Legislatura: 18Seduta di annuncio: 188 del 11/06/2019
Primo firmatario: GALLO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/06/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma DEL SESTO MARGHERITA MOVIMENTO 5 STELLE 13/06/2019
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Ministero destinatario:
- MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 11/06/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 28/11/2019 Resoconto BONACCORSI LORENZA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO) REPLICA 28/11/2019 Resoconto GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/06/2019
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 13/06/2019
DISCUSSIONE IL 28/11/2019
SVOLTO IL 28/11/2019
CONCLUSO IL 28/11/2019
GALLO, DEL SESTO. — Al Ministro per i beni e le attività culturali. — Per sapere – premesso che:
nel territorio comunale di Capua si eleva il rilievo montuoso del Tifata, sulle cui pendici si trova il sito monumentale di Sant'Angelo in Formis, basilica benedettina la cui destinazione religiosa e le cui origini risalgono a epoca preromana, caratterizzata da un notevole ciclo di affreschi;
la prima costruzione della basilica si può far risalire all'epoca longobarda, mentre all'abate Desiderio di Montecassino, successivamente eletto Papa con il nome di Vittore III, si devono gli affreschi di scuola bizantino-campana presenti all'interno della struttura, considerati tra i più importanti cicli pittorici dell'epoca presenti in sud Italia;
sulla facciata vi è un porticato a cinque arcate realizzate con elementi marmorei di reimpiego provenienti da edifici facenti parte del santuario pagano, come di reimpiego sono i capitelli e le colonne di età romana che dividono le tre navate interne della chiesa e i blocchi del basamento del campanile;
la terrazza attuale su cui sorge la basilica ricalca quella che accoglieva il santuario antico e il suo perimetro è segnato su parte del lato orientale e meridionale da alti muri, il primo in opera reticolata con ricorsi di laterizi, l'altro integralmente in opera laterizia. La mancanza di manutenzione, ormai perdurante da decenni, e il conseguente degrado che ha causato la perdita totale dei paramenti del muro, unita alla pressione del terreno delle pendici del Tifata, quest'ultima aggravata dal taglio e dall'obliterazione delle retrostanti condotte per la deviazione delle acque meteoriche necessarie per impedire lo scivolamento del muro, hanno portato ai crolli in prossimità dell'arco, che si sono verificati nei mesi di febbraio e maggio 2019 e che hanno indebolito l'intera struttura;
la basilica è posta su una discontinuità stratigrafica e si fonda in parte sulla roccia e sui detriti o perfino sul terreno di riporto;
a seguito di ripetuti allarmi relativi alla sicurezza della struttura, furono installati puntelli nel colonnato destro. Si ritiene che gli spostamenti e i danni riportati nel corso degli anni siano stati la conseguenza dell'attività svolta dalle cave, caratterizzata dal sistematico utilizzo di esplosivi. Di conseguenza le cave furono completamente chiuse dal 1981;
tuttavia, il rischio di ulteriori cedimenti e il rinvenimento di altri danni non si è interrotto, colpa anche dell'effetto in superficie dei fenomeni carsici e dei movimenti tettonici residuali del pendìo, a fronte di monitoraggi compiuti a più riprese nei primi anni Ottanta e, dal 2011 al 2013, sono stati riscontrati cedimenti più evidenti nelle estremità della basilica, con deviazione delle colonne e fessurazioni negli affreschi più sensibili sul muro e sulle colonne di destra –:
se il Ministro interrogato intenda adottare le iniziative di competenza per la messa in sicurezza della basilica, partendo dal ripristino della parete retrostante e dalle murature, sia antiche che recenti da un monitoraggio delle fondazioni e di tutta la struttura dell'arco, al fine di individuarne eventuali cedimenti a seguito dei recenti crolli, dal ripristino della deviazione delle acque meteoriche provenienti dalle pendici del Tifata, al fine di evitare ulteriori infiltrazioni che potrebbero compromettere sia la stabilità del muro che della basilica, dal consolidamento delle fondazioni della basilica, con lo scopo di ridurre il continuo sprofondamento, quale principale causa delle incrinature della cupola, delle fessurazioni sulla parete di destra e del conseguente danneggiamento degli affreschi;
se siano previsti progetti di riqualificazione delle aree archeologiche e di valorizzazione culturale del comune di Capua, anche attraverso l'utilizzo di fondi europei, al fine di rilanciare i siti archeologici e favorire una ripresa economica della città di Capua.
(5-02260)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):sito storico
chiesa
rilancio economico