ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03909

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 334 del 05/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: DE LUCA PIERO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XIV COMMISSIONE (POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI delegato in data 05/05/2020
Stato iter:
06/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/05/2020
Resoconto BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 06/05/2020
Resoconto AGEA LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 06/05/2020
Resoconto BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 06/05/2020

DISCUSSIONE IL 06/05/2020

SVOLTO IL 06/05/2020

CONCLUSO IL 06/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03909
presentato da
DE LUCA Piero
testo presentato
Martedì 5 maggio 2020
modificato
Mercoledì 6 maggio 2020, seduta n. 335

   DE LUCA, BERLINGHIERI. — Al Ministro per gli affari europei. — Per sapere – premesso che:

   i fondi strutturali europei rappresentano il principale strumento finanziario per la politica regionale dell'Unione europea;

   essi sono destinati al rafforzamento della coesione economica e sociale tra le aree più avanzate e quelle meno sviluppate allo scopo di ridurne il divario;

   essi rappresentano un fattore di sostegno all'occupazione, di crescita economica, di maggiore competitività delle imprese e di miglioramento della qualità della vita nelle regioni, nelle città e nelle aree metropolitane all'interno dell'Unione europea;

   la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen ha annunciato che all'Italia saranno destinati 11 miliardi di euro di fondi strutturali inutilizzati affinché siano investiti laddove se ne ravvisasse la necessità e allo scopo di fronteggiare l'emergenza sanitaria –:

   quali iniziative intenda assumere il Governo per favorire la massima efficacia della politica regionale europea, in maniera tale che le risorse in questione vengano investite nel modo più proficuo possibile.
(5-03909)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 maggio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XIV (Unione europea)
5-03909

  Ringrazio innanzitutto l'On. De Luca.
  La crisi pandemica da COVID-19 richiede un'azione coordinata e incisiva per il contrasto e la mitigazione degli effetti sanitari, economici e sociali, e per il rilancio economico nel prossimo futuro, mobilitando tutte le risorse disponibili.
  La Commissione europea il 13 marzo ha varato un primo pacchetto di misure già convertite in atti legislativi denominato Iniziativa di Investimento in risposta al Coronavirus (CRII) con risorse pari a 37 miliardi di euro. Questa misura consente di promuovere investimenti attraverso la mobilizzazione delle risorse di liquidità disponibili dei fondi strutturali e di investimento europei.
  Il 2 aprile la stessa Commissione attraverso lo strumento CRII plus ha stabilito la completa flessibilità dei fondi strutturali.
  Il nuovo framework favorisce l'utilizzo dei fondi in funzione di contrasto all'emergenza sanitaria, economica e sociale attraverso la temporanea possibilità di innalzare il tasso di cofinanziamento UE al 100 per cento per il periodo 2020-21; l'ampliamento della possibilità di trasferimento di risorse tra i Fondi e programmi; l'eliminazione degli obblighi di concentrazione tematica; le misure di semplificazione con riferimento alla valutazione ex ante sugli strumenti finanziari e sui controlli; la piena coerenza con le misure del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato, in particolare con riferimento alle imprese che stanno soffrendo più di altre la crisi economica prodotta dalle misure di contenimento dell'epidemia.
  Il Governo, le Regioni e Province Autonome si sono prontamente attivati al fine di sfruttare appieno l'opportunità di utilizzare i fondi strutturali europei (FESR e FSE) come una delle principali fonti finanziarie da attivare nell'immediato in funzione anticrisi, sia con riferimento alle spese per l'emergenza sanitaria, sia con riferimento alle esigenze di intervento per far fronte alle difficoltà economiche, occupazionali e sociali del Paese.
  L'analisi delle risorse potenzialmente disponibili relative alla programmazione 2014-2020 mostra ampi margini per operare una sostanziale riprogrammazione, in coerenza con le recenti disposizioni dell'articolo 126 del decreto-legge 18/2020.
  Questa riprogrammazione consentirà non solo di rafforzare l'utilizzo delle risorse europee in funzione di contrasto all'emergenza, ma anche di adeguare finalità, modalità e tempistiche degli interventi della politica di coesione originariamente programmati alla luce delle oggettive complessità di attuazione che la crisi per la pandemia sta comportando.
  Nell'ottica di salvaguardare i princìpi di riequilibrio territoriale e di addizionalità delle risorse proprie della politica di coesione, nel rispetto degli attuali criteri di allocazione territoriale delle risorse, il Governo, le Regioni e le Province Autonome hanno avviato una interlocuzione al fine stabilire una strategia coordinata di intervento che preveda da un lato, gli interventi orizzontali su cui concentrare le risorse riprogrammate, sulla base delle loro caratteristiche di efficacia nel contrasto alla crisi e di più semplice rendicontabilità sui programmi europei e, dall'altro lato, il contributo tangibile di ciascun Programma regionale e nazionale da destinare alle priorità dell'emergenza COVID-19.
  La riprogrammazione dei fondi si baserà inoltre sull'individuazione di alcune priorità su cui concentrare gli sforzi di attuazione. L'emergenza in atto ne ha fatti emergere alcuni, che erano già previsti ma che appare necessario potenziare. Ad esempio, il tema dell'infrastrutturazione sociale, scuola e sanità in primis, con un'attenzione ai territori e al sostegno alle aree marginalizzate, i contesti urbani degradati, le misure per le imprese e il lavoro e l'infrastrutturazione digitale, per colmare il digital divide, tutto ovviamente coerentemente con le priorità che questo Governo si è sempre dato, quali ad esempio la priorità ad investimenti green. Inoltre si punta su una generale semplificazione nel rispetto della legalità.
  Su queste priorità di intervento il Governo ha promosso un intenso dialogo interistituzionale con le regioni per arrivare quanto prima ad un accordo. Si tratta di una riprogrammazione imponente, che prevede un'opera di tessitura istituzionale difficile in accordo con le regioni. È anche importante sottolineare come la riprogrammazione avviene all'interno dei programmi, quindi non vi è uno spostamento di risorse da una regione all'altra.
  Poiché è obiettivo del Governo contemperare il contributo dei programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali agli sforzi per gestire l'emergenza con il rispetto del principio costituzionale dell'aggiuntività delle risorse destinate alla coesione e alla rimozione degli squilibri economici e sociali, l'assegnazione delle risorse supplementari a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione alle regioni del Centro Nord che hanno già impegnato e quindi completato l'assegnazione delle risorse messe a disposizione dei programmi (ai fini di «liberare» la rispettiva quota dei programmi FESR e FSE 2014-2020) è effettuata nel rispetto dell'attuale vincolo di destinazione 80 per cento Mezzogiorno – 20 per cento Centro Nord.
  Infine, la ripresa dei lavori sul negoziato del prossimo QFP vedrà impegnato il Governo ad avviare una adeguata interlocuzione con la Commissione europea volta a consentire la finanziabilità dei progetti avviati nel periodo di programmazione 2014-2020 e non completati nel prossimo periodo di programmazione 2021-2027 e a valutare l'opportunità di prolungare di una o più annualità l'attuale ciclo di programmazione.