ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02438

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 202 del 03/07/2019
Firmatari
Primo firmatario: ROSTAN MICHELA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 03/07/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OCCHIONERO GIUSEPPINA LIBERI E UGUALI 03/07/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 03/07/2019
Stato iter:
04/07/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/07/2019
Resoconto OCCHIONERO GIUSEPPINA LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 04/07/2019
Resoconto BARTOLAZZI ARMANDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 04/07/2019
Resoconto OCCHIONERO GIUSEPPINA LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/07/2019

SVOLTO IL 04/07/2019

CONCLUSO IL 04/07/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02438
presentato da
ROSTAN Michela
testo di
Mercoledì 3 luglio 2019, seduta n. 202

   ROSTAN e OCCHIONERO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   una gravissima emergenza si è verificata nel Molise dove il commissario ad acta della sanità del Molise ha firmato la chiusura del punto nascita dell'ospedale San Timoteo di Termoli;

   questo fatto di inaudita gravità, deciso in sintonia con il Comitato percorso nascita nazionale, priva la sanità molisana di un servizio essenziale per le donne e lede il loro diritto alla salute;

   questo avviene in una regione in rientro dal deficit, dove si può morire per una Tac rotta, perché il pronto soccorso è chiuso, ed ora non si potrà nemmeno più partorire a Termoli;

   il Molise già vive una carenza dei medici che è la diretta conseguenza dei pensionamenti e del blocco del turn over determinato proprio dal piano di rientro dal deficit finanziario della regione;

   fino al 30 giugno 2019 saranno possibili gli ultimi ricoveri di donne in gravidanza e fino al 7 luglio 2019 ci sarà posto per gli ultimi nati, successivamente le donne, per partorire, saranno costrette ad andare all'ospedale di Vasto in Abruzzo, a 30 chilometri da Termoli;

   80 sindaci dei basso Molise per protesta hanno paventato le dimissioni per la chiusura del punto nascita di Termoli che è solo l'ultimo atto di una sanità regionale in ginocchio;

   la stessa regione Molise aveva chiesto al Comitato nazionale percorso nascite una deroga solo per il punto nascita di Isernia e il risultato è stato la chiusura del punto nascita di Termoli;

   il Ministero della salute ha dichiarato che il punto nascita è stato chiuso perché privo dei requisiti di sicurezza e per la diminuzione delle nascite;

   se il punto nascita era privo degli standard di sicurezza, ci si chiede perché, allora, si è atteso così tanto tempo facendo correre rischi alle partorienti e ai neonati, ma una volta messe in atto le misure per garantire le condizioni di sicurezza il punto nascita potrebbe riaprire;

   se gli standard di sicurezza negativi derivavano da mancanza di medici, la chiusura è un fatto inaccettabile. In questo caso si potrebbe ovviare alla chiusura del punto nascita, con le possibilità fornite dal decreto per la sanità in Calabria e procedere alla riapertura del punto nascita in tempi brevi –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere per rispondere positivamente alle richieste degli 80 sindaci del basso Molise che hanno chiesto di non procedere alla chiusura del punto nascita dell'ospedale San Timoteo, a garanzia e a tutela delle donne e dei neonati della provincia di Termoli.
(5-02438)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 luglio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-02438

  Si premette che il Punto Nascita (PN) dell'Ospedale S. Timoteo di Termoli ha presentato, a partire dall'anno 2011, una tendenziale diminuzione dei volumi di attività, che, dopo il 2013, lo ha reso « substandard» rispetto ai requisiti previsti dall'Accordo del 16 dicembre 2010.
  Infatti, nel 2017 il volume di attività si è attestato a 440 parti, sceso, nel 2018 addirittura a 355. Contestualmente alla riduzione dei volumi di attività si è assistito ad un tasso di cesarizzazione persistentemente elevato rispetto alla media italiana (che si attesta al 32,8 per cento), con oscillazioni nei vari anni tra il 2011 al 2018 con percentuali tra il 37,3 per cento e il 41 per cento.
  Va precisato che nonostante nel Molise i PN substandard fossero, oltre che quello di Termoli, anche quello di Isernia, nel dicembre 2017, la regione ha richiesto parere di deroga esclusivamente per il PN di Isernia. Il Comitato Percorso Nascita nazionale, nell'esprimere parere positivo alla deroga per Isernia, lo ha tuttavia condizionato alla chiusura del PN di Termoli.
  A riprova della necessità di tale condizione, valgano i seguenti motivi. Il trend della popolazione residente in Molise è in diminuzione: (al 31 dicembre 2016: 310.449 abitanti; al 31 dicembre 2017: 308.493 abitanti), così come l'indice di natalità (da 7,5 nel 2002 a 6,9 nel 2017).
  Al contempo, pur in presenza di ben 3 punti nascita nella regione, i dati di mobilità passiva hanno evidenziato che, nel 2016, 140 donne del bacino di utenza di Isernia hanno partorito presso i Punti Nascita di Capua o di Cassino: tutto ciò senza che il PN di Termoli evidenzi particolari situazioni di disagio orografico.
  Il Comitato Percorso Nascita, dunque, nell'esprimere la deroga per il PN di Isernia, ha anche richiesto l'attivazione di accordi inter regionali per l'accoglienza delle partorienti anche presso i PN dell'Abruzzo, visto che si era, nel frattempo, registrata mobilità passiva anche verso Vasto.
  È stato, inoltre, suggerito alla regione di effettuare una valutazione comparativa tra i costi di questa notevole mobilità passiva e gli oneri connessi alla gestione di un PN.
  Infine, è stato fortemente raccomandato che, alla dismissione del PN di Termoli, segua l'attivazione di un percorso che preveda il potenziamento di tutte le attività connesse alla fase pre e post-partum (eventuale attivazione di pronto soccorso ostetrico h24, visite ostetriche ambulatoriali secondo il calendario della gravidanza, esami diagnostici, compreso ecografie, monitoraggi CTG, corsi di preparazione al parto, assistenza alle puerpere e al neonato, potenziamento delle attività consultoriali, e altro) in modo da accompagnare le donne nel peripartum cioè in quelle fasi della gravidanza e del puerperio, che rappresentano momenti estremamente delicati nei quali la presa in carico da parte di strutture ambulatoriali e/o consultoriali è estremamente opportuna e doverosa verso le future madri e le madri.
  Tali raccomandazioni sono state recepite dalla struttura commissariale che, infatti, ha garantito presso il Presidio Ospedaliero di Termoli il potenziamento delle funzioni ambulatoriali di visita, ecografia e diagnostica pre-natale, monitoraggio pre-parto e controlli post-partum.
  Inoltre, la struttura commissariale ha dato assicurazione che continueranno ad essere garantite presso il Pronto Soccorso h24 le consulenze urgenti, da parte del personale specialista in Ostetricia e Ginecologia che, in caso di situazione critica, potrà assicurare il trasferimento assistito verso il punto nascita appropriato nell'ambito della rete aziendale integrata materno-infantile, nonché l'assistenza in regime di ricovero ai pazienti in età pediatrica.
  Sempre nell'ottica di garantire la sicurezza delle cure, è stato previsto, infine, un costante monitoraggio del percorso clinico-organizzativo così articolato e predisposti meccanismi di controllo dei rischi in questa fase di adattamento della nuova articolazione organizzativa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica sanitaria

maternita'

prima infanzia