ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02596

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 214 del 24/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: MORETTO SARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 24/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2019
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2019
MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2019
MOR MATTIA PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2019
NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2019
NOJA LISA PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2019
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 24/07/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 24/07/2019
Stato iter:
25/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 25/07/2019
Resoconto MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 25/07/2019
Resoconto GALLI DARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 25/07/2019
Resoconto MORETTO SARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 25/07/2019

SVOLTO IL 25/07/2019

CONCLUSO IL 25/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02596
presentato da
MORETTO Sara
testo di
Mercoledì 24 luglio 2019, seduta n. 214

   MORETTO, BENAMATI, BONOMO, GAVINO MANCA, MOR, NARDI, NOJA e ZARDINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il Ministero dello sviluppo economico, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 1, comma 852, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, provvede a sostenere, ai fini della salvaguardia delle attività e dei livelli occupazionali, le imprese che versino in crisi economico-finanziaria attraverso la struttura per le crisi d'impresa;

   dalla stampa, frequentemente, si apprende dell'apertura di tavoli di crisi presso il Ministero dello sviluppo economico — come nel caso di grandi aziende come Whirlpool, Mercatone Uno, o Almaviva, e altro, ma in realtà molti di più sono i casi meno noti —, ciononostante sul sito istituzionale del Ministero non si rintraccia, secondo gli interroganti, un quadro preciso, aggiornato e accessibile di quanti siano i tavoli attualmente in corso e dell'esito di quelli conclusi;

   l'importanza e la delicatezza delle crisi aziendali, in ragione di tutti i soggetti e gli interessi coinvolti, tra i quali un numero, ancorché indeterminato, sicuramente elevato di lavoratori e aziende di rilievo anche internazionale, richiedono, da parte del Ministero cui compete la loro gestione, una più puntuale informazione e conoscibilità, nonché il rispetto del ruolo del Parlamento che, proprio al fine di conoscere le possibili ricadute sulla politica industriale del Governo delle crisi industriali in atto, aveva stabilito l'audizione — più volte rinviata — del Ministro interrogato in codesta commissione –:

   quanti e quali siano i tavoli di crisi attualmente in corso e quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere per assicurare una maggiore trasparenza in ordine all'andamento di tali tavoli e in generale all'efficacia degli strumenti messi a disposizione per sostenere le aziende in difficoltà, anche al fine di garantire un adeguato monitoraggio.
(5-02596)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 luglio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-02596

  Come noto, il nostro sistema economico ha perso nell'ultimo decennio, progressivamente, competitività e questo Governo sta provando a farvi fronte in ultimo, con provvedimenti importanti, come lo Sblocca Cantieri ed il Decreto Crescita, da poco convertiti in legge.
  Voglio evidenziare preliminarmente che, al Ministero dello sviluppo economico tutte le vertenze sono state trattate con grande impegno, com’è dimostrato anche dalla priorità riconosciuta alla riorganizzazione dell'amministrazione stes- sa, con l'attribuzione di uno specifico ruolo ad un ufficio presso la Direzione generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese, dedicato proprio alle crisi di impresa. Tale struttura è in corso di implementazione sia nella sua organizzazione sia nel personale.
  Vengo subito alla specifica domanda relativa alla tenuta di un apposito registro ufficiale che definisca i tavoli di crisi aperti presso il MISE (che peraltro è analoga per entrambe le question time di cui si discute).
  In proposito, vorrei previsare che l'ingresso di nuove vertenze e la difficoltà di definire del tutto chiuse quelle aperte da anni, rendono non possibile fornire un numero che sia ufficiale e che, a tal fine, si sta svolgendo un complesso lavoro di ricognizione su tutti i tavoli aperti.
  In particolare, si vuole effettuare una classificazione maggiormente puntuale dei tavoli, definendo ad esempio come «permanenti», quelli attivi già da diversi anni e relativi a situazioni di crisi che, seppur ritenute in precedenza risolte a seguito di un accordo, nella realtà non erano state del tutto definite, poiché i termini degli accordi sottoscritti sono stati disattesi o avevano basi non solide.
  Si è ritenuto, infatti, che il metodo di conteggio finora utilizzato dai governi precedenti sia lacunoso e contraddittorio. Per precisione e non per spirito polemico, non mi risulta che nel passato ci sia stato sul sito istituzionale del MISE uno specifico elenco di tavoli di crisi aperti o un quadro preciso degli stessi.
  Orbene, in conclusione, si rappresenta che – a seguito del complesso lavoro che si sta delineando, cui ho fatto cenno – il Ministero dello sviluppo economico procederà ad un costante e adeguato monitoraggio sui tavoli di crisi.
  Da ultimo, tengo a precisare che questo Governo continuerà a risolvere e seguire, con il massimo impegno e nei tempi idonei, tutte le vertenze per garantire la continuità aziendale e la salvaguardia dei lavoratori.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impresa in difficolta'

crisi monetaria

politica industriale