ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02075

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 171 del 08/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: DE LUCA PIERO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOSCHI MARIA ELENA PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2019
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2019
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2019
SENSI FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2019
GIACHETTI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2019
MAURI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2019
RACITI FAUSTO PARTITO DEMOCRATICO 08/05/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XIV COMMISSIONE (POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 08/05/2019
Stato iter:
09/05/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/05/2019
Resoconto BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 09/05/2019
Resoconto VALENTE SIMONE SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 09/05/2019
Resoconto DE LUCA PIERO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/05/2019

SVOLTO IL 09/05/2019

CONCLUSO IL 09/05/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-02075
presentato da
DE LUCA Piero
testo di
Mercoledì 8 maggio 2019, seduta n. 171

   DE LUCA, BOSCHI, BERLINGHIERI, ROTTA, SENSI, GIACHETTI, MAURI e RACITI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   le procedure di infrazione dell'Unione europea nei confronti del nostro Paese rappresentano una situazione particolarmente delicata anche per gli effetti finanziari connessi a possibili sanzioni e comunque il dato delle procedure pendenti è considerato in termini negativi dalla Commissione europea nelle valutazioni sull'Italia;

   per anni il nostro Paese è stato fanalino di coda in Europa in termini di leale collaborazione con l'Unione europea e rispetto delle regole, potendo vantare il triste primato di essere uno dei Paesi destinatario del maggior numero di procedure;

   i precedenti Governi Renzi e Gentiloni hanno raggiunto uno straordinario risultato nella riduzione delle procedure di infrazione europee passando da 119 procedure aperte al 22 febbraio 2014 alle 59 procedure del 31 maggio 2018, grazie al coordinamento interministeriale e ad un costante e qualificato confronto con l'Unione europea;

   i precedenti Governi fornivano una informazione periodica in Consiglio dei Ministri e ai cittadini in merito all'iter delle procedure di infrazione;

   l'attuale Governo Conte non rende alcuna informazione periodica in merito e non è quindi possibile conoscere il numero attuale delle procedure di infrazione pendenti;

   tale circostanza appare particolarmente grave alla luce del fatto che dalle procedure di infrazione possono derivare pesanti sanzioni nei confronti del nostro Paese e quindi anche oneri finanziari che ricadono, in ultima istanza, su cittadini e imprese;

   il disegno di legge di delegazione europea, che contiene le disposizioni di deleghe legislative necessarie per il recepimento delle direttive e degli altri atti dell'Unione europea che devono essere recepiti nell'ordinamento italiano, deve essere presentato dal Governo entro il 28 febbraio di ogni anno con l'indicazione dell'anno di riferimento, ai sensi dell'articolo 30 della legge n. 234 del 2012, cosa che al momento non risulta ancora avvenuta –:

   quante procedure di infrazione risultino attualmente aperte nei confronti del nostro Paese e quante procedure di infrazione europee siano state eventualmente definite positivamente dall'attuale Governo.
(5-02075)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 maggio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XIV (Unione europea)
5-02075

  Signor presidente, colleghi deputati,
  in riferimento alla richiesta formulata dai colleghi interroganti, preciso, sulla base delle informazioni ricevute dai competenti Uffici per gli Affari europei, che questo Governo, nella consapevolezza dell'impatto finanziario delle sanzioni europee, ha avviato fin da subito un sistema di coordinamento attivo tra le strutture interessate su tutte le procedure ancora pendenti, rafforzando altresì il raccordo costante con la Rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea e con la Commissione europea.
  Per quanto riguarda l'informativa periodica al Parlamento, rilevo che sono rispettati i termini e le previsioni di cui alla legge n. 234 del 2012, con la trasmissione, a cura dei Ministri competenti per materia oggetto di procedura, di relazioni puntuali sulle contestazioni della Commissione europea; sul quadro regolamentare interno e sulle misure da adottare.
  Quanto poi all'informazione nei confronti dei cittadini, faccio presente che sul sito delle politiche europee, il Governo fornisce costantemente notizie aggiornate riguardanti sia lo stato delle procedure che le materie interessate. Tale aggiornamento informativo rappresenta una best practice di trasparenza che non avviene negli altri Stati membri.
  Relativamente all'aspetto delle procedure d'infrazione, rappresento che le archiviazioni intervenute da giugno 2018 ad oggi ammontano a 14.
  Preciso anche che, a seguito dell'ultima sessione di decisioni del Collegio dei Commissari dell'11 aprile u.s., sono attualmente pendenti nei confronti del Governo italiano 71 procedure d'infrazione, di cui 64 per violazione del diritto dell'Unione e 7 per mancata trasposizione di direttive.
  Il dato evidenzia una diminuzione del numero d'infrazioni rispetto alla precedente rilevazione in cui si segnalavano come pendenti 74 procedure.
  Va evidenziato, inoltre, che dieci importanti procedure d'infrazione sono in via di chiusura, in quanto sono state poste in essere tutte le misure risolutive. Pertanto, gli sforzi profusi dall'intera compagine governativa consentono ad oggi di considerare ridotto a 61 il numero delle procedure pendenti.
  In relazione ai disegni di legge europea e di delegazione europea, rappresento che l'allungamento dei tempi di approvazione dei disegni di legge per il 2018, ha comportato l'inevitabile slittamento della predisposizione dei nuovi strumenti normativi per il 2019.
  A riguardo, preciso che i tavoli di coordinamento attivati dal Governo sono impegnati nell'elaborazione dei disegni di legge europea e di delegazione europea 2019 che saranno presentati a breve in Parlamento.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

potere di controllo

Unione europea

procedura CE d'infrazione