte riduzione dei consumi, non essendo possibile effettuare modulazioni su centrali non programmabili quali quelle a fonte eolica e fotovoltaica.
  Di conseguenza il mix di generazione, come avviene normalmente nelle fasi a basso carico, si è sbilanciato verso le fonti rinnovabili con conseguente diminuzione dei prezzi all'ingrosso.
  Tale circostanza, tuttavia, pur comportando l'attivazione di specifiche procedure da parte del gestore della rete Terna, specie sul fronte della regolazione della tensione, non ha provocato finora situazioni di rischio particolare per la stabilità della rete. Il progressivo incremento delle FER non programmabili registrato nel corso degli ultimi anni, unitamente alla graduale riduzione della potenza convenzionale disponibile, ha infatti fatto sì che Terna, anche su indicazione del Ministero dello sviluppo economico e di ARERA, abbia già pianificato e sviluppato una serie di attività e interventi sulla rete elettrica nazionale, tale da incrementarne la sicurezza e la resilienza; in sintesi, quanto sta avvenendo in questi mesi rientra tra le possibili configurazioni di gestione del sistema che sono state già esaminate e per le quali esistono già le opportune strategie di intervento.
  Peraltro, dando uno sguardo al lungo termine, gli obiettivi del nuovo Piano integrato per l'energia e il clima prevedono che nei prossimi anni il peso delle FER non programmabili divenga sempre più rilevante nella composizione del mix di generazione, ed in conseguenza di ciò sono stati già pianificati interventi per migliorare la sicurezza della rete e per renderla adeguata alle nuove configurazioni, alcuni dei quali (ad. es. compensatori sincroni, reattanze, dispositivi STATCOM, ecc.) sono già in fase di implementazione da alcuni anni e sono previsti in ulteriore sviluppo nei prossimi.
  In conclusione, voglio precisare che il Ministero dello sviluppo economico continua a monitorare la situazione, attraverso rapporti elaborati settimanalmente da Terna, al fine di poter intervenire tempestivamente nell'adozione di misure specifiche che si dovessero rendere necessarie per gestire particolari criticità e garantire la sicurezza del sistema elettrico.