ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03996

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 342 del 19/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: ZANGRILLO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 19/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CANNATELLI PASQUALE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/05/2020
MUSELLA GRAZIANO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 19/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 19/05/2020
Stato iter:
20/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/05/2020
Resoconto ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 20/05/2020
Resoconto PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 20/05/2020
Resoconto ZANGRILLO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/05/2020

SVOLTO IL 20/05/2020

CONCLUSO IL 20/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03996
presentato da
ZANGRILLO Paolo
testo di
Martedì 19 maggio 2020, seduta n. 342

   ZANGRILLO, CANNATELLI e MUSELLA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   l'epidemia da COVID-19 ha già prodotto e continuerà a produrre effetti fortemente negativi sull'economia;

   quasi tutte le analisi effettuate da soggetti di natura istituzionale e non delineano uno scenario di medio periodo nel quale molte imprese saranno costrette ad uscire dal mercato e numerosi posti di lavoro saranno persi;

   lo stesso Governo nel documento di economia e finanza per il 2020 ha stimato un calo degli occupati pari 2,1 per cento che corrisponde a circa mezzo milione di posti di lavoro;

   alla luce di questi dati e venuti ad esaurimento gli strumenti di integrazione al reddito, il prolungamento della durata degli ammortizzatori sociali, nonché il divieto ai licenziamenti previsto dalle misure normative varate per fronteggiare l'emergenza COVID-19, un ruolo di importanza strategica dovrà essere svolto nel settore delle politiche attive, e dunque da Anpal al fine di facilitare la ricollocazione di un numero maggiore possibile di disoccupati;

   in tal senso, il comportamento adottato dal presidente di Anpal, Domenico Parisi, è stato tale da destare fortissime preoccupazioni e perplessità. Parisi, infatti, in piena emergenza COVID ha abbandonato l'Italia e, conseguentemente, la guida effettiva di Anpal, per ritirarsi nel suo Paese di origine gli Stati Uniti d'America. Comportamento che, a giudizio degli interroganti, avrebbe meritato una presa di posizione fortemente critica da parte del Ministro interrogato, perché proprio in previsione del ruolo che dovrà svolgere Anpal nell'immediato futuro, le strategie di intervento avrebbero dovuto essere adeguatamente pianificate in maniera anticipata;

   ad aumentare ulteriormente le preoccupazioni in merito ad una futura efficace azione da parte di Anpal si aggiungono una serie di indiscrezioni di stampa riassunte in un articolo de il Foglio dell'8 maggio 2020, in cui si sottolinea come Anpal sia priva di un piano industriale per il triennio 2020-2022 perché in due occasioni il voto su tale documento sarebbe stato rinviato su iniziativa dei componenti del Consiglio di amministrazione che rappresentano rispettivamente il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le regioni. Nel medesimo articolo si riferisce inoltre di rapporti estremamente critici tra il Ministro interrogato e il presidente di Anpal –:

   quali iniziative mirate ad un rafforzamento delle politiche attive del lavoro e alla ricollocazione di un maggior numero possibile di lavoratori disoccupati intenda assumere Anpal alla luce della crisi prodotta dall'emergenza COVID e se, anche alla luce delle criticità riportate in premessa, il Ministro interrogato ritenga che Anpal sia nelle condizioni di assolvere tale compito con la massima efficienza.
(5-03996)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 maggio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-03996

  Passo ad illustrare l'atto concernente le politiche del lavoro attuate dall'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) in special modo in questo periodo emergenziale.
  Relativamente al Piano industriale 2020-22, voglio precisare che si tratta non del Piano industriale di ANPAL bensì della sua società in house ANPAL Servizi S.p.A.. Il suddetto Piano è stato sottoposto dal Presidente all'attenzione del Consiglio di Amministrazione nell'ultima seduta, ma si è deciso di rimandare l'approvazione in quanto, data la situazione di emergenza COVID-19, non vi era stato modo di condividere il documento a livello regionale. Pertanto, secondo quanto espresso dall'ANPAL, Il Piano verrà riportato in Consiglio di Amministrazione nei prossimi giorni.
  Con riferimento agli strumenti specificamente messi in campo per agevolare il collocamento o il ri-collocamento dei disoccupati, ANPAL si è dotata di strumenti a supporto degli operatori pubblici e privati, e lo ha fatto nel quadro delle competenze attribuite dal decreto legislativo 150/2015 e dal decreto-legge n. 4 del 2019.
  Nel quadro delle politiche attive messe in campo, voglio ricordare l'Assegno di ricollocazione, quale strumento di politica attiva del lavoro, introdotto dalla Legge di bilancio 2018 e per il quale, in questa fase e a seguito dell'adozione del DPCM 17 marzo 2020, si registra un forte interesse da parte delle parti sociali e delle aziende interessate dagli interventi di integrazione salariale straordinaria.
  L'assegno è previsto per lavoratrici e lavoratori coinvolti negli accordi di ricollocazione nelle ipotesi di cassa integrazione guadagni straordinaria per riorganizzazione aziendale o crisi. La norma (articolo 24-bis del decreto legislativo n. 148 del 2015) prevede infatti che, oltre all'agevolazione fiscale per le somme percepite in dipendenza dalla cessazione del rapporto di lavoro, il lavoratore possa accedere al cosiddetto «bonus rioccupazione», di misura pari al 50 per cento del trattamento di integrazione salariale che gli sarebbe stato altrimenti corrisposto. Tale misura è erogata da INPS previa la verifica dei requisiti presenti sugli archivi ANPAL.
  Voglio ricordare, da ultimo, l'incentivo «IO Lavoro», la nuova agevolazione contributiva prevista da ANPAL a valere su risorse del FSE ed erogata da INPS in favore dei datori di lavoro che assumano – per il periodo dal 1o gennaio al 31 dicembre 2020 – con contratto di lavoro a tempo indeterminato giovani disoccupati o soggetti qualificati quali «lavoratori svantaggiati».
  Concludo, pertanto, sottolineando che l'impegno dell'ANPAL, così come del Ministero che rappresento è massimo; la priorità del Ministero del lavoro, soprattutto, in questo momento, è infatti tutelare il lavoro e aiutare le imprese. Gli investimenti più importanti da fare, in questo momento, sono indirizzati proprio alle politiche attive per favorire il più possibile la ripartenza del lavoro in Italia.