ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04057

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 348 del 27/05/2020
Abbinamenti
Atto 5/04058 abbinato in data 28/05/2020
Atto 5/04059 abbinato in data 28/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: CALABRIA ANNAGRAZIA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 27/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SISTO FRANCESCO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 27/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/05/2020
Stato iter:
28/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/05/2020
Resoconto CALABRIA ANNAGRAZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 28/05/2020
Resoconto VARIATI ACHILLE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 28/05/2020
Resoconto CALABRIA ANNAGRAZIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/05/2020

DISCUSSIONE IL 28/05/2020

SVOLTO IL 28/05/2020

CONCLUSO IL 28/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04057
presentato da
CALABRIA Annagrazia
testo di
Mercoledì 27 maggio 2020, seduta n. 348

   CALABRIA e SISTO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   i giorni successivi alla fine del cosiddetto lockdown si sono caratterizzati, e continuano a caratterizzarsi, per una presenza piuttosto rilevante di persone nei luoghi pubblici come strade, parchi e spiagge, senza rispettare le misure di distanziamento per il contenimento del contagio da Covid-19;

   a ciò si aggiunga che soprattutto molti giovani stanno trascorrendo le loro serate in strada, nei pressi di pub e ristoranti, generando affollamenti difficilmente contenibili;

   la strategia del Governo per affrontare la cosiddetta Fase 2 sarebbe quella di individuare 60 mila volontari, coordinati dalla Protezione civile, tra i disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza o di ammortizzatori sociali a cui assegnare il compito di far rispettare le regole come il distanziamento nei luoghi pubblici;

   il Ministero dell'interno sulla questione ha fatto sapere di non essere informato riguardo al progetto appena citato e che «le decisioni assunte, senza preventiva consultazione del Ministero dell'interno, per l'istituzione della figura degli assistenti civici in relazione alle misure di contrasto e di contenimento della pandemia Covid-19, non dovranno comportare compiti aggiuntivi per le prefetture e per le forze di polizia già quotidianamente impegnate nei controlli sul territorio»;

   ad avviso degli interroganti, l'ipotesi di istituire la figura dei cosiddetti «assistenti civici», oltre a rappresentare una palese limitazione della libertà personale, mostra l'incapacità del Governo di saper gestire una fase così complessa arruolando personale che non avrebbe alcuna competenza né autorità nel monitorare gli spazi pubblici;

   per tutelare la salute dei cittadini è necessario prevedere uno screening di massa, attraverso tamponi e test sierologici, senza ricorrere a stratagemmi o strumenti improvvisati come l'istituzione degli «assistenti civici» che genera soltanto confusione tra le prefetture e le forze di polizia già impegnate nei controlli sul territorio;

   a tal proposito, le forze dell'ordine e la polizia locale hanno dimostrato di saper fornire il loro supporto sul territorio soprattutto in termini di sicurezza con circa 14 milioni di controlli effettuati durante il periodo di lockdown –:

   se il Ministro non intenda fornire gli opportuni chiarimenti in merito all'ipotesi di istituire la figura dei cosiddetti assistenti civici, con riferimento alla possibile confusione di competenze con le forze di polizia.
(5-04057)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 maggio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-04057

  Signor Presidente, On.li Deputati,
  rispondo congiuntamente alle interrogazioni poste dagli Onorevoli Calabria, Sisto e Tonelli, in quanto vertenti sulla medesima tematica, ossia quella relativa all'ipotesi di prevedere l'impiego di assistenti civici, in relazione all'emergenza epidemiologica in corso.
  L'ipotesi dell'istituzione degli assistenti civici in occasione dell'emergenza Covid-19 nasce da una richiesta da parte dell'Anci, condivisa anche dalle Regioni; nelle esperienze comunali in cui sinora ha avuto attuazione l'assistente civico svolge, tra l'altro, attività di informazione e di promozione del senso civico.
  In questo contesto emergenziale l'apporto di una figura, quale quella degli assistenti civici, può risultare utile in considerazione del fatto che molti volontari sinora impiegati hanno fatto venire meno la propria disponibilità per esigenza lavorative proprio in considerazione della ripresa delle attività.
  Si tratterà di soggetti chiamati ad espletare gratuitamente prestazioni di volontariato con finalità di mera utilità e solidarietà sociale prestando compiti di assistenza ed informazione ai cittadini.
  Conseguentemente una figura siffatta non svolgerà compiti di natura pubblicistica che restano proprie delle Forze di polizia, il cui personale, al fine di prevenire e contrastare il compimento di reati e di tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica, agisce con le qualifiche di agente e ufficiale di polizia giudiziaria nonché di agente e ufficiale di pubblica sicurezza.
  A puro titolo informativo, ritengo utile segnalare, a conferma dell'attività sinora svolta dalle Forze di polizia che fino al 26 maggio sono stati effettuati circa 16 milioni di controlli; sono state sanzionate e denunciate a vario titolo circa 479 mila persone; sono stati, inoltre, controllati più di 6 milioni di esercizi commerciali ed elevate circa 12 mila sanzioni a vario titolo.
  Così delineate, le funzioni svolte non comporteranno l'assolvimento di funzioni di incaricato di pubblico servizio e ciò eviterà di ingenerare confusione nei cittadini che, come ampiamente dimostrato, hanno prestato la massima osservanza alle disposizioni e alle restrizioni necessarie per evitare il diffondersi del contagio.