ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02930

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 240 del 16/10/2019
Firmatari
Primo firmatario: FORMENTINI PAOLO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 16/10/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZOFFILI EUGENIO LEGA - SALVINI PREMIER 16/10/2019


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 16/10/2019
Stato iter:
17/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/10/2019
Resoconto FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
 
RISPOSTA GOVERNO 17/10/2019
Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 17/10/2019
Resoconto FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/10/2019

SVOLTO IL 17/10/2019

CONCLUSO IL 17/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02930
presentato da
FORMENTINI Paolo
testo di
Mercoledì 16 ottobre 2019, seduta n. 240

   FORMENTINI e ZOFFILI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   l'economia italiana dipende fortemente dalla regione che si può indicare come Eastmed, ovvero quella regione che comprende le coste del Mediterraneo centro-orientale ed i Balcani. Il nostro Paese è il primo stakeholder in settori strategici come l'energia e lo shipping, settore nel quale il nostro Paese controlla ben il 38 per cento delle rotte mediterranee;

   l’export italiano, ove l'Italia è il Paese più esposto ad eventuali crisi, conta 60 miliardi di euro di interscambio che viaggiano lungo quelle rotte e il nostro Paese esporta verso l'area Eastmed/Balcani per un valore di circa 42 miliardi di euro: quasi il doppio di quanto l'Italia esporta verso Cina, Russia e India, cumulativamente;

   a fronte di questi dati si rileva una scarsa attenzione da parte delle autorità italiane per una soluzione attiva delle criticità in corso, a tutto vantaggio di Paesi concorrenti come la Francia, che si avvantaggiano dell'inattività italiana, ad ampio danno delle aziende e dell’export italiano, specie nei settori di specializzazione intelligente della economia: in questo modo ci si espone a maligne campagne anti italiane orchestrate da chi vede di cattivo occhio le posizioni di leadership testé evidenziate;

   le difficoltà che tali campagne creano si riflettono in una «deminutio» della capacità strategica nazionale, con impatti fortemente negativi sull'economia e sull'industria italiana: si pensi solo alle commesse vinte o in corso di aggiudicazione da parte di Naval Group nei Balcani, commesse che un miglior sfruttamento del «Sistema Paese» avrebbe potuto garantite a Fincantieri –:

   quali accordi bilaterali il Governo stia prendendo con i Governi dell'area Eastmed per il trasporto delle risorse energetiche dell'area stessa verso il nostro Paese.
(5-02930)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 17 ottobre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-02930

  Il gas naturale, incluso il GNL (gas naturale liquefatto), resta la principale risorsa a basse emissioni per la transizione energetica, guidata dalle rinnovabili, verso un futuro a zero emissioni di carbonio della nostra economia.
  L'Italia importa il proprio fabbisogno di gas principalmente dalla Russia, che è anche il principale fornitore dell'UE, e a seguire anche da Algeria, Qatar e Libia.
  Anche per questo siamo da tempo in prima linea nel Mediterraneo orientale per diversificare le fonti di approvvigionamento e incrementare il nostro ruolo di hub energetico sul fronte europeo meridionale. Lo stiamo facendo con un approccio coeso di sistema, rendendo l'Italia un pilastro della ricerca e dell'utilizzo delle risorse energetiche dal bacino orientale del Mediterraneo.
  A tal fine è importante anzitutto ricordare che siamo tra i detentori della quasi totalità delle concessioni esplorative nelle aree di Cipro e che siamo impegnati in esplorazioni anche in Libano. Una presenza con basi solide e ben radicate nelle collaborazioni stabilite nei decenni passati con gli altri principali Paesi dell'area.
  A riprova di quanto sopra, l'Italia è l'unico Paese G20 tra i fondatori dell’East Mediterranean Gas Forum, che ha sede al Cairo. Il Forum è una preziosa piattaforma di dialogo, a o livello Ministeriale e tecnico, su concrete collaborazioni per ricerca, utilizzo ed esportazione del gas dell'area, principalmente verso l'Europa. Abbiamo già partecipato a due riunioni ministeriali e a numerosi tavoli tecnici. È un chiaro successo diplomatico del nostro Paese, che si rilancia ulteriormente nel ruolo di hub energetico.
  La nostra presenza nell’East Mediterranean Gas Forum è connessa alle concrete prospettive di importazione di gas naturale liquefatto, disponibili a breve termine. Impianti di liquefazione presenti nell'area, in alcuni casi controllati da nostre imprese, favoriranno l'arrivo nel nostro Paese delle enormi risorse di gas presenti nel Mediterraneo orientale. L'Italia sarà mercato di sbocco – oltre che di transito verso gli altri mercati europei – grazie agli impianti per il GNL presenti sul nostro territorio e a largo delle nostre coste. E in questo modo che stanno per essere rese disponibili anche le ingenti risorse di gas di Israele, fino ad oggi senza possibilità di essere esportate.
  Nel medio-lungo periodo possiamo inoltre fare affidamento su una proficua interlocuzione per nuovi progetti infrastrutturali con Cipro, Grecia e Israele, anche in questo caso di riconosciuta rilevanza per l'intera UE.
  In conclusione, l'azione italiana in un'area storicamente percorsa da tensioni ed instabilità dimostra che l'energia può essere elemento inclusivo di crescita comune. Per comprendere come sia possibile trarre benefìci dallo sfruttamento di tali risorse in termini di sicurezza, stabilità e prosperità condivise è sufficiente ricordare che dell’East Mediterranean Gas Forum fanno parte allo stesso tempo Israele e Palestina. L'Italia continuerà dunque a sostenere tali collaborazioni nell'ambito del suo ruolo di primo piano nel Mediterraneo orientale, garantito da ottime relazioni con i principali attori dell'area e capacità industriali in termini di ricerca, estrazione e trasporto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

conseguenza economica

economia aziendale

industria energetica