Legislatura: 18Seduta di annuncio: 259 del 14/11/2019
Primo firmatario: FORMENTINI PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 14/11/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 14/11/2019 BIANCHI MATTEO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER 14/11/2019 COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 14/11/2019 RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 18/11/2019
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 14/11/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 19/11/2019 Resoconto MERLO RICARDO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.) REPLICA 19/11/2019 Resoconto RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/11/2019
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 18/11/2019
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 19/11/2019
DISCUSSIONE IL 19/11/2019
SVOLTO IL 19/11/2019
CONCLUSO IL 19/11/2019
FORMENTINI, ZOFFILI, BIANCHI e COMENCINI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
è da mesi in atto un'ondata di manifestazioni che coinvolge ad Hong Kong centinaia di migliaia di manifestanti;
gli abitanti di Hong Kong dimostrano allo scopo di difendere i tratti sostanziali della loro autonomia, che è l'esito dell'accordo con il quale la Gran Bretagna restituì al Governo di Pechino la sua ex colonia;
il progredire nel tempo delle manifestazioni è stato contrassegnato dalla crescita in intensità e pervasività della repressione attuata dal governo della Repubblica Popolare, con incidenti che purtroppo stanno iniziando a provocare la morte di civili, rei soltanto di esprimere il proprio pensiero;
il Governo italiano non ha ancora assunto una posizione relativamente al caso di Joshua Wong, cui un tribunale cinese sta impedendo la possibilità di effettuare un viaggio all'estero che lo dovrebbe portare anche nel nostro Paese;
il Ministro interrogato ha dichiarato a Shanghai di volersi attenere al più scrupoloso rispetto del principio di non ingerenza, affermazione che nelle presenti circostanze, potrebbe inopportunamente incoraggiare, ancorché involontariamente, il ricorso di Pechino ad una linea di particolare intransigenza nella gestione della crisi insorta nella ex colonia britannica –:
per quali ragioni il Governo italiano si dimostri tanto indifferente alla battaglia che gli abitanti di Hong Kong stanno conducendo per difendere l'autonomia sostanziale del territorio in cui vivono.
(5-03141)
L'Italia segue con preoccupazione le gravi tensioni che da mesi si registrano a Hong Kong, soprattutto alla luce dell'acuirsi degli scontri negli ultimi giorni.
Premessa indispensabile di ogni discussione su Hong Kong è che nessun episodio di violenza è accettabile e ogni reazione da parte delle autorità deve attenersi strettamente al principio della proporzionalità.
Sia a livello bilaterale, che nei fora multilaterali a cui partecipiamo, fin dall'inizio della crisi abbiamo reiterato l'invito alla moderazione e all'instaurazione di un processo di dialogo inclusivo e credibile.
Già a fine agosto insieme agli altri Paesi del G7 abbiamo sostenuto la dichiarazione finale adottata all'esito del Vertice di Biarritz in cui si «ribadisce l'esistenza e l'importanza della dichiarazione sino-britannica del 1984 su Hong Kong e (si) esorta ad evitare le violenze». In ambito europeo abbiamo sostenuto le diverse prese di posizione dell'Alto Rappresentante a nome degli Stati Membri. L'Alto Rappresentante Mogherini è tornata nuovamente a esprimersi a nome degli Stati Membri dell'UE lunedì 18 novembre. In quest'ultima dichiarazione, alla cui formulazione anche l'Italia – come gli altri partner europei – ha attivamente partecipato, si esprime estrema preoccupazione per l'intensificarsi degli episodi di violenza a Hong Kong. Mogherini ha ribadito la posizione dell'Italia e della Unione Europea di invito alla moderazione, alla de-escalation e alla ripresa del dialogo quale unica via per una soluzione duratura.
In linea con le posizioni espresse in ambito europeo, crediamo che tutte le parti debbano immediatamente impegnarsi per la de-escalation e auspichiamo che le elezioni amministrative del 24 novembre si possano svolgere regolarmente.
È fondamentale avviare un approfondito processo di dialogo, necessario a ricostruire una piena fiducia tra le parti, ad evitare il ricorso alla violenza, nonché a garantire la tutela delle libertà fondamentali e l'elevato grado di autonomia della Regione Amministrativa Speciale in base alla Legge fondamentale di Hong Kong e agli accordi internazionali.
Siamo consapevoli, e lo abbiamo espresso da subito insieme agli altri Paesi dell'Unione Europea, che i temi al centro del dibattito hanno conseguenze di vasta portata per Hong Kong e per la sua popolazione in primis, ma anche per i cittadini europei e stranieri e, più in generale, per la fiducia della comunità d'affari verso la Regione Amministrativa Speciale (RAS).
Crediamo nell'importanza di continuare a garantire i diritti fondamentali, alla base del principio «Un Paese, due Sistemi» che caratterizza il sistema politico e giuridico della Regione Amministrativa Speciale.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):ingerenza
repressione