ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03497

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 299 del 04/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: BOLOGNA FABIOLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2020
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2020
PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2020
SAPIA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2020
SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2020
SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2020
TROIANO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2020
D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2020
IANARO ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2020
LAPIA MARA MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2020
MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2020
MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 04/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/02/2020
Stato iter:
05/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 05/02/2020
Resoconto BOLOGNA FABIOLA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 05/02/2020
Resoconto PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 05/02/2020
Resoconto BOLOGNA FABIOLA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 05/02/2020

SVOLTO IL 05/02/2020

CONCLUSO IL 05/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03497
presentato da
BOLOGNA Fabiola
testo di
Martedì 4 febbraio 2020, seduta n. 299

   BOLOGNA, NAPPI, NESCI, PROVENZA, SAPIA, SARLI, SPORTIELLO, TROIANO, D'ARRANDO, IANARO, LAPIA, MAMMÌ e MENGA. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, recante il codice del terzo settore, entrato in vigore il 3 agosto 2017, dispone la riorganizzazione del sistema di registrazione degli enti, attraverso la messa a punto di un registro unico nazionale del terzo settore (Runts), l'iscrizione al quale sia obbligatoria per tutti gli enti che si avvalgano «prevalentemente o stabilmente» di fondi pubblici, privati raccolti attraverso pubbliche sottoscrizioni, o di fondi europei;

   la legge 6 giugno 2016, n. 106, recante la delega al Governo per la riforma del terzo settore, all'articolo 9, comma 1, lettera g), prevede l'istituzione, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di un fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore;

   il fondo risulta pienamente operativo e, con decreto ministeriale n. 166 del 12 novembre 2019, si è provveduto ad accertare le risorse disponibili pari a circa 70 milioni di euro; in base alle disposizioni che regolano l'accesso al fondo, le iniziative e i progetti di rilevanza locale devono essere promossi da organizzazioni iscritte nel Runt. Per l'anno 2019, nelle more dell'operatività del Runt e ai sensi dell'articolo 101, comma 2, del codice, il requisito dell'iscrizione al Runt deve intendersi soddisfatto attraverso l'iscrizione a uno dei registri attualmente previsti dalle normative di settore;

   il decreto istitutivo del Runts non risulta ancora emanato; il codice, in vigore dal 3 agosto 2017, aveva previsto che il registro fosse pienamente operativo a febbraio 2019, in quanto aveva concesso un anno di tempo per l'adozione dei provvedimenti attuativi (decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, adottato previa intesa in sede di Conferenza Stato-regioni) e ulteriori sei mesi alle regioni per provvedere agli aspetti di propria competenza;

   come è noto, anche per gli aspetti di carattere fiscale indicati nel titolo X del decreto legislativo n. 117 del 2017, la riforma del terzo settore diventerà operativa solo con l'anzidetto registro;

   la mancata emanazione del decreto istitutivo del Runts e i successivi adempimenti di attuazione da parte delle regioni fanno ritenere che il registro potrà essere effettivamente operativo non prima di un ulteriore anno –:

   quali tempi si prevedano per l'istituzione del registro unico nazionale del terzo settore, quale strumento fondamentale di conoscenza e trasparenza che consente di sapere se gli enti abbiano i requisiti idonei per accedere a finanziamenti pubblici e a benefici fiscali.
(5-03497)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 5 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-03497

  Con riferimento al presente atto, preliminarmente, voglio evidenziare che, l'istituzione del Registro unico nazionale del terzo settore costituisce una delle priorità del Governo e la predisposizione del decreto istitutivo, dovrà tener conto sia dell'elevato numero dei registri attualmente esistenti (e delle amministrazioni coinvolte), sia della disomogeneità dei registri tra loro e rispetto alle caratteristiche previste dal nuovo Registro.
  Al riguardo, va però sottolineato che, nonostante la mancata istituzione del RUNTS, il Codice del Terzo settore contiene le norme di diritto transitorio necessarie (fino alla piena operatività del Registro Unico) per assicurare che l'accesso alle risorse del Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale, venga riservato a enti iscritti in registri gestiti da pubbliche amministrazioni.
  Devo sottolineare che la realizzazione del Registro unico presenta una notevole complessità anche per il fatto che il nuovo registro dovrà essere compatibile e comunicante con il registro delle imprese.
  Dunque, la predisposizione del decreto che ne prevede regole di gestione e funzionamento, contenendo sia disposizioni di livello amministrativo che di carattere tecnico, comporta valutazioni particolarmente onerose.
  Inoltre, la trasversalità degli ambiti di intervento del Terzo settore, che coinvolgono sia differenti livelli di governance, che competenze riconducibili ad una pluralità di amministrazioni statali, necessitano di una costante e fattiva collaborazione interistituzionale.
  Proprio a tale criterio metodologico, si conforma l'azione del Ministero del lavoro, tesa ad assicurare la piena attuazione della riforma.
  Inoltre, l'elaborazione dei provvedimenti attuativi è costantemente accompagnata dal dialogo con le rappresentanze degli Enti del Terzo settore.
  Di conseguenza, la pluralità degli attori (pubblici e privati) coinvolti in tale processo, determina purtroppo un'inevitabile dilatazione dei tempi di realizzazione degli atti.
  Comunque, allo stato attuale, va sottolineato che il Coordinamento delle regioni e province autonome, ha già ricevuto due successive bozze del provvedimento.
  Rimangono alcuni nodi particolarmente importanti, per i quali stanno proseguendo gli incontri con gli attori istituzionali e le rappresentanze più rilevanti.
  In particolare, si sta discutendo sulle modalità di iscrizione delle società di mutuo soccorso, sulla duplice iscrizione delle reti associative e sulle modalità di comunicazione dei dati tra registro delle imprese e RUNTS.
  L'obiettivo del Ministero che rappresento è quello di sottoporre lo schema di decreto alla conferenza Stato-regioni nel mese di marzo 2020.
  Dall'acquisizione dell'intesa, decorrerà il termine di sei mesi occorrente ad Unioncamere per rendere operativo il Registro.
  Assicuro comunque il massimo impegno dell'Amministrazione che rappresento per una definizione quanto più rapida possibile del processo di cui trattiamo.