ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03785

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 320 del 30/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 30/03/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30/03/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 30/03/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 01/04/2020
Stato iter:
11/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/06/2020
Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 11/06/2020
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/03/2020

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 01/04/2020

DISCUSSIONE IL 11/06/2020

SVOLTO IL 11/06/2020

CONCLUSO IL 11/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03785
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Lunedì 30 marzo 2020, seduta n. 320

   RIZZETTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   si apprende in un video a carattere scientifico del Tgr Leonardo, andato in onda il 16 novembre 2015, che «scienziati cinesi creano un super virus polmonare da pipistrelli e topi» a fini di ricerca scientifica;

  nel video in questione si mette in evidenza la pericolosità dell'esperimento, rispetto alla possibilità che possa sfuggire dal controllo dei laboratori e diffondersi;

  nello specifico, gli scienziati cinesi avrebbero innestato una proteina presa dai pipistrelli sul virus che provoca la Sars (polmonite acuta), ricavato da topi, ottenendo un «super virus», che si riteneva potesse colpire l'uomo;

  si evince, dunque, dal servizio scientifico che tale esperimento determinava una pericolosissima minaccia per la salute dell'uomo, poiché questa molecola, detta shco-14, permetteva al coronavirus di attaccarsi alle cellule respiratorie dell'uomo scatenando una sindrome;

  è evidente che, oggi, nel mondo si è diffuso, a partire dalla Cina, il cosiddetto Covid-19 e che esso risulterebbe avere le medesime caratteristiche del «super virus» descritto nel servizio scientifico del 2015; emergono quindi secondo l'interrogante forti dubbi sul fatto che non si tratti della stessa molecola creata in laboratorio che sta provocando migliaia di morti soprattutto in Italia –:

  se e quali urgenti iniziative intendano assumere, per quanto di competenza, al fine di fare chiarezza in ordine ai fatti descritti in premessa e, soprattutto, in ordine al collegamento tra l'attuale e grave emergenza sanitaria da Covid-19 e il «super virus» creato in laboratorio dai cinesi.
(5-03785)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 giugno 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-03785

  Si risponde all'interrogazione parlamentare in esame, a seguito di delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
  I primi casi della patologia in questione sono stati segnalati all'Organizzazione Mondiale della Sanità dalla Cina il 31 dicembre 2019.
  Da allora è stato identificato l'agente eziologico, un nuovo Coronavirus denominato SARS-CoV-2, e le relative modalità di trasmissione.
  In relazione a quanto richiesto circa il possibile collegamento tra l'infezione da COVID-19 e il cosiddetto «super virus» creato in laboratorio dai cinesi, si segnala che diversi studi scientifici internazionali (tra cui in particolare ricordo: « Genomic characterisation and epidemiology of 2019 novel coronavirus: implications for virus origins and receptor binding», apparso in «The Lancet» (2020)), hanno effettuato un'analisi filogenetica del SARS-CoV-2.
  Dallo studio è emerso che i SARS-CoV-2 hanno avuto origine da una stessa fonte in un lasso di tempo molto breve.
  A tale conclusione lo studio è giunto sulla scorta delle seguenti considerazioni:
   Come è tipico per i virus a RNA (acido ribonucleico), il tasso di evoluzione dei Coronavirus è intorno al «10 sostituzioni nucleotidiche» per sito per anno, con mutazioni che compaiono durante ogni ciclo di replicazione.
   È stato rilevato che le sequenze di SARS-CoV-2 da pazienti differenti sono pressoché identiche, con una sovrapposizione superiore al 99,9 per cento.

  Si ipotizza che i primi casi umani in Cina siano derivati da una fonte animale e che non si tratti di un virus costruito in laboratorio.
  Tuttavia la fonte animale del nuovo Coronavirus non è stata ancora identificata.
  Il serbatoio (reservoir) probabilmente è rappresentato dai pipistrelli, ma non si conosce al momento attuale l'ospite intermedio che ha trasmesso il virus dal pipistrello all'uomo.
  Lo studio pubblicato sulla rivista scientifica «Lancet» riporta in effetti che nel mese di dicembre i pipistrelli sono in letargo e non sono in vendita nei mercati; inoltre, la presenza di zone di genoma differenti suggeriscono la presenza di un altro ospite intermedio, e non un passaggio diretto all'uomo.
  In altri casi di Coronavirus, i pipistrelli risultano essere il reservoir naturale con un altro animale, il quale agisce da ospite intermedio.
  Allo stato attuale, come si è detto, il cosiddetto ospite intermedio che ha veicolato il nuovo Coronavirus Sars Cov 2 è sconosciuto.
  L'Istituto Superiore di Sanità ha precisato che il genoma del virus SARS-CoV-2 è stato analizzato a livello internazionale: gli studi effettuati sono giunti alla conclusione, in modo inequivocabile, che il nuovo Coronavirus ha avuto un'origine naturale, in particolare nella fauna selvatica, e le attuali evidenze scientifiche dimostrano che il SARS-CoV-2 non è un virus manipolato di proposito in laboratorio.
  L'Istituto segnala che il virus citato nel servizio televisivo riportato nell'atto ispettivo in esame, è senza dubbio diverso dal SARS-CoV-2, in quanto presenta oltre 6.000 differenze nei nucleotidi dell'intero genoma, e che la redazione del Tgr Rai Leonardo ha precisato, rispetto al servizio mandato in onda nel 2015, che si tratta di due virus totalmente diversi.
  Per completezza, desidero ricordare che, dall'inizio dell'epidemia COVID-19 e dall'identificazione del virus pandemico, i laboratori di tutto il mondo stanno generando dati sulla sequenza del genoma virale con una velocità senza precedenti, consentendo progressi in tempo reale nella comprensione della nuova patologia e nella ricerca e sviluppo di adeguate contromisure mediche.
  Le piattaforme scientifiche – ad esempio GISAID – garantiscono la condivisione dei dati in tempo reale.
  In effetti, sono oggi disponibili migliaia di genomi completi di SARS-CoV-2, ed essi aumentano di giorno in giorno, consentendo di seguire l'evoluzione del virus e le sue caratteristiche di patogenesi.
  La comunità scientifica internazionale, dunque, esclude che il virus in questione sia stato generato in laboratorio mentre proseguono a livello internazionale gli studi per comprendere il passaggio del virus dal mondo animale all'uomo.