ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03447

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 295 del 29/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: VIZZINI GLORIA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 29/01/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 29/01/2020
Stato iter:
12/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/02/2020
Resoconto MORANI ALESSIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 12/02/2020
Resoconto VIZZINI GLORIA MISTO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/01/2020

DISCUSSIONE IL 12/02/2020

SVOLTO IL 12/02/2020

CONCLUSO IL 12/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03447
presentato da
VIZZINI Gloria
testo di
Mercoledì 29 gennaio 2020, seduta n. 295

   VIZZINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il polo siderurgico di Piombino (ex Lucchini) riveste un'importanza fondamentale per il tessuto industriale italiano, per il capitale umano che è impiegato negli impianti e per il territorio del comune di Piombino. L'acciaieria, seconda in Italia per dimensioni solo all'Ilva di Taranto, dà lavoro a quasi duemila dipendenti;

   dopo l'accordo per l'acquisizione del polo siderurgico di Piombino al gruppo algerino Cevital nel 2015 erano emerse gravi criticità e inadempienze nella garanzia di immissione di capitali per assicurare la liquidità, nelle garanzie sul contratto per la fornitura del forno elettrico nonché nello stato di avanzamento del programma di demolizione dei vecchi impianti e di bonifica dell'area. Tutto questo ha portato il Ministero dello sviluppo economico alla messa in mora di Cevital;

   la crisi ha avuto una soluzione parzialmente positiva grazie al recente passaggio definitivo del polo siderurgico di Piombino da Cevital a Jindal Steel West (di seguito Jsw), grande impresa internazionale che si colloca tra i leader mondiali nella produzione del settore dell'acciaio, coordinato dalla regia del Ministero dello sviluppo economico, ridando la speranza a migliaia di lavoratori. Il gruppo Jindal starebbe valutando il ritorno alla produzione di acciaio costruendo due forni elettrici per una produzione di almeno due milioni di tonnellate. Un investimento di oltre un miliardo di euro;

   la Jsw ha espresso la necessità di almeno 18 mesi per la presentazione dei progetti di costruzione dei nuovi forni e per la transizione gestionale del polo siderurgico e proprio per questi motivi lo scorso anno è stato confermato il ricorso agli ammortizzatori sociali;

   è di questi giorni la notizia che Jindal avrebbe richiesto la proroga di altri quattro mesi per la presentazione del piano industriale. Il cronoprogramma, condiviso con il Ministero dello sviluppo economico, prevedeva come termine ultimo per «svelare» le carte il 24 gennaio 2020;

   lo scorso autunno presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali è stato firmato il rinnovo per ulteriori 12 mesi della cassa integrazione in deroga per le aree di crisi industriale complessa. I lavoratori del polo siderurgico sono arrivati a considerare lo sciopero della fame, pur di avere chiarezza sul proprio futuro che appare fosco alla luce di questo ulteriore rinvio;

   il Ministro interrogato, intervenendo questa settimana in Senato, ha dichiarato che si sta organizzando un ulteriore incontro con Jindal –:

   se ritenga, in occasione del prossimo incontro con il gruppo Jsw Steel, di indicare una data ultima, questa volta vincolante, per la presentazione della seconda fase del piano industriale per evitare ulteriori proroghe pretestuose e dannose per i lavoratori del gruppo e per il settore industriale italiano dell'acciaio.
(5-03447)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-03447

