ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04056

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 348 del 27/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: BALDINO VITTORIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIRAGUSA ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2020
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2020
ALAIMO ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2020
BILOTTI ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2020
CATTOI MAURIZIO MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2020
CORNELI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2020
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2020
DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2020
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2020
FORCINITI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2020
MACINA ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2020
PARISSE MARTINA MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2020
SILVESTRI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2020
SURIANO SIMONA MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2020
TRIPODI ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 27/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/05/2020
Stato iter:
28/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/05/2020
Resoconto SIRAGUSA ELISA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 28/05/2020
Resoconto VARIATI ACHILLE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 28/05/2020
Resoconto SIRAGUSA ELISA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/05/2020

SVOLTO IL 28/05/2020

CONCLUSO IL 28/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04056
presentato da
BALDINO Vittoria
testo di
Mercoledì 27 maggio 2020, seduta n. 348

   BALDINO, SIRAGUSA, BRESCIA, ALAIMO, BILOTTI, MAURIZIO CATTOI, CORNELI, D'AMBROSIO, SABRINA DE CARLO, DIENI, FORCINITI, MACINA, PARISSE, FRANCESCO SILVESTRI, SURIANO e ELISA TRIPODI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   i commi 627 e 628 della legge di bilancio 2020 hanno stanziato 1 milione di euro per la sperimentazione del voto elettronico nel nostro Paese e hanno affidato la relativa attuazione ad un decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione;

   tale sperimentazione riguarda anche le consultazioni referendarie di cui all'articolo 138 della Costituzione, con uno specifico focus su modelli di voto che garantiscano il concreto esercizio del diritto di voto degli italiani all'estero e degli elettori per diversi motivi lontani dal luogo di residenza;

   il termine per l'adozione del decreto interministeriale è scaduto a fine gennaio e il decreto non è stato ancora adottato;

   già il decreto-legge n. 67 del 2012 introduceva forme di sperimentazione del voto elettronico, sebbene limitate soltanto al rinnovo dei membri facenti parte dei Comites, organismi di rappresentanza degli italiani all'estero. Ciò nonostante, le consultazioni del 2015 si sono svolte ancora per corrispondenza e, ad oggi, non risultano ancora avviate iniziative volte a introdurre la modalità digitale per le prossime elezioni, attese entro fine 2021;

   l'emergenza sanitaria attuale ha messo in evidenza la necessità di dotarsi di modalità inedite e innovative di esercizio del diritto al voto, già urgenti dopo le risapute problematiche del voto postale, con cui si eleggono anche i rappresentanti della circoscrizione estera in Parlamento;

   la sperimentazione del voto in via digitale, come tale non sostitutiva del voto cartaceo, può prendere in considerazione due modelli;

   nel caso in cui venisse preferito il modello dell'e-voting, con urna digitale come già avvenuto in Lombardia, la sperimentazione potrebbe riguardare gli elettori, su base volontaria, in un numero limitato di comuni, possibilmente grandi città come Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli e Bari;

   se, invece, alla luce della necessità di evitare assembramenti ai seggi, sarà preferito il modello dell'e-voting, anche via app, sarà opportuno individuare soluzioni che rispondano ai principi di personalità, uguaglianza, libertà e segretezza del voto, previsti dall'articolo 48 della Costituzione;

   in entrambi i casi oggetto della simulazione potrebbe essere non solo il voto referendario, ma anche quello per le politiche e le europee;

   si auspica inoltre una collaborazione con il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per la sperimentazione rivolta agli italiani all'estero –:

   se non intenda emanare il suddetto decreto attuativo al fine di avviare la sperimentazione del voto elettronico anche nell'ipotesi di election day.
(5-04056)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 maggio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-04056

  Signor Presidente, On.li Deputati,
  l'Onorevole interrogante pone all'attenzione del Ministro dell'interno la tematica relativa alla sperimentazione del voto elettronico.
  Al riguardo va preliminarmente ricordato che la legge di bilancio per l'anno 2020 ha istituito, nello stato di previsione del Ministero dell'interno, un apposito Fondo, pari a 1 milione di euro, allo scopo di introdurre in via sperimentale modalità di espressione del voto in via digitale per le elezioni politiche ed europee e per i referendum.
  La stessa legge ha previsto che con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione sono definite le modalità attuative di utilizzo delle predette risorse.
  In proposito appare opportuno evidenziare che ai fini dell'adozione del predetto decreto risulta in ogni caso necessario procedere ad un'attenta valutazione di una serie di aspetti tecnici di estrema delicatezza e complessità, propri del procedimento elettorale, che si riflettono sul rispetto dei princìpi costituzionali di segretezza e di personalità del voto, sulla necessità di assicurare il corretto computo dei suffragi ai fini della proclamazione ufficiale degli eletti, sull'eventuale contenzioso e sulla correlata necessità di estrarre tutti i dati che hanno portato alla formazione dei risultati ufficiali.
  In tale contesto vanno altresì considerati anche gli esiti della sperimentazione svolta in passato sia in Italia che in alcuni Paesi europei, tra cui Francia e Germania, Paesi che – si soggiunge – hanno poi rinunciato all'introduzione del sistema di voto elettronico, attese le problematiche emerse sia sotto il profilo tecnico-giuridico, sia per l'aumento dei casi di cyber crime.
  Va anche ricordato che sulla tematica, con l'approvazione di un ordine del giorno, il Governo si è impegnato all'adozione di linee guida per la sperimentazione del voto elettronico. Tale attività è da ritenersi pregiudiziale all'adozione del decreto interministeriale in considerazione della ponderata valutazione dei diversi profili di rilevante complessità, cui si è fatto riferimento poc'anzi, e dell'individuazione delle possibili soluzioni, con particolare riferimento agli aspetti tecnici e di sicurezza informatica.
  Lo svolgimento di tali approfondimenti sarà demandato ad un'apposita Commissione costituita da tutti gli attori interessati, che potrà fornire un valido contributo al fine di individuare le imprescindibili garanzie procedimentali volte ad assicurare il diritto di voto che rappresenta il cuore della nostra democrazia.