ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02352

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 196 del 25/06/2019
Firmatari
Primo firmatario: SISTO FRANCESCO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 25/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 25/06/2019
SARRO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 26/06/2019


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 25/06/2019
Stato iter:
26/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/06/2019
Resoconto SARRO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 26/06/2019
Resoconto GAETTI LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 26/06/2019
Resoconto SARRO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 26/06/2019

DISCUSSIONE IL 26/06/2019

SVOLTO IL 26/06/2019

CONCLUSO IL 26/06/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02352
presentato da
SISTO Francesco Paolo
testo presentato
Martedì 25 giugno 2019
modificato
Mercoledì 26 giugno 2019, seduta n. 197

   SISTO, PAOLO RUSSO, SARRO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nel mese di maggio 2015, a Giugliano in Campania (NA) è stato eletto sindaco e consiglio comunale, sciolto nel 2013 per infiltrazioni e condizionamento della criminalità organizzata;

   dall'insediamento dell'amministrazione sono state contestate anomalie giuridiche da consiglieri comunali, costretti ad agire in giudizio per tutelare il diritto ad indire referendum popolare consultivo per scongiurare la realizzazione di un ecovillaggio per rom;

   il segretario generale (nota n. 0078847 del 27 ottobre 2016) esprimeva parere di inammissibilità del referendum, ricorrendo a quelle che appaiono agli interroganti argomentazioni politiche, tanto che il Tar Campania (decisione n. 3795/2017) ne censurava l'operato;

   l'amministrazione comunale ometteva di eseguire la sentenza appellandosi al Consiglio di Stato (ordinanza sul ricorso 7704/2017) che confermava il giudizio del Tar, ma il sindaco Pozziello non ne avrebbe dato esecuzione;

   dalla nota del segretario generale risulta che la prefettura di Napoli avrebbe avallato l'azione amministrativa dichiarata illegittima;

   è stato rimosso dall'incarico di comandante della polizia municipale il dirigente assunto nel 2013 a seguito di concorso pubblico e il sindaco, d'intesa con il segretario generale, vi ha destinato un soggetto senza requisiti richiesti e procedura selettiva;

   il dirigente esautorato ha proposto ricorso al Tar Campania che (pronuncia n. 461/2018) ha statuito come l'atto di macro-organizzazione impugnato sia in contrasto con specifiche leggi e norme regolamentari adottate dal consiglio comunale;

   sebbene il Tar, con ordinanza immediatamente esecutiva, avesse disposto «la sospensione della delibera impugnata», il comune non ha ottemperato, proponendo appello al Consiglio di Stato con quello che appare agli interroganti un mero intento dilatorio: dopo aver conferito incarico legale per proporre appello, il giorno dell'udienza dichiarava di rinunciarci;

   il Consiglio di Stato (ordinanza n. 3387/2018) ha ribadito quanto affermato dal Tar, ma il sindaco Poziello, a quanto consta agli interroganti, non ne ha dato esecuzione;

   il Tar, pronunciandosi definitivamente (sentenza n. 1470 del 18 marzo 2019) ha annullato gli atti illegittimi posti in essere dall'amministrazione comunale, ma la decisione per quanto risulta agli interroganti sarebbe stata «ignorata»;

   il prefetto di Napoli avrebbe, secondo quanto consta agli interroganti, in chiave dilatoria, investito il dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'interno, che avrebbe puntualizzato l'impossibilità di conferire la qualifica di agente di P.S. a soggetto privo dei requisiti e l'inammissibilità della revoca della qualifica al dirigente illegittimamente esautorato –:

   quali iniziative il Ministro interrogato abbia adottato o intenda adottare, per quanto di competenza, anche nei confronti di quanti hanno assunto comportamenti illegittimi, omissivi o dilatori descritti in premessa, per ripristinare la piena legittimità dell'azione del comune di Giugliano e se non intenda chiarire le ragioni dell'ingiustificata inerzia del prefetto di Napoli.
(5-02352)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 giugno 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-02352

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati, l'onorevole interrogante richiama l'attenzione su presunte e ripetute irregolarità amministrative poste in essere dall'Amministrazione del Comune di Giugliano in Campania, soffermandosi in particolare sul contenzioso determinatosi a seguito della sostituzione del Comandante della Polizia Municipale e sollecitando iniziative per il ripristino della piena legalità dell'azione dell'Ente.
  Al riguardo, bisogna necessariamente tener conto che l'assetto normativo vigente sull'ordinamento degli enti locali non attribuisce – com’è noto – al Prefetto alcun sindacato di legittimità sugli atti degli enti medesimi. Principio, quest'ultimo, che ha trovato recente conferma nella pronuncia della Corte Costituzionale sulla questione di legittimità dell'articolo 28 del «decreto sicurezza», laddove la Corte ha sostanzialmente ritenuto che i poteri attribuiti ai Prefetti dalla citata disposizione siano lesivi dell'autonomia costituzionalmente garantita agli Enti locali.
  Pur nell'ambito di siffatti stringenti limiti, resta costante l'attività sollecitatoria del Prefetto agli organi comunali competenti, qualora vengano segnalati atti o procedimenti connotati da asseriti profili di illegittimità e/o irregolarità.
  Nello specifico, con riguardo all'atto di macro-organizzazione adottato dal Comune di Giugliano, per effetto del quale è stato sostituito il Comandante della Polizia Municipale, il Prefetto di Napoli, proprio nell'ambito della predetta attività sollecitatoria, ha interessato, a suo tempo, il Sindaco.
  Quest'ultimo ha riferito che l'atto di sostituzione si inseriva all'interno di una più generale scelta organizzativa, di prerogativa dell'amministrazione. Scelta quindi che, in base a quanto detto in precedenza, sfugge ad un sindacato di tipo amministrativo del Prefetto, ferma restando la tutela giurisdizionale dei diritti, che in questo risulta essere stata esercitata e che potrà trovare ulteriore eventuale definizione in sede di giudizio di ottemperanza.
  In ordine a quanto segnalato dagli onorevoli interroganti, il Prefetto di Napoli ha precisato, inoltre, di non aver mai interessato della questione il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno. Ha segnalato, altresì, che nelle more della definizione dei giudizi in atto, la Prefettura non ha proceduto alla revoca della qualifica di agente di P.S. nei confronti del Comandante della Polizia Municipale, come invece il Sindaco aveva reiteratamente richiesto.
  Da parte sua, il predetto Dipartimento ha fatto altresì sapere che è solo pervenuto, il 23 maggio scorso, per conoscenza, un esposto dell'Associazione nazionale dei Comandanti e Ufficiali dei Corpi di Polizia Municipale, del 15 maggio 2019, indirizzato al Prefetto di Napoli, avverso taluni atti organizzativi della citata amministrazione comunale, rispetto al quale, è in corso l'attività istruttoria e valutativa da parte degli uffici centrali e periferici.
  Si assicura, infine, che la Prefettura di Napoli continuerà a seguire con la dovuta attenzione la vicenda segnalata dagli onorevoli interroganti, sulla quale proprio nei giorni scorsi, ha ulteriormente sollecitato il Sindaco a fornire chiarimenti e aggiornamenti sugli sviluppi del contenzioso.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

amministrazione locale

segretario generale

referendum