ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04060

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 348 del 27/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: CECCANTI STEFANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MICELI CARMELO PARTITO DEMOCRATICO 27/05/2020
DE MARIA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 27/05/2020
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 27/05/2020
POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 27/05/2020
RACITI FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO 27/05/2020
VISCOMI ANTONIO PARTITO DEMOCRATICO 27/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/05/2020
Stato iter:
28/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/05/2020
Resoconto MICELI CARMELO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 28/05/2020
Resoconto VARIATI ACHILLE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 28/05/2020
Resoconto MICELI CARMELO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/05/2020

SVOLTO IL 28/05/2020

CONCLUSO IL 28/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04060
presentato da
CECCANTI Stefano
testo di
Mercoledì 27 maggio 2020, seduta n. 348

   CECCANTI, MICELI, DE MARIA, FIANO, POLLASTRINI, RACITI e VISCOMI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la drammatica crisi economica conseguente all'emergenza sanitaria ha determinato un aumento dei reati di usura. La Consulta nazionale antiusura ha infatti rilevato un aumento del 100 per cento delle persone che ogni giorno chiedono aiuto;

   dal monitoraggio effettuato dai prefetti sui rischi di infiltrazione mafiosa nella crisi economica Covid è stato rilevato un rischio alto di infiltrazioni criminali sia nei settori produttivi che hanno continuato a operare durante la prima fase dell'emergenza, sia in quelli che hanno subito perdite a causa del lockdown e che, a corto di liquidità, possono esporsi ai rischi dell'usura;

   è fondamentale quindi, senza rinunciare ai controlli, garantire procedure adeguate per garantire la più rapida immissione di liquidità nel sistema economico italiano per evitare che chi si trova in difficoltà si rivolga alla criminalità organizza;

   l'articolo 14 della legge n. 108 del 1996 ha previsto l'istituzione del Fondo di solidarietà per le vittime dell'usura che provvede alla erogazione di mutui senza interesse di durata non superiore al decennio a favore di soggetti, che esercitano attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o comunque economica, ovvero una libera arte o professione, i quali dichiarino di essere vittime del delitto di usura e risultino parti offese nel relativo procedimento penale;

   il decreto «Cura Italia» (decreto-legge n. 18 del 2020) ha previsto la sospensione delle rate dei mutui erogati dal Fondo di solidarietà per le vittime dell'usura, nonché la sospensione di tutti i procedimenti esecutivi relativi a tali mutui;

   si valuta altresì positivamente la previsione, introdotta durante l'esame in sede referente del cosiddetto decreto-legge liquidità (decreto-legge n. 23 del 2020, articolo 1-bis, comma 4), che prevede la stipula di un apposito protocollo d'intesa sottoscritto tra il Ministero dell'interno, il Mef e Sace s.p.a. per coniugare velocità dell'accesso e rigoroso accertamento della sussistenza delle infiltrazioni criminali, attraverso la revoca delle erogazioni nel caso di adozione di una interdittiva antimafia –:

   quali siano i tempi medi per l'esame delle istanze di accesso al fondo di solidarietà per le vittime di usura, se siano state rilevate criticità nelle procedure di accesso al fondo medesimo e quali iniziative intenda adottare per garantire la più celere risposta dello Stato alle richieste di aiuto da parte di cittadini e imprese vittime di usura.
(5-04060)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 maggio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-04060

  Signor Presidente, On.li Deputati,
  in relazione alle questioni evidenziate dall'Onorevole interrogante, va preliminarmente rilevato che l'Ufficio del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura è costantemente impegnato nell'attività di sostegno in favore delle piccole e medie imprese, dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti che, in questa delicata fase di emergenza epidemiologica, risultano essere particolarmente vulnerabili e quindi esposti all'usura in ragione delle ricadute economiche negative derivanti dall'attuale congiuntura.
  In tale contesto, come anche evidenziato dall'Onorevole interrogante, il Governo ha posto in essere una serie di misure di sostegno finanziario contemperando l'esigenza della tempestività delle erogazioni, fondamentale in questa fase emergenziale, con la necessità dei relativi controlli che restano irrinunciabili.
  Tanto premesso, va rilevato che le vittime di usura possono accedere allo specifico Fondo, istituito dalla legge del 7 marzo del 1996, n. 108 al fine di ottenere un mutuo, commisurato agli interessi usurari e ai danni derivanti dagli stessi, senza interessi, da restituire in 10 anni.
  L'applicazione della normativa ha evidenziato negli anni alcune criticità, la più significativa delle quali risiede nella difficoltà da parte della vittima di restituire il mutuo ricevuto.
  Il monitoraggio sull'andamento del Fondo rivela, infatti, che circa l'80 per cento delle somme non risulta restituito.
  Questa circostanza è riconducibile alle evidenti difficoltà che un'impresa soggetta all'usura spesso incontra nell'attività di reinserimento nel circuito economico, nonché in quella di ripianamento dei debiti assunti con lo Stato e con i privati.
  Il Comitato di solidarietà per le vittime dell'estorsione e dell'usura, nonostante le difficoltà del momento, ha lavorato intensamente al fine garantire ai soggetti economici e imprenditoriali vittime di racket e di usura, l'indispensabile continuità del sostegno dello Stato, erogando dall'inizio dell'emergenza epidemiologica, somme per complessivi 6 milioni di euro.
  Nel contempo, lo stesso Comitato è impegnato nella ricerca di misure in grado di rendere sempre più efficace la normativa di riferimento, anche sulla base dell'esperienza maturata e delle prassi più recenti.
  Per quanto concerne le fasi procedimentali di lavorazione delle istanze di accesso al Fondo, si evidenza che la tempistica si è ultimamente ridotta, ed è quantificabile in circa 180 giorni in media e ciò nonostante l'articolata procedura che prevede la possibile presentazione di ulteriori istanze e osservazioni, nonché l'esame di successive pronunce giurisdizionali, intese al riconoscimento di eventuali danni biologici o a causa di contestazioni circa i benefìci economici già riconosciuti dal Comitato.
  Mi preme evidenziare che l'Amministrazione dell'interno e la Struttura commissariale, in relazione ai diversi provvedimenti normativi attualmente all'esame del Parlamento, sono impegnate ad assicurare ogni utile contributo per individuare le soluzioni più efficaci in favore delle vittime dell'usura, in linea con i principi di solidarietà richiamati dalla Carta Costituzionale.