ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04119

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 353 del 09/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: NEVI RAFFAELE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 09/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SAVINO ELVIRA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/06/2020
SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/06/2020
D'ATTIS MAURO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 09/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 09/06/2020
Stato iter:
10/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/06/2020
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 10/06/2020
Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
REPLICA 10/06/2020
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/06/2020

SVOLTO IL 10/06/2020

CONCLUSO IL 10/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04119
presentato da
NEVI Raffaele
testo di
Martedì 9 giugno 2020, seduta n. 353

   NEVI, ELVIRA SAVINO, SPENA e D'ATTIS. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   il 30 maggio 2020, la Coldiretti Puglia ha annunciato l'individuazione di 5 ulivi infetti in agro di Locorotondo ed ha allargato il proprio raggio d'azione anche alla provincia di Bari;

   secondo l'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare), quella della Xylella rappresenta una vera e propria emergenza regionale che, se sottovalutata, potrebbe generare riverberi di portata internazionale, andando a investire l'area mediterranea. A confermarlo ulteriormente è uno studio pubblicato il 13 aprile 2020 dalla rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences), settimanale scientifico della National Academy of Sciences degli Stati Uniti, relativo alle ricadute economiche negative che la diffusione del batterio potrebbe cagionare nel futuro sulla produzione olearia non soltanto italiana, ma dell'intera Europa meridionale;

   gli studiosi hanno constatato che, in assenza dell'applicazione di misure fitosanitarie particolarmente drastiche, nei prossimi 50 anni le perdite derivanti dalla propagazione del patogeno potrebbero ammontare a circa 5 miliardi di euro per l'Italia;

   al momento la Xylella ha già prodotto una diminuzione dell'occupazione nel comparto olivicolo pugliese di circa 5.000 unità. Il danno si riflette non solo sull'economia ma anche sul valore dei terreni: prima dell'inizio dell'epidemia il valore medio dei terreni nel leccese veniva indicativamente stimato a 27 mila euro all'ettaro, con picchi massimi di 40 mila e minimi di 20 mila, mentre attualmente si attesta attorno ai 7 mila euro: una spirale discendente di proporzioni preoccupanti –:

   quale sia lo stato di attuazione degli interventi di contrasto alla Xylella ed in particolare del piano da 300 milioni di euro approvato nel 2019, che doveva diventare pienamente operativo a inizio 2020.
(5-04119)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 10 giugno 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-04119

  Per quanto riguarda lo stato di attuazione del «Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia» di cui all'articolo 8-quater della Legge 21 maggio 2019, n. 44, faccio presente che il decreto interministeriale (Politiche Agricole, Sviluppo economico e Sud), che attua la norma sopracitata è stato adottato in data 6 marzo 2020 e registrato alla Corte dei Conti il 20 aprile 2020.
  Nelle more della conclusione dell’iter di approvazione, il MIPAAF ha istituito il Comitato di Sorveglianza del Piano, previsto dall'articolo 22 del suddetto decreto interministeriale, che si è già riunito due volte, in data 30 aprile 2020 e il 22 maggio 2020.
  Nel corso delle due riunioni, sono state analizzate le proposte di attuazione di diverse misure di intervento del Piano, in particolare: interventi compensativi in favore dei frantoi oleari con uno stanziamento complessivo di 35 milioni di Euro, la cui attuazione è stata affidata ad Agea (che ha avviato le procedure di ricognizione preventiva dei beneficiari, per accorciare i successivi tempi di presentazione delle domande di aiuto); interventi previsti dagli articoli 6, 7 e 8 del decreto interministeriale, rispettivamente concernenti il reimpianto degli oliveti, la riconversione produttiva e la salvaguardia degli olivi monumentali, per uno stanziamento complessivo di 70 milioni di Euro in due anni.
  Per quanto attiene agli interventi indicati dall'articolo 6 del citato decreto interministeriale – per i quali è previsto uno stanziamento di 40 milioni di euro per il biennio 2020-2021 – si intende prevedere il reimpianto con un numero di piante di olivo pari a quello delle piante rimosse, in modo da tenere pienamente conto delle esigenze economico-sociali ed agronomiche manifestate dal territorio.
  Per quanto poi concerne l'articolo 7 – che prevede la ricostituzione del potenziale produttivo con specie arboree diverse dall'Olivo – sono previsti 25 milioni di euro nel biennio considerato, utilizzando le stesse procedure previste per l'articolo 6.
  Particolarmente rilevante, dal punto di vista della tutela dell'inestimabile valore paesaggistico e del capitale naturale, è il decreto che attua le previsioni di cui all'articolo 8 del decreto interministeriale, relativamente alla concessione di contributi finalizzati a salvaguardare il patrimonio olivicolo a carattere monumentale e storico pugliese.
  Tale provvedimento, per il quale è prevista una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro, prevede un contributo in favore dei proprietari, detentori o possessori di terreni in cui ricadono olivi monumentali censiti, che si impegnano ad attuare gli interventi necessari a bloccare l'avanzata della fitopatia.
  Tutti e tre gli interventi si applicano in zone infetta e la loro definizione avverrà in tempi molto contenuti, una volta verificata la piena compatibilità con le pertinenti norme unionali in materia di aiuti di stato.
  È stato anche predisposto il decreto attuativo relativo alle previsioni di cui all'articolo 9 del più volte citato decreto interministeriale 6 marzo 2020, concernente l'individuazione di criteri, priorità e procedure per la concessione di un contributo compensativo del Fondo di solidarietà nazionale fino ad un massimo di tre esercizi, a favore delle imprese agricole colpite dall'infezione Xylella fastidiosa nel territorio della regione Puglia, che reca una dotazione finanziaria di 120 milioni di euro.
  Il provvedimento, in fase di adozione, prevede l'indennizzo delle aziende agricole che a causa dell'infezione hanno subito danni superiori al 30 per cento della produzione lorda vendibile.
  L'aiuto sarà limitato ad una sola annata agraria ma potranno essere compensati costi o perdite causati dalla Xylella verificatisi fino a tre anni prima. I costi ammissibili riguarderanno la distruzione delle piante e la perdita di prodotto.