ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03404

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 290 del 17/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: SERRACCHIANI DEBORA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/01/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 16/01/2020
Stato iter:
28/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/10/2020
Resoconto BUFFAGNI STEFANO VICE MINISTRO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 28/10/2020
Resoconto SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/01/2020

DISCUSSIONE IL 28/10/2020

SVOLTO IL 28/10/2020

CONCLUSO IL 28/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03404
presentato da
SERRACCHIANI Debora
testo di
Venerdì 17 gennaio 2020, seduta n. 290

   SERRACCHIANI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   nel pordenonese insistono due stabilimenti facenti parte del gruppo Sassoli, la Lavinox di Chions, uno dei maggiori produttori europei di componenti, assiemi e prodotti finiti in lamiera di acciaio inox e altri metalli, e Sarinox di Aviano, che opera nel campo della trasformazione e della commercializzazione degli acciai inossidabili ed è uno dei più importanti centri di servizio italiani ed europei;

   nel 2008 il gruppo Sassoli ha iniziato a soffrire della crisi, coinvolgendo anche le lavorazioni Inox spa al punto da portarla al fallimento nel 2015. Di oltre 400 dipendenti, attualmente sono rimasti attivi 106 addetti alla Lavinox e altri 22 nella collegata Sarinox. A febbraio 2020 scadranno gli ammortizzatori sociali attivati, mentre i pagamenti degli stipendi sono fermi alla mensilità di ottobre, posto che dal 2016 proprio a causa della crisi l'azienda provvedeva al saldo in forma dilazionata. Attualmente i ritardi si sono accentuati fino alle notizie attuali;

   l'azienda si era impegnata a saldare il 50 per cento della tredicesima la vigilia di Natale, per poi proseguire con il pagamento in più tranche degli stipendi di novembre e dicembre, con scadenze comprese tra la fine dell'anno e il mese di gennaio. In cambio, i sindacati hanno garantito la sospensione della mobilitazione e la riapertura dei cancelli per consentire la ripresa delle commesse;

   per entrambi i siti, la produzione risulta ferma e le maestranze – già in cassa integrazione – vi lavorano a ritmi «alterni» per reperire le risorse necessarie a pagare gli stipendi. Da mercoledì 11 gennaio 2020, i dipendenti sono in presidio di fronte alle aziende (pur rispettando l'orario di lavoro in fabbrica), in quanto ancora in attesa del saldo degli stipendi di novembre e dicembre, oltre che per denunciare le scarse condizioni di sicurezza e la mancanza di idonei materiali per lavorare;

   il 14 febbraio 2020 scadranno gli ammortizzatori sociali, attivati nel 2016 in forma triennale come previsto dal Jobs Act e prorogati per ulteriori 12 mesi. Il rischio che i dipendenti vengano definitivamente licenziati è molto elevato, posto che gli ammortizzatori non potranno essere più concessi e la mancanza di ordini fa pensare alla chiusura del sito da parte della proprietà. A fine dicembre 2019, infatti, la regione autonoma Friuli Venezia Giulia, nelle figure degli assessori regionali alle attività produttive e al lavoro, ha incontrato i sindacati e si è impegnata a individuare una nuova proprietà che possa rilevare entrambi i siti e salvaguardare così produzione e maestranze;

   è previsto in data odierna un tavolo di confronto tra Unindustria Pordenone e l'assessore alle attività produttive della regione autonoma Friuli Venezia Giulia con l'intento di trovare una soluzione per mantenere attiva la produzione in entrambi i siti e salvaguardare i posti di lavoro –:

   se il Governo sia a conoscenza della situazione che stanno vivendo gli operai delle due aziende del gruppo Sassoli e se abbia intenzione di promuovere le iniziative di competenza volte a individuare una nuova proprietà che possa acquisire il gruppo, salvaguardando così la produzione e i posti di lavoro.
(5-03404)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 28 ottobre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-03404