  Con riferimento alla vertenza in esame occorre, in via preliminare, ricordare quali sono le principali tappe che hanno segnato la vicenda.
  A luglio 2018 era stato formalizzato il passaggio di proprietà dello stabilimento siderurgico ex Lucchini dagli algerini di Cevital agli indiani di JSW Steel Italy Group, player a livello mondiale nella produzione e lavorazione dell'acciaio, interessato a sviluppare e ad implementare a Piombino un nuovo progetto industriale.
  JSW Steel Italy srl ha dunque presentato le linee guida del Piano Industriale alle organizzazioni sindacali Nazionali, Territoriali ed RSU, spiegando il percorso di ristrutturazione e rilancio che la stessa intendeva fare per garantire una continuità produttiva all'Azienda.
  Conseguentemente, sempre nel mese di luglio 2018, è stato sottoscritto al MISE l'Accordo di programma che ha previsto 33 milioni di euro di finanziamenti per realizzare progetti di tutela ambientale e di risanamento del territorio attraverso appositi contratti di sviluppo nonché l'impegno da parte della Regione Toscana di finanziare con 30 milioni di euro (a valere sul Por Fesr 2014-2020) un progetto di efficientamento energetico e miglioramento ambientale del ciclo produttivo dello stabilimento ex Lucchini. Inoltre, sono state previste risorse per progetti di ricerca e sviluppo e per la formazione, che saranno presentati dal nuovo proprietario del polo siderurgico.
  Ulteriori e numerosi incontri di monitoraggio si sono tenuti presso il MiSE con gli uffici competenti per fare il punto sia sullo stato di avanzamento del piano industriale e degli impegni assunti da JSW Steel Italy srl nel citato accordo di programma, che per discutere sulla possibilità di accesso a costi energetici maggiormente vantaggiosi (presupposto imprescindibile per la produzione competitiva dell'acciaio).
  Ad oggi, JSW ha richiesto una proroga di 4 mesi per la presentazione della cosiddetta fase 2 del piano industriale, ossia quella per la produzione di acciaio basata su tecnologie sostenibili. Fermo restando che nel merito della proroga sono tenute a esprimersi le parti firmatarie dell'Accordo di Programma 24 luglio 2018, si ritiene che la complessità degli investimenti e lo stato di avanzamento degli impegni previsti per la prima fase, consentano di accogliere favorevolmente la richiesta di proroga.
  Sul punto tengo a sottolineare l'impegno assunto in prima persona, con la delega ricevuta dal Ministro Patuanelli a seguire il rilancio del sito di Piombino, già avviato con la convocazione delle parti sociali e da ultimo nella giornata di ieri, con un proficuo incontro tenuto con il Ministro e il commissario Nardi.
  Nel corso di tale incontro è stato delineato un cronoprogramma delle attività da mettere in campo, anche con la partecipazione delle altre amministrazioni coinvolte – tra cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il sindaco di Piombino e l'Autorità portuale – per delineare tutte le azioni necessarie al rilancio del sito siderurgico. Si procederà dunque ad avere interlocuzioni con la proprietà in merito alla realizzazione del piano industriale, nonché a convocare un tavolo che con tutte le parti interessate, consenta di fare il punto sugli stati di avanzamento delle attività previste dall'Accordo di Programma.
  Al contempo, informo che il Ministero del lavoro ha comunicato – per quanto di competenza – che in data 24 settembre 2019, si è tenuto presso il medesimo un incontro tra i vertici della società JSW Steel Italy di Piombino spa, le rappresentanze sindacali dei lavoratori e i rappresentanti della regione Toscana per l'espletamento dell'esame congiunto della situazione aziendale finalizzato alla concessione di una proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale (CIGS), ai sensi dell'articolo 44 del decreto legislativo n. 148/2015 (relativo alle imprese che insistono in territorio riconosciuto Area di Crisi Complessa).
  All'esito dell'incontro, le Parti hanno sottoscritto un accordo avente ad oggetto il ricorso da parte della Società ad un ulteriore periodo di CIGS pari a 12 mesi, a partire dal 1o novembre 2019 fino al 31 ottobre 2020 in favore di 1661 lavoratori occupati presso il sito di Piombino.
  Inoltre, informo che nell'ambito del predetto accordo la Regione Toscana si è impegnata a realizzare durante il periodo di proroga del trattamento di CIGS un «piano di politiche attive e di recupero occupazionale» in favore dei lavoratori coinvolti.
  Concludo ribadendo che l'obiettivo perseguito dal MiSE in questa fase, dunque, è quello di garantire tutta l'attenzione necessaria alla buona risoluzione della vicenda e al rispetto degli impegni assunti dall'Azienda con l'accordo di programma, al fine di risolvere la crisi che da troppo tempo grava sul secondo polo siderurgico italiano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

impresa in difficolta'

industria siderurgica