ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03782

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 320 del 30/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 30/03/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 30/03/2020
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 30/03/2020
MONTARULI AUGUSTA FRATELLI D'ITALIA 30/03/2020
BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA 30/03/2020
OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 30/03/2020
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 30/03/2020
DONZELLI GIOVANNI FRATELLI D'ITALIA 30/03/2020
MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 30/03/2020
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 30/03/2020
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 30/03/2020
ZUCCONI RICCARDO FRATELLI D'ITALIA 30/03/2020
MASCHIO CIRO FRATELLI D'ITALIA 30/03/2020
PRISCO EMANUELE FRATELLI D'ITALIA 30/03/2020
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 30/03/2020
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 30/03/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 30/03/2020
Stato iter:
04/03/2021
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 04/03/2021
Resoconto SERENI MARINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 04/03/2021
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/03/2020

DISCUSSIONE IL 04/03/2021

SVOLTO IL 04/03/2021

CONCLUSO IL 04/03/2021

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03782
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Lunedì 30 marzo 2020, seduta n. 320

   DELMASTRO DELLE VEDOVE, GALANTINO, ROTELLI, MONTARULI, BIGNAMI, OSNATO, VARCHI, DONZELLI, MANTOVANI, LUCASELLI, BUTTI, ZUCCONI, MASCHIO, PRISCO, DEIDDA e FERRO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   l'Italia è impegnata in vari fronti della cooperazione internazionale;

   la cooperazione internazionale ha carattere economico, sociale, culturale e umanitario;

   ai sensi della legge di bilancio e del «decreto missioni», allo stato attuale agli interroganti consta che le risorse ancora da assegnare siano circa 500.000.000 di euro;

   il Comitato congiunto per la deliberazione delle risorse da assegnare dovrebbe riunirsi nel mese di aprile 2020;

   la gravissima crisi sanitaria ed economica che ha colpito l'Italia consiglierebbe di utilizzare ogni risorsa economica per curare le profonde ferite della nostra Nazione;

   in passato il Ministro pro tempore Tremonti tagliò decisamente i fondi della cooperazione per comprovate necessità economiche dell'Italia –:

   quale sia l'entità esatta delle contribuzioni, delle donazioni, dei crediti d'aiuto e dei prestiti ancora da erogare e già approvati nella legge di bilancio e nel «decreto missioni»;

   se non ritengano opportuno adottare le iniziative di competenza volte ad azzerare i fondi della cooperazione per investire ogni risorsa nel fronteggiare l'emergenza economica e sanitaria costituita dal propagarsi del coronavirus.
(5-03782)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 marzo 2021
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-03782

  Nel 2020 la Cooperazione italiana ha deliberato iniziative di cooperazione allo sviluppo per un valore complessivo di circa 607 milioni di Euro, di cui 437 milioni a dono per attività di sviluppo, 128 milioni di euro destinati ad attività di emergenza umanitaria e 42 milioni di euro per crediti di aiuto. Come noto, le iniziative di sviluppo e i crediti d'aiuto sono deliberati dal Comitato Congiunto, mentre le iniziative di emergenza vengono autorizzate da una delibera del Ministro o del Vice Ministro delegato.
  Si tratta di risorse a valere sulla Legge di Bilancio 2020 e sulla Deliberazione Missioni 2020 e, dunque, approvate ed attribuite dal Parlamento, che ne fissa la destinazione, vincolandone, quindi, l'utilizzo finale ad attività di cooperazione allo sviluppo e umanitaria. Le risorse a credito d'aiuto sono invece disponibili sul Fondo Rotativo per la cooperazione allo sviluppo, incaricato di alimentare i crediti a tassi concessionali per finalità di sviluppo. Il Fondo è stato istituito con la legge n. 227 del 1977 (all'articolo 26).
  «Azzerare i fondi della Cooperazione allo Sviluppo», utilizzandoli a livello nazionale contro il Covid, non è quindi possibile sulla base delle norme vigenti. Ma, sul piano della sostanza, come Governo, crediamo che non sia in ogni caso condivisibile.
  La Cooperazione – come ben sintetizza la legge di riforma del 2014, all'articolo 1 [L. 125/2014] – è infatti parte integrante e qualificante della politica estera dell'Italia, cui è rimesso il compito di favorire uno sviluppo equo e sostenibile. Uno sviluppo mai come ora minacciato dagli effetti sanitari, economici e sociali della crisi pandemica.
  La pandemia non conosce confini e per questo la capacità di mettere in atto una risposta globale è al centro dell'azione del Governo. Nel contrasto alla crisi del Coronavirus giocare da soli in casa non ci porterà alla vittoria. Le risorse impiegate per la cooperazione costituiscono non solo un «investimento» politico ed etico verso altri Paesi, ma rappresentano, anche e soprattutto in questa fase, un contributo allo sforzo collettivo nella lotta alla pandemia e a sostegno dei sistemi sanitari dei Paesi più fragili e, allo stesso tempo, un'opportunità per il nostro sistema Paese di partecipare alla ricostruzione post-crisi.
  Investire in cooperazione non significa solo contribuire allo sviluppo di altri Paesi. Sarebbe una visione riduttiva. Significa anche generare una ricaduta positiva, ad esempio in termini di sicurezza per l'Italia e in termini economici per le nostre imprese che sono attori di ricostruzione e di sviluppo all'estero. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro Paese che da decenni è protagonista del sistema globale di solidarietà e sviluppo, con una proiezione internazionale che genera un importante ritorno politico, economico e sociale. L'impegno è di incrementare le risorse destinate all'aiuto pubblico allo sviluppo in linea con gli obiettivi fissati in ambito UE e Nazioni Unite, cui noi abbiamo aderito e che abbiamo recepito con legge. È anche così che l'Italia potrà continuare a giocare da protagonista sulla scena internazionale.