Legislatura: 18Seduta di annuncio: 294 del 28/01/2020
Primo firmatario: BIANCHI MATTEO LUIGI
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 28/01/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma BAZZARO ALEX LEGA - SALVINI PREMIER 28/01/2020 COIN DIMITRI LEGA - SALVINI PREMIER 28/01/2020 CRIPPA ANDREA LEGA - SALVINI PREMIER 28/01/2020 FONTANA LORENZO LEGA - SALVINI PREMIER 28/01/2020 GIGLIO VIGNA ALESSANDRO LEGA - SALVINI PREMIER 28/01/2020 MAGGIONI MARCO LEGA - SALVINI PREMIER 28/01/2020
Commissione: XIV COMMISSIONE (POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI EUROPEI delegato in data 28/01/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 29/01/2020 Resoconto BIANCHI MATTEO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER RISPOSTA GOVERNO 29/01/2020 Resoconto AGEA LAURA SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI) REPLICA 29/01/2020 Resoconto BIANCHI MATTEO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER
DISCUSSIONE IL 29/01/2020
SVOLTO IL 29/01/2020
CONCLUSO IL 29/01/2020
BIANCHI, BAZZARO, COIN, ANDREA CRIPPA, LORENZO FONTANA, GIGLIO VIGNA e MAGGIONI. — Al Ministro per gli affari europei. — Per sapere – premesso che:
il Comitato europeo delle regioni è un organo consultivo dell'Unione europea composto da rappresentanti eletti a livello locale e regionale provenienti dagli Stati membri. Attraverso il Comitato possono scambiarsi pareri sulle norme dell'Unione europea che incidono direttamente sulle regioni e sulle città;
il Comitato europeo delle regioni offre alle città e alle regioni la possibilità di esprimere formalmente l'opinione nel processo legislativo dell'Unione europea per assicurare che la posizione e le esigenze degli enti regionali e locali siano rispettate;
la Commissione europea, il Consiglio dell'Unione europea e il Parlamento europeo devono consultare il Comitato quando elaborano norme in settori che riguardano l'amministrazione locale e regionale come la sanità, l'istruzione, l'occupazione, la politica sociale, la coesione economica e sociale, i trasporti, l'energia e i cambiamenti climatici. Al contrario, il Comitato europeo delle regioni può adire la Corte di giustizia. Una volta ricevuta una proposta legislativa, elabora e adotta un parere e lo comunica alle pertinenti istituzioni dell'Unione europea. Il Comitato esprime anche pareri su propria iniziativa;
appare indifferibile garantire alle regioni una rappresentanza effettiva, attraverso l'elezione del Parlamento su base regionale; ciò permetterebbe alle stesse di mediare in maniera effettiva con gli Stati rappresentati nel Consiglio, anche in sede di iter legislativo. In questo modo, di fatto, il Comitato delle regioni, oggi organismo consultivo, assumerebbe i poteri di co-legislatore e la mediazione con gli Stati centrali, rappresentati nel Consiglio, sarebbe effettiva anche in sede di iter legislativo europeo;
esempio concreto di quello che potrebbe essere l'attività del Comitato è quanto ottenuto su sollecitazione italiana circa la necessità di integrare la dimensione giovanile in tutte le pertinenti politiche dell'Unione europea, in merito alla creazione del corpo europeo di solidarietà, facendo in modo che ci sia un forte coinvolgimento dei soggetti locali e regionali, sia pubblici sia privati, in quanto essi si trovano nella posizione migliore per comprendere le vere esigenze sociali dei loro territori –:
se il Ministro interrogato, in una logica sempre più centrale per le municipalità e le autorità locali di attuazione del principio di sussidiarietà, intenda fornire elementi circa il suo orientamento sul ruolo che deve avere il Comitato delle regioni e circa l'eventuale intenzione di sostenere, come posizione italiana ai tavoli della discussione, la possibilità che il Comitato diventi organo non più solo consultivo ma faccia parte del «trilogo» per legiferare a livello europeo, soprattutto nell'ottica di potenziali revisioni dei trattati.
(5-03439)
Ringrazio l'On Bianchi e gli altri On.li interroganti.
Secondo quanto stabilito dai Trattati il processo legislativo e decisionale dell'Unione europea è sviluppato all'interno del cosiddetto «triangolo istituzionale» comunitario: Consiglio dell'Unione europea, Parlamento europeo e Commissione europea.
Come è noto, tale processo, avviene sempre nel rispetto del principio di sussidiarietà. È il principio, introdotto dal Trattato di Maastricht sull'Unione Europea (UE) del 1992, secondo cui l'esercizio delle competenze da parte dell'UE, nonché la ripartizione delle stesse tra Unione e Stati membri, prevede di definire a livello comunitario quello che non può essere adeguatamente realizzato a livello nazionale dai singoli Stati membri.
In tale contesto decisionale, il Comitato europeo delle regioni esplica un ruolo fondamentale, garantendo la possibilità a municipalità e regioni di esprimere formalmente la propria posizione nel processo legislativo dell'Unione europea, così da assicurare che le opinioni e le esigenze degli enti regionali e locali e dei cittadini siano tenute in debito conto.
Viene definito dal Trattato quale «organo» e non quale «istituzione», ma sarebbe riduttivo escluderlo – assieme agli altri organi consuntivi dell'Unione, quale ad es. il Comitato economico e sociale, dal rango delle strutture d'autorità solo per il fatto che il loro parere non sia vincolante per le istituzioni comunitarie.
Il Comitato europeo delle regioni è un organismo essenziale per valorizzare la dimensione regionale e locale nel processo legislativo, organizzativo e decisionale dell'Unione. E proprio l'esempio citato dagli interroganti in merito alla creazione del corpo europeo di solidarietà, dimostra quanto, già oggi, possa essere ottenuto con il coinvolgimento dei soggetti locali e regionali.
La stessa Presidente Ursula Von der Leyen, nel suo discorso di insediamento, ha esaltato i valori della partecipazione affermando: «Voglio che i cittadini possano dire la loro nell'ambito di una «Conferenza sul futuro dell'Europa» da avviare nel 2020 per una durata di due anni. La Conferenza dovrebbe riunire i cittadini (compresi i giovani, cui andrebbe attribuito un ruolo importante), la società civile e le istituzioni europee in qualità di partner paritari».
La Presidente Von der Leyen ha posto, quindi, essa stessa una particolare enfasi sulla necessità di un maggior coinvolgimento dei cittadini, attraverso meccanismi capaci di assicurare una diffusione capillare delle iniziative, quali la «Conferenza sul futuro dell'Europa», su tutto il territorio dell'Unione.
Tuttavia, anche alla luce della variabilità negli assetti costituzionali e di organizzazione delle rappresentanze territoriali che caratterizzano i diversi Paesi Membri, la revisione del ruolo del Comitato necessiterebbe di un complesso processo di revisione dei Trattati che dovrebbe necessariamente coinvolgere tutti gli Stati membri dell'Unione Europea.
Pertanto, la proposta di valorizzare ulteriormente il ruolo dei territori e delle comunità locali, è di sicuro interesse, ma dovrà essere necessariamente valutata e bilanciata con attenzione per mantenere l'equilibrio del processo legislativo europeo.
La summenzionata «Conferenza sul futuro dell'Europa», quale strumento di un processo inclusivo «dal basso», aperto alla partecipazione di Istituzioni, cittadini, Parlamenti nazionali, membri della società civile e portatori di interessi, appare la sede naturale e più immediata per avviare questo tipo di riflessioni.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):Comitato delle regioni
coesione economica e sociale
politica comunitaria