  Come noto all'Onorevole interrogante, la crisi del gruppo Sassoli –che opera nel settore dell'acciaio e comprende le due proprie società di Lavinox di Chions e Sarinox di Aviano (PN) – è stata seguita, sino ad oggi, a livello territoriale.
  Sentita la Direzione Generale competente del Ministero dello sviluppo economico, risulterebbe che la Lavinox S.r.l. abbia depositato a gennaio 2020 istanza di cui all'articolo 161 comma 6 della Legge fallimentare, riservandosi di presentare entro il 22 maggio 2020 una delle due opzioni previste dalla citata normativa fallimentare per (ossia l'ammissione al concordato preventivo o la domanda di omologa di accordo per ristrutturazione dei debiti), nominando un commissario giudiziale.
  A tal ultimo riguardo, risulterebbe che il 1° ottobre 2020 il tribunale di Milano abbia aperto una procedura di fallimento che coinvolgerebbe la citata società.
  Sentito il Ministero del Lavoro, quest'ultimo informa che con proprio Decreto del 28 ottobre 2019 è stata autorizzata per il periodo dal 16 febbraio 2019 al 15 febbraio 2020 la corresponsione del trattamento di integrazione salariale a seguito di un contratto di solidarietà stipulato in data 23 gennaio 2020. Inoltre, con verbale di accordo stipulato in sede governativa in data 24 marzo 2020, è stato concordato il ricorso al trattamento straordinario di integrazione salariale in favore di 106 lavoratori dipendenti presso l'unità produttiva interessata in Villetta Di Chions (PN), a decorrere dal 16 febbraio 2020 sino al 15 febbraio 2021, al fine di garantire i livelli occupazionali.
  La Società ha trascritto, altresì, in data 2 marzo 2020 un accordo con la Regione Friuli Venezia Giulia avente ad oggetto l'attivazione di una serie di politiche attive del lavoro e di misure a favore dei lavoratori coinvolti.
  Con decreto del Ministero del Lavoro del 24 aprile 2020 è stato autorizzato il trattamento per cessazione dell'attività di cui alla all'articolo 44 del decreto-legge 109 del 2018, per il periodo dal 16 febbraio 2020 al 15 febbraio 2021.
  Circa la società Sarinox S.r.l., si informa che anche quest'ultima ha proposto istanza di concordato preventivo l'8 luglio 2020, e che gli è stato concesso termine fino al 4 novembre 2020 per la presentazione di una proposta definitiva di concordato preventivo o di una domanda di omologa di accordi di ristrutturazione dei debiti (ex art. 161, comma 6 Legge fallimentare). Inoltre, è stata prevista la nomina di un commissario giudiziale, che dovrà vigilare sull'attività che la ricorrente dovrà compiere fino al suddetto termine.
  Riguardo tale società, il Ministero del lavoro ha informato che è stato autorizzato il trattamento di CIGS per contratto di solidarietà per il periodo 15 gennaio al 31 marzo 2020, per 86 lavoratori di Basiano (MI), che ai fini del riconoscimento della CIG per COVID-19 da parte dell'INPS, è stata sospesa, per i periodi dal 16 marzo al 12 luglio 2020.
  Infine, per effetto della presentazione dell'istanza di concordato preventivo e a seguito di accordo sindacale dello scorso 9 luglio, le parti hanno convenuto di interrompere anticipatamente il citato contratto di solidarietà a far data dal 12 luglio 2020 e di ricorrere al trattamento di cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività, di cui all'articolo 44 del decreto-legge 109 del 2018.
  Con successivo decreto del Ministero del Lavoro dello scorso 5 agosto è stato, infatti, approvato il programma di cassa integrazione guadagni straordinaria relativamente al periodo dal 20 luglio 2020 al 19 luglio 2021 per le sedi della società site in Basiano (MI) e Chions (PN).
  Il Ministero dello sviluppo economico, nel prendere atto dell'informazioni pervenute, dà la propria disponibilità a prendere in esame le vicende aziendali rappresentate, qualora le Parti ne facciano apposita istanza e sussistano le condizioni, al fine di valutare al meglio le possibili azioni da intraprendere in merito a tali vicende nonché al fine di garantire i lavoratori coinvolti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conservazione del posto di lavoro

impresa in difficolta'

retribuzione del lavoro