ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03313

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 280 del 18/12/2019
Firmatari
Primo firmatario: NARDI MARTINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/12/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 23/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 18/12/2019
Stato iter:
23/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/07/2020
Resoconto TODDE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 23/07/2020
Resoconto CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/12/2019

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL

DISCUSSIONE IL 23/07/2020

SVOLTO IL 23/07/2020

CONCLUSO IL 23/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03313
presentato da
NARDI Martina
testo di
Mercoledì 18 dicembre 2019, seduta n. 280

   NARDI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la gestione complessiva della società Securpol, caratterizzata da numerosi anni di irregolarità fiscali e legali, con un debito crescente e sistematiche violazioni dei diritti degli occupati, ha creato e sta creando gravi difficoltà economiche ai lavoratori e alle loro famiglie;

   la Società Securpol srl è stata dichiarata insolvente dal tribunale di Civitavecchia, con sentenza del 23 agosto 2017, ed è in amministrazione straordinaria come prescritto dal decreto del Ministero dello sviluppo economico del 16 novembre 2017;

   i lavoratori dell'azienda hanno usufruito della cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs), ai sensi dell'articolo 7, comma 10-ter, della legge n. 236 del 1993, terminata il 2 ottobre 2019;

   a seguito della cessazione dell'attività dei rami di azienda l'amministrazione di Securpol ha richiesto l'attivazione della Cigs (ai sensi dell'articolo 44 del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109) nei confronti del personale che non è stato assorbito dalle società acquirenti;

   in particolare, le società acquirenti in data 4 ottobre 2019 hanno provveduto all'assunzione di 298 lavoratori, mentre ad oggi sono ancora in forza a Securpol 225 addetti (3 in Lombardia, 70 in Toscana, 90 nel Lazio, 15 in Abruzzo, 1 in Veneto, 10 in Campania, 17 in Calabria, 15 in Sicilia);

   il nuovo trattamento straordinario di integrazione salariale è stato richiesto per la durata di 12 mesi, a far data dal 4 ottobre 2019 e sarà erogato da Inps;

   in questo contesto va sottolineato come alcuni lavoratori debbano ancora ricevere dall'azienda alcune mensilità non corrisposte o addirittura il trattamento di fine rapporto e che i sindacati abbiano segnalato alcune inadempienze dell'amministrazione straordinaria di Securpol la cui condotta avrebbe già causato ritardi nei pagamenti della cassa integrazione (attivata ai sensi dell'articolo 7, comma 10-ter della legge n. 236 del 1993);

   le associazioni sindacali hanno, inoltre, recentemente rimarcato la difficile situazione determinatasi per i lavoratori Securpol in amministrazione straordinaria non interessati dal trasferimento di azienda. Per questi lavoratori, riporta la nota «è stato concordato il ricorso alla Cassa Integrazione, ma ad oggi risulta che l'istanza sia ancora in fase istruttoria; ciò determina un fortissimo disagio economico che ormai ha raggiunto i tre mesi»;

   questa situazione sta avendo effetti drammatici sui lavoratori e sui loro nuclei familiari, aggravati peraltro da un quadro complessivo incerto per il futuro del personale ancora dipendente di Securpol e sul quale l'attuale amministrazione della società non ha presentato alcuna proposta finalizzata al mantenimento degli attuali livelli occupazionali –:

   se alla gestione dell'attuale amministrazione straordinaria di Securpol possano essere imputati effettivi ritardi nel pagamento della Cassa integrazione guadagni straordinaria attivata ai sensi dell'articolo 7, comma 10-ter, del decreto-legge n. 148 del 1993 convertito dalla legge n. 236 del 1993;

   per quali motivi non sia stata ad oggi conclusa l'assegnazione della Cassa integrazione guadagni straordinaria ai sensi dell'articolo 44 del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109;

   quali iniziative urgenti intendano assumere i Ministri interrogati, per quanto di competenza, per salvaguardare i diritti dei lavoratori attualmente dipendenti di Securpol e promuovere un loro effettivo reinserimento occupazionale.
(5-03313)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 luglio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-03313

  Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in parola, si rappresenta quanto segue.
  La Procedura dell'Istituto di Vigilanza Securpol Group in Amministrazione Straordinaria, di seguito anche «Securpol», ha da tempo in corso le attività di monitoraggio relative alla corretta attuazione dell'accordo sindacale, stipulato il 27 settembre del 2019, e sta verificando l'esatto adempimento degli obblighi a carico degli acquirenti dei rami d'azienda della medesima, ovvero il Gruppo Battistolli, il Gruppo Cosmopol e il Gruppo Sicuritalia.
  In particolare, l'attenzione è focalizzata sulla documentazione prodotta dagli acquirenti circa il numero, la tempistica e le condizioni delle assunzioni previste nel citato Accordo nonché nel contratto preliminare e nel rogito della cessione dei rami stessi.
  Allo stato attuale, la procedura riferisce di aver proceduto altresì a richiedere delucidazioni ed a contestare alcuni inadempimenti alle acquirenti, prevalentemente legati ad un non corretto utilizzo della lista a scorrimento da cui individuare i dipendenti non trasferiti immediatamente nonché a documentazione non esaustiva circa la formalizzazione del rapporto.
  Per quanto riguarda, invece, gli strumenti a tutela dei dipendenti non transitati con la cessione dei rami d'azienda della Securpol in AS, sentita la Procedura a riguardo, informo che i lavoratori in «CIGS c.d. Decreto Genova» ricevono regolarmente il pagamento diretto dall'Inps, interrotto il 24 maggio 2020 per usufruire della «CIG c.d. in Deroga – COVID-19» dal 25 maggio 2020 al 26 luglio 2020 e successive proroghe; in particolare, la richiesta della «CIG c.d. in Deroga – COVID-19», per le prime 9 settimane, è stata presentata dopo confronto con le Organizzazioni Sindacali e parere sull'ammissibilità al preposto Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
  In proposito, il 3 luglio scorso, il Ministero del Lavoro ha inviato il Decreto che autorizza la CIG in Deroga – COVID-19.
  La Procedura ha quindi iniziato ad inviare le richieste di autorizzazione alle (n. 13) Sedi Inps interessate (tutte quelle nelle quali il Gruppo Securpol aveva una sede operativa) per il pagamento diretto al personale attualmente in cassa integrazione; al riguardo, non appena le sedi territoriali dell'INPS avranno emesso le autorizzazioni, saranno prontamente inviati i modelli semplificati predisposti dall'INPS (Modd. SR41) per il pagamento diretto della CIG in Deroga – COVID-19.
  Inoltre, nel corso della corrente settimana, è prevista da parte della Procedura una ulteriore richiesta pari a 5 settimane, dal 27 luglio al 30 agosto 2020, e, successivamente, di 4 settimane, dal 31 agosto fino al 27 settembre 2020.
  La Procedura ha tenuto a evidenziare che le proprie iniziative tendono a sfruttare le opportunità messe a disposizione da parte del vigente contesto normativo a favore dei dipendenti non passati agli acquirenti e che non hanno ancora trovato una collocazione.
  Infine, rappresento che, ad oggi, il numero dei lavoratori che usufruiranno della CIG in Deroga – COVID-19 – dichiarati risultano pari a n. 176.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cassa integrazione

acquisizione d'impresa

diritto del lavoro