ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02597

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 214 del 24/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: BARELLI PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 24/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2019
FIORINI BENEDETTA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2019
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2019
SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 24/07/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 24/07/2019
Stato iter:
25/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/07/2019
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 25/07/2019
Resoconto GALLI DARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 25/07/2019
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/07/2019

SVOLTO IL 25/07/2019

CONCLUSO IL 25/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02597
presentato da
BARELLI Paolo
testo di
Mercoledì 24 luglio 2019, seduta n. 214

   BARELLI, PORCHIETTO, FIORINI, POLIDORI e SQUERI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in questo primo anno di legislatura il tema delle delocalizzazioni di impresa e delle crisi industriali è stato tra quelli centrali dell'attività di indirizzo e di sindacato ispettivo, con oltre 200 atti presentati e un numero limitato di risposte del Governo: da queste risulta con evidenza che tavoli di concertazione (o di crisi) appaiono oggi come uno strumento depotenziato e insufficiente;

   il 18 luglio 2018 il Ministro dello sviluppo economico è intervenuto presso l'Aula della Camera dei deputati, con una informativa urgente del Governo sullo stato dei tavoli di crisi aperti presso il Ministero dello sviluppo economico. In quella occasione, il Ministro, da poco insediato, aveva riferito di 144 tavoli aperti al 30 giugno 2018, con un coinvolgimento di 189.000 lavoratori, e che 30 delle aziende interessate dal procedimento di concertazione intendevano anche delocalizzare;

   a inizio febbraio 2019 il Ministro ha proceduto alla riorganizzazione della task force delle aziende in crisi, sostituendo il consulente che l'aveva guidata negli 11 anni precedenti. A quella data, si apprende dalla stampa, i tavoli in essere assommavano a 137;

   sempre dalla stampa si apprende che, a giugno 2019, il numero dei tavoli di crisi è salito a 158, con il coinvolgimento di più di 201.000 lavoratori. Il ricorso alla cassa integrazione esplode segnando ad aprile 2019 un +78 per cento sullo stesso mese dell'anno precedente;

   alla metà di luglio 2019 si apre un nuovo fronte: entrano in crisi marchi molto famosi, alcuni dei quali hanno fatto la storia del lusso: La Perla, Stefanel, Roberto Cavalli e Calvin Klein;

   da mesi la stampa segnala che cercare l'elenco delle situazioni di crisi sul sito del Ministero dello sviluppo economico è inutile. Né è stato possibile ottenerlo attivando gli strumenti in possesso del Parlamento –:

   quale sia ad oggi l'elenco esatto ed aggiornato dei tavoli di crisi in essere presso la struttura per le crisi d'impresa, allo scopo specificamente costituita presso il Ministero dello sviluppo economico e se non ritenga opportuno che esso sia pubblicato sul sito del Ministero dello sviluppo economico e costantemente aggiornato.
(5-02597)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 luglio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-02597

  Fermo restando quanto ho rappresentato in risposta alla precedente question time (On. Moretto), vorrei evidenziare quanto segue.
  La difficoltà maggiore sulle crisi non è costituita solo dalla ricostruzione nel numero dei tavoli aperti (basti pensare, infatti, che le sole convocazioni delle vertenze effettuate al MiSe tra giugno e luglio 2019 risultano essere 33, e a queste si devono aggiungere quelle per i tavoli tenutisi presso il Ministero del lavoro, nonché gli incontri e le riunioni propedeutiche alla gestione delle vertenze stesse); ma soprattutto dall'esigenza di trovare soluzioni idonee per la reindustrializzazione nonché per l'individuazione di seri investitori, che possano rilanciare le attività imprenditoriali del nostro Paese a rischio chiusura.
  Sicuramente, come bene dice l'Onorevole interrogante, la cessazione di attività in Italia per delocalizzazione all'estero, è un fenomeno che ha fortemente inciso sulle crisi d'impresa. Basti pensare alla Bekaert, multinazionale belga che ha rilevato dalla Pirelli lo stabilimento di Figline Valdarno, la quale inizialmente ha garantito il mantenimento dei livelli occupazionali, per poi decidere di traslocare in Romania. Nel corso di questi mesi è stato avviato un percorso propedeutico all'individuazione di investitori interessati a reindustrializzare il citato sito. Proprio per favorire questo percorso, lo scorso anno è stato reintrodotto lo strumento della cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) per cessazione dell'attività produttiva, strumento che era stato abolito con il jobs act.
  Non è possibile a tal proposito non evidenziare le disposizioni del Decreto Dignità, che ha previsto, come deterrente alla delocalizzazione, che le aziende restituiscano i finanziamenti ricevuti, qualora decidano di trasferire la propria attività all'estero.
  Infine, vorrei ribadire che l'azione di Governo in materia di crisi è volta alla massima trasparenza e al dialogo, come dimostra anche l'apertura dei tavoli di crisi ai parlamentari di tutti i Gruppi politici, possibilità preclusa nella legislatura precedente.
  Infatti, durante questo primo anno di lavoro il confronto con tutti gli interlocutori non si è mai interrotto e sono sempre stati costanti gli scambi, gli incontri istituzionali e le valutazioni congiunte.
  In conclusione, dunque, ribadisco che il Ministero dello sviluppo economico, continuerà a seguire, con il massimo impegno e al fine di trovare le soluzioni più idonee, le vertenze, per garantire la continuità aziendale e un'adeguata tutela ai lavoratori coinvolti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impresa in difficolta'

contrattazione collettiva

trasferimento d'impresa