ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02970

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 244 del 23/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: PINI GIUDITTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2019
SIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2019
RIZZO NERVO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2019
SCHIRO' ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 23/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 23/10/2019
Stato iter:
31/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 31/10/2019
Resoconto PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 31/10/2019
Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 31/10/2019
Resoconto PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 31/10/2019

SVOLTO IL 31/10/2019

CONCLUSO IL 31/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02970
presentato da
PINI Giuditta
testo di
Mercoledì 23 ottobre 2019, seduta n. 244

   PINI, CARNEVALI, SIANI, RIZZO NERVO e SCHIRÒ. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   in Italia sono circa 30.000 le persone che fanno uso terapeutico della cannabis medica e, principalmente si tratta di persone affette da patologie di dolore cronico o in cura per malattie oncologiche o fortemente debilitanti;

   nel nostro Paese l'uso della cannabis medica è stato regolamentato dalla legge n. 148 del 2017, all'articolo 18-quater, che, al comma 2, prevede, qualora la produzione dello stabilimento chimico farmaceutico militare (Scfm) di Firenze non sia sufficiente, che: «l'Organismo statale per la cannabis di cui al decreto del Ministro della salute 9 novembre 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 279 del 30 novembre 2015, può autorizzare l'importazione di quote di cannabis da conferire allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, ai fini della trasformazione e della distribuzione presso le farmacie»;

   un lotto vinto dall'industria Aurora Pedanios nel bando emessi dal Ministero della difesa a giugno 2019 è stato annullato a causa dell'alto contenuto di Cbd e si rischia pertanto di vedere scoperta la fornitura necessaria per il 2019;

   si calcola che nel nostro Paese ci sia un fabbisogno di 1 tonnellata l'anno, mentre le previsioni per il 2022 e 2025 parlano di un fabbisogno di 3 e 4 tonnellate, e ad oggi la domanda viene soddisfatta in minima parte dalle coltivazioni dello Stabilimento chimico farmaceutico militare (Scfm) di Firenze del Ministero della difesa, visto che questo nel 2018 ha prodotto 150 chilogrammi di cannabis e nel 2019 ne produrrà 350 chilogrammi;

   al comma 3 dell'articolo 18-quater del decreto n. 148 del 2017 si legge: «Qualora risulti necessaria la coltivazione di ulteriori quote di cannabis oltre quelle coltivate dallo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, possono essere individuati, con decreto del Ministro della salute, uno o più enti o imprese da autorizzare alla coltivazione nonché alla trasformazione, con l'obbligo di operare secondo le Good agricultural and collecting practices (GACP) in base alle procedure indicate dallo stesso Stabilimento» –:

   quali siano i tempi per l'emanazione del suddetto decreto che consente la coltivazione nonché la trasformazione della cannabis medica anche ad altri enti o imprese, in modo tale da garantire l'accesso alle cure a tutti i malati che ne abbiano fatto richiesta, considerato che al momento attuale purtroppo questo non è garantito.
(5-02970)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 31 ottobre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-02970

  In merito alle questioni sollevate nell'atto parlamentare in esame, desidero, in via preliminare, fare alcune precisazioni in merito ai dati esposti dagli interroganti.
  Per quanto concerne il numero dei pazienti in trattamento con cannabis, l'Istituto Superiore di sanità ha stimato un numero di pazienti pari ad un terzo rispetto ai 30.000 indicati, dati che vengono rilevati dalle schede compilate e trasmesse all'istituto dai medici, come previsto dal decreto del Ministro della salute del 9 novembre 2015.
  In secondo luogo, appare opportuno specificare che l'uso di medicinali a base di cannabis è previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 309/90 e disciplinato dal già richiamato decreto ministeriale 9 novembre 2015, che individua il Ministero della salute quale Organismo statale per la cannabis, attribuendo a tale Dicastero molteplici competenze in materia. La disposizione citata dagli Onorevoli interroganti regolamenta, specificamente, la produzione e la trasformazione di cannabis per uso medico.
  Quanto al lotto rifiutato dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze (SCFM) a cui si fa riferimento, si precisa che, lo stesso, non risulta conforme alle specifiche EU – GMP (Good manufacturing practices dell'Unione europea), in quanto non sono stati effettuati i prescritti studi di stabilità per la definizione della validità dei lotti, per la qualità del prodotto e la sicurezza dei pazienti e dei medici prescrittori.
  Ricordo che l'accordo di collaborazione tra il Ministro della salute e il Ministro della difesa per l'avvio del progetto pilota volto alla produzione nazionale di Cannabis a uso medico, ha, tra gli obiettivi, quello di ridurre il ricorso a prodotti importati, illegali o contraffatti e che l'autorizzazione all'importazione di quote di cannabis è prevista ai soli fini della trasformazione presso lo SCFM di prodotti conformi alle specifiche di rilascio dei lotti, in osservanza alle GMP – Good manufacturing practices, per la successiva distribuzione presso le farmacie.
  Questo Ministero inoltre, quale Organismo statale per la Cannabis, sta attentamente mormorando le attività poste in essere dallo Stabilimento di Firenze in relazione all'impiego dei fondi stanziati dalla citata legge finalizzati:
   1) all'ampliamento della produzione nazionale di infiorescenze di Cannabis a uso medico di qualità e grado farmaceutico EU – GMP conformi alle specifiche di produzione farmaceutica depositate all'AIFA e complete degli studi di stabilità previsti della direttive EU;
   2) allo sviluppo di nuove preparazioni vegetali a base di cannabis per la successiva distribuzione alle farmacie.

  Da ultimo, al fine di garantire l'accesso alle cure a tutti i malati che necessitano della cannabis a uso medico, sono in corso contatti con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali affinché lo stesso, assicuri, tramite il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA), la fornitura allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze (SCFM) della quantità di talee necessaria ad incrementare la produzione nazionale di sostanze e preparazioni di origine vegetale a base di cannabis per fini di cura, nel rispetto della normativa vigente.
  Ove l'iniziativa in questione dovesse richiedere tempi incompatibili con le esigenze di cura, il Ministero si riserva di valutare l'opportunità di individuare, nelle forme di legge, gli enti o le imprese da autorizzare alla coltivazione ed alla trasformazione di cannabis, fatte salve le misure di garanzia e di controllo finalizzate ad assicurare che la produzione aggiuntiva sia utilizzata in via esclusiva a fini terapeutici.
  Ove ritenuto opportuno, il Ministero resta a disposizione per fornire gli aggiornamenti sull'esito delle iniziative in corso.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria chimica

politica delle importazioni

farmacologia