ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03544

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 302 del 11/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: NEVI RAFFAELE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 11/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 11/02/2020
Stato iter:
12/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/02/2020
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 12/02/2020
Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
REPLICA 12/02/2020
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/02/2020

SVOLTO IL 12/02/2020

CONCLUSO IL 12/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03544
presentato da
NEVI Raffaele
testo di
Martedì 11 febbraio 2020, seduta n. 302

   NEVI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   è crescente la richiesta del mondo agricolo di adottare più stringenti misure per il contrasto ai danni prodotti dalla fauna selvatica;

   gli addetti del settore sono preoccupati per l'aumento crescente dei cinghiali che sono più che raddoppiati negli ultimi dieci anni sino a raggiungere i 2 milioni lungo tutto l'arco appenninico italiano, ma anche della popolazione dei lupi il cui numero è in crescita evidente;

   ogni anno si contano in tutto il Paese danni da fauna selvatica per 200 milioni di euro;

   negli anni tra il 2010 e il 2018 il numero di incidenti gravi, con morti o feriti per colpa di animali, a livello nazionale, è aumentato dell'81 per cento sulle strade provinciali, secondo l'analisi di Coldiretti su dati del rapporto Aci Istat;

   il «Piano lupo» è affidato alla competenza quasi esclusiva del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Le proposte volte a consentire alle regioni di adottare piani di contenimento dei cinghiali, allargando sia le maglie temporali che il numero dei soggetti abilitati a partecipare a campagne di contenimento non risulta siano state al momento accolte –:

   quali iniziative di contenimento intenda adottare il Ministro interrogato per impedire il proliferare della fauna selvatica, con particolare riferimento ai lupi e ai cinghiali, e quali ulteriori iniziative di ristoro agli agricoltori danneggiati ritenga opportuno mettere in campo.
(5-03544)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-03544

  Mi preme innanzitutto premettere come la gestione della fauna selvatica è un problema da tempo all'attenzione del Governo e del Ministro delle politiche agricole in particolare, con l'obiettivo di predisporre un pacchetto di misure volte a rendere più incisivi gli strumenti di contrasto all'incremento delle popolazioni di ungulati selvatici, a cui deve ora essere data concretezza attraverso una modifica della legge n. 157 del 1992 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio).
  È necessario agire in maniera coordinata su tutto il territorio e impostare interventi di gestione che risultino efficaci a breve termine, ma soprattutto che consentano di stabilizzare la situazione nel lungo periodo.
  In tale direzione, in accordo con il Ministero dell'ambiente, è stato istituito un gruppo di lavoro incaricato, fra le altre cose, di formulare proposte per l'adeguamento del quadro normativo e sanzionatorio relativo ai danni da fauna selvatica che ha proposto una relazione conclusiva attualmente all'attenzione dei Ministri competenti.
  Nello specifico, si ribadisce che la proposta prevede, tra l'altro, la modifica della legge n. 157 del 1992, principalmente attraverso l'inserimento dell'articolo 18-bis (Gestione faunistico venatoria degli ungulati) il quale raccoglie in un unico quadro la disciplina della caccia agli ungulati, con particolare riferimento al cinghiale, al fine di consentire il prelievo anche al di fuori dei periodi e dell'arco temporale stabilito dall'articolo 18 della legge n. 157 del 1992.
  Inoltre, a completamento di un quadro normativo che abbia lo scopo di tutelare maggiormente la biodiversità ed intervenire in maniera più incisiva per il controllo numerico delle specie faunistiche che arrecano danni anche alle attività umane, si è ritenuto opportuno proporre un aggiornamento dell'articolo 19 della legge n. 157 del 1992, al fine di creare la base giuridica per autorizzare anche altre figure specializzate alle attività di controllo numerico delle specie faunistiche, attraverso coadiutori formati attraverso specifichi corsi validati da ISPRA.
  Si tratta ora di tradurre le proposte tecniche in modifiche normative, in modo da dare attuazione ai princìpi generali di riforma della legge n. 157 del 1992 nel senso auspicato.
  Infine, per quanto riguarda la problematica relativa al risarcimento dei danni al settore agricolo, questa Amministrazione ha provveduto ad effettuare la notifica alla Commissione europea di uno schema di decreto interministeriale che disciplina le modalità di concessione degli aiuti per le misure preventive e per gli indennizzi dei danni provocati da fauna selvatica omeoterma alle produzioni agricole, secondo le condizioni e i criteri indicati dagli Orientamenti dell'Unione europea per gli aiuti di Stato nei settori agricolo e forestale nelle zone rurali per il periodo 2014-2020.
  Con decisione C(2019)8522 finale della Commissione europea del 21 novembre 2019 è stato approvato tale regime di aiuti.