ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02034

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 170 del 07/05/2019
Firmatari
Primo firmatario: GARIGLIO DAVIDE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/05/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2019
BORGHI ENRICO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2019
FASSINO PIERO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2019
FREGOLENT SILVIA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2019
GIORGIS ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2019
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2019
LEPRI STEFANO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2019
PORTAS GIACOMO PARTITO DEMOCRATICO 06/05/2019


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/05/2019
Stato iter:
26/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/02/2020
Resoconto VARIATI ACHILLE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 26/02/2020
Resoconto GARIGLIO DAVIDE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/05/2019

DISCUSSIONE IL 26/02/2020

SVOLTO IL 26/02/2020

CONCLUSO IL 26/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-02034
presentato da
GARIGLIO Davide
testo di
Martedì 7 maggio 2019, seduta n. 170

   GARIGLIO, BONOMO, ENRICO BORGHI, FASSINO, FREGOLENT, GIORGIS, GRIBAUDO, LEPRI e PORTAS. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da quanto si apprende dai media e dai video pubblicati su internet nel corso del corteo del 1° maggio a Torino si sono verificati scontri che hanno coinvolto esponenti «No Tav» e alcuni pacifici manifestanti del Partito Democratico;

   l'aggressione ha provocato, tra i militanti del Pd intervenuti alla manifestazione, alcuni feriti, che hanno dovuto ricorrere anche alle cure mediche;

   tra i rappresentanti dei «No Tav» autori dell'assalto vi erano molti esponenti dei centri sociali, mentre alla testa di tale corteo era presente, sempre secondo fonti stampa, una nutrita schiera di eletti torinesi e piemontesi del M5s: dalla vicepresidente del consiglio comunale, Viviana Ferrero, ai consiglieri comunali Damiano Carretto, Roberto Malanca e Marina Pollicino, dalla vicecapogruppo in comune Giovanna Buccolo alla consigliera regionale Francesca Frediani;

   l'aggressione assume quindi una gravità ancora maggiore, perché sembrerebbe quindi ispirata da motivazioni politiche, coinvolgendo anche esponenti istituzionali di primo piano dell'amministrazione comunale di Torino;

   in questo contesto va aggiunto che possibili azioni violente erano state ampiamente previste proprio per la presenza preavvisata di «No Tav» appartenenti ai centri sociali, come Askatasuna, già autori di episodi simili e le cui posizioni intransigenti sulla Torino-Lione erano già state difese e giustificate da esponenti politici locali del M5s;

   numerosi erano infatti stati gli appelli alla non violenza nel corteo del 1° maggio da parte delle istituzioni e dagli stessi sindacati;

   appare agli interroganti evidente che gli stessi scontri siano stati premeditati e cercati dai manifestanti «No Tav» che hanno forzato il cordone di sicurezza predisposto dagli organizzatori del corteo per giungere in piazza San Carlo, dove era in corso il comizio conclusivo dei sindacati;

   appare altrettanto chiaro che, nonostante l'azione delle forze di polizia che hanno bloccato le aggressioni evitando conseguenze peggiori, non fosse stato predisposto dalle istituzioni competenti un piano efficace di pubblica sicurezza per prevenire prevedibili azioni di violenza –:

   se quanto riportato in premessa corrisponda al vero;

   se il Ministro interrogato ritenga che sia stato predisposto un piano di pubblica sicurezza efficace per prevenire le aggressioni nel corso del corteo del 1° maggio a Torino e, qualora venissero appurate responsabilità dirette negli scontri da parte di eletti nelle amministrazioni pubbliche, quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per prevenire tali comportamenti ed evitare che essi si ripetano in futuro.
(5-02034)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-02034

  Anche il primo maggio dello scorso anno, in occasione della Festa dei lavoratori, si è svolta a Torino la tradizionale manifestazione indetta dalle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL.
  All'evento hanno partecipato circa 35.000 persone che, dopo essersi concentrate in piazza Vittorio Veneto, hanno sfilato per le vie cittadine per giungere in Piazza San Carlo, ove i rappresentanti sindacali hanno svolto i loro interventi.
  In coda al corteo si sono posizionati i componenti dei vari movimenti di dissenso, quantificati in circa 2000 unità, con in testa gli esponenti del centro sociale Askatasuna, seguiti da aderenti al movimento «no TaV», nonché da studenti appartenenti a diversi collettivi («Manituana», «C.U.A. e «Last»), da sostenitori della Federazione Anarchica Italiana ed, infine, da militanti dell'area anarchica insurrezionale.
  Già di prima mattina, circa un centinaio di antagonisti del centro sociale Askatasuna si sono presentati in piazza Vittorio Veneto col chiaro intento di anticipare gli altri partecipanti e posizionarsi alla testa del corteo.
  La presenza di personale delle Forze dell'ordine, in servizio sul posto, ne ha contenuