ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02110

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 174 del 13/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: PEZZOPANE STEFANIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 13/05/2019


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/05/2019
Stato iter:
15/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/05/2019
Resoconto PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 15/05/2019
Resoconto MICILLO SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 15/05/2019
Resoconto PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/05/2019

SVOLTO IL 15/05/2019

CONCLUSO IL 15/05/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02110
presentato da
PEZZOPANE Stefania
testo di
Lunedì 13 maggio 2019, seduta n. 174

   PEZZOPANE e BRAGA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   sulla scorta del procedimento avviato dalla procura della Repubblica di Teramo sembrerebbe esservi grave «rischio di contaminazione» delle falde acquifere, dovuto a una struttura, quella dei laboratori del Gran Sasso, «fragile», in uno stato di «generale abbandono» e quindi «non in grado di garantire la collettività» poiché, sempre secondo la procura, non ci sarebbe stata «la necessaria separazione» tra le condotte destinate alle acque per consumo umano e quelle di «scarto»

   questi mancati interventi di messa in sicurezza delle falde acquifere sotto il massiccio del Gran Sasso come effetto immediato rischiano di determinare tra pochi giorni la chiusura dell'autostrada con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista del traffico oltre al perdurante rischio di natura ambientale;

   la procura di Teramo, contesterebbe ai vertici dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, di aver mantenuto in esercizio i laboratori senza aver verificato se vi fosse «un adeguato isolamento idraulico delle opere di captazione e convogliamento delle acque destinate ad uso idropotabile ricadenti nella struttura rispetto alle limitrofe potenziali fonti di contaminazione» e quindi senza attuare le misure «atte a scongiurare il rischio di contaminazione delle acque sotterranee», così come di aver omesso di adottare «le misure necessarie per l'allontanamento della zona di rispetto delle sostanze pericolose detenute ed utilizzate nelle attività dei laboratori»;

   ai vertici della strada dei parchi, la procura contesterebbe, «di aver mantenuto in esercizio le gallerie autostradali senza verificare l'esistenza di un adeguato isolamento delle superfici dei tunnel autostradali e delle condutture di scarico a servizio delle gallerie rispetto alla circostante falda acquifera e, di conseguenza, senza attuare le misure atte a scongiurare il rischio di contaminazione della falda acquifera»;

   alla Ruzzo Reti, società di gestione delle acque, infine, la procura contesterebbe di non aver verificato, così come scritto nel capo d'imputazione, «se vi fosse un adeguato isolamento delle opere di captazione e convogliamento delle acque sotterranee destinate ad uso idropotabile» ricadenti nelle strutture dei laboratori e nei tunnel autostradali –:

   quali iniziative il Governo intenda adottare, per quanto di competenza, con la massima urgenza, e prevedendo quali risorse, per fronteggiare la gravissima problematica relativa alla prioritaria tutela delle falde acquifere sotto il Gran Sass, scongiurando la chiusura dell'autostrada e assicurando la piena tutela dell'ambiente nelle zone interessate.
(5-02110)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 15 maggio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-02110

  Con riferimento alle problematiche in argomento, si fa presente che, a seguito degli episodi del 2002 e del 2017 che hanno portato alla rilevazione della presenza, nelle acque destinate al consumo umano, di sostanze estranee, seppur in quantitativi molto al di sotto dei limiti di legge, è stata evidenziata la potenziale interferenza delle infrastrutture del Traforo del Gran Sasso e dei Laboratori Nazionali dell'Istituto di Fisica Nucleare (INFN) con il sistema idrico e l'esigenza di implementare le attività di coordinamento, gli strumenti di controllo e gli interventi puntuali e infrastrutturali sull'intero sistema. A tal fine, è stato istituito un Gruppo di lavoro, composto da tutti gli Enti a vario titolo coinvolti nella gestione del sistema idrico del Gran Sasso, per individuare e porre in essere strategie e azioni volte a garantire la sicurezza dell'acquifero e delle captazioni potabili attraverso interventi infrastrutturali sia sulle opere acquedottistiche, sia all'interno dei Laboratori dell'INFN e delle gallerie autostradali, nonché misure finalizzate alla gestione, nel breve periodo, di ogni potenziale rischio attraverso un sistema di monitoraggio, allerta e condivisione delle informazioni. Al Gruppo di lavoro è demandata, altresì, la predisposizione del Piano di Sicurezza delle Acque (PSA) della filiera idrica delle sorgenti del Traforo. Il PSA viene attualmente riconosciuto come il mezzo più efficace per garantire sistematicamente la sicurezza del sistema idropotabile, la qualità delle acque fornite e la protezione della salute dei consumatori. La questione della messa in sicurezza delle captazioni ad uso potabile è seguita anche da una apposita Commissione tecnica, nell'ambito della quale, con recente deliberazione regionale del 25 gennaio scorso, è stato definito il piano degli interventi infrastrutturali a breve, medio e lungo termine per la risoluzione definitiva della problematica nel suo complesso, stimandone i relativi costi in circa 172 milioni di euro, che potrebbero trovare copertura nel Piano nazionale degli interventi nel settore idrico, finanziato dalla Legge di bilancio 2019. Gli interventi consisteranno, in particolare, nella realizzazione di due impianti di potabilizzazione da utilizzare nel periodo di effettuazione dei lavori nelle gallerie autostradali e, a regime, in caso di necessità; rifacimento condotte di captazione e convogliamento dell'acqua potabile a tergo delle gallerie, impermeabilizzazione delle gallerie, dei by pass e delle nicchie; completamento impermeabilizzazione, nei Laboratori, delle sale e dei cunicoli di comunicazione, realizzazione di condotte di scarico in ghisa sferoidale, progressiva dismissione degli esperimenti che comportano l'utilizzo di sostanze pericolose al di sopra delle soglie imposte dalla legge.
  Alla luce delle informazioni esposte, il Ministero dell'ambiente, per quanto di competenza, continua a seguire i vari aspetti della vicenda e l'operato dei vari attori e gruppi di lavoro coinvolti, riservandosi l'opportunità di avviare ogni iniziativa di coordinamento ed indirizzo con la regione al fine di garantire la corretta applicazione della vigente normativa ambientale, con particolare riferimento alla salvaguardia della risorsa utilizzata a scopo idropotabile.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rischio sanitario

acque sotterranee

consumo alimentare