ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03627

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 307 del 19/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: SUT LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIARRIZZO ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 19/02/2020
RIZZONE MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 19/02/2020
SCANU LUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/02/2020
ALEMANNO MARIA SOAVE MOVIMENTO 5 STELLE 19/02/2020
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 19/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 19/02/2020
Stato iter:
27/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/02/2020
Resoconto SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 27/02/2020
Resoconto BUFFAGNI STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 27/02/2020
Resoconto SUT LUCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/02/2020

SVOLTO IL 27/02/2020

CONCLUSO IL 27/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03627
presentato da
SUT Luca
testo di
Mercoledì 19 febbraio 2020, seduta n. 307

   SUT, GIARRIZZO, RIZZONE, SCANU, ALEMANNO e VALLASCAS. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12, è intervenuto sulla disciplina dell'assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua per uso idroelettrico, disponendo la regionalizzazione della proprietà delle opere idroelettriche alla scadenza delle concessioni e nei casi di decadenza o rinuncia alle stesse;

   le regioni, ove non ritengano sussistere un prevalente interesse pubblico ad un diverso uso delle acque, possono assegnare le concessioni di grandi derivazioni idroelettriche ad operatori economici individuati attraverso l'espletamento di gare con procedure ad evidenza pubblica, a società a capitale misto pubblico privato nelle quali il socio privato viene scelto attraverso l'espletamento di gare con procedure ad evidenza pubblica, e a forme di partenariato pubblico-privato;

   le regioni disciplinano con propria legge, entro il 13 febbraio 2020 e comunque non oltre il 31 marzo 2020, la definizione dei criteri di ammissione e di assegnazione — ossia i criteri di aggiudicazione — e i requisiti di capacità finanziaria organizzativa e tecnica sulla scorta dei requisiti minimi individuati dalla norma nazionale;

   le procedure di assegnazione delle concessioni sono avviate entro due anni dall'entrata in vigore della legge regionale e, nell'ipotesi di mancato rispetto del termine di avvio da parte della regione interessata, si prevede l'esercizio di poteri sostitutivi da parte dello Stato demandando ad un decreto del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, previa intesa con la Conferenza unificata, entro il 31 dicembre 2021, l'individuazione delle modalità e delle procedure di assegnazione applicabili;

   per le concessioni con scadenza anteriore al 31 dicembre 2023, ivi incluse quelle già scadute, è demandata alle regioni la fissazione, non oltre il 31 marzo 2020, di modalità, condizioni e quantificazioni dei corrispettivi a carico del concessionario uscente per la prosecuzione per conto delle regioni stesse, dell'esercizio delle derivazioni oltre la scadenza e per il tempo necessario al completamento delle procedure di assegnazione, e comunque non oltre il 31 dicembre 2023 –:

   quali siano le regioni che, allo stato attuale, risultano non aver ancora disciplinato con propria legge le modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni a scopo idroelettrico.
(5-03627)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 27 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-03627

  L'atto in discussione pone l'attenzione sulla materia delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico, la quale tocca competenze statali e regionali.
  In particolare, si fa riferimento alla regionalizzazione della proprietà delle opere idroelettriche alla scadenza delle concessioni e nei casi di decadenza o rinuncia alle stesse, disposta dall'articolo 11-quater, decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12.
  In particolare, in base all'attuale normativa, le regioni disciplinano con propria legge, entro il 13 febbraio 2020 e, comunque, non oltre il 31 marzo 2020, la definizione dei criteri di ammissione e di assegnazione – ossia i criteri di aggiudicazione – e i requisiti di capacità finanziaria organizzativa e tecnica sulla scorta dei requisiti minimi individuati dalla legge nazionale.
  Come noto, le procedure di assegnazione delle nuove concessioni devono essere avviate entro due anni dall'entrata in vigore della legge regionale.
  In tale ottica, gli Interroganti chiedono quali siano le regioni che, allo stato attuale, risultano non aver ancora disciplinato con propria legge le modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni a scopo idroelettrico.
  Nel rilevare che le regioni non abbiano un obbligo di informativa nei confronti del Ministero dello sviluppo economico, risulterebbe, tuttavia, che nessuna delle medesime abbia ancora dato attuazione alla norma richiamata.
  A tal proposito, giova ricordare che, in relazione alle concessioni idroelettriche, la Commissione Europea, con procedura di infrazione 2011/2016, aveva sollevato problemi di incompatibilità della normativa nazionale con la direttiva 2006/123/CE, relativa ai servizi nel mercato interno e con il diritto alla libertà di stabilimento garantito dall'articolo 49 del Trattato sul funzionamento UE.
  A seguito dell'adozione della nuova disciplina di riforma delle concessioni idroelettriche e delle modalità di assegnazione previste, contenuta nel citato decreto-legge 135/2018, la Commissione europea ha inviato una lettera di costituzione in mora complementare all'Italia, ai sensi dell'articolo 258 del TFUE, notificata in data 8 marzo 2019.
  Nelle more di tale procedura di infrazione, è stato costituito un tavolo di coordinamento in cui si confrontano le Regioni, il Ministero dello sviluppo economico e il Dipartimento per le Politiche Europee, per far fronte a quanto previsto dalla normativa europea e sanare l'attuale condizione di inadempienza.
  Al fine di avere un quadro aggiornato sull'avanzamento dell’iter di adozione delle leggi regionali de quibus e il conseguente espletamento delle procedure di gara, è stato sentito sul punto il Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie, il quale riferisce di aver già avviato la richiesta di ricognizione sullo stadio di avanzamento delle iniziative legislative intraprese dalle regioni, le quali dovranno riferire in merito entro la fine del mese corrente, tramite il Coordinamento tecnico interregionale competente in materia di energia.
  Da un confronto degli uffici del Ministero dello sviluppo economico con i rappresentanti della regione Sardegna, capofila del coordinamento «energia», è emerso che lo scorso 17 febbraio le regioni avrebbero già avviato una verifica complessiva della situazione, al fine di renderla disponibile al Presidente della Conferenza delle Regioni e da questi al Ministro per gli Affari regionali, entro il termine richiesto.
  In conclusione, fermo restando la partecipazione al citato tavolo tecnico, il Ministero dello sviluppo economico, nell'ambito delle proprie competenze, dedicherà la dovuta attenzione al procedimento in corso, affinché da parte delle amministrazioni coinvolte si raggiungano gli obiettivi attesi nei tempi previsti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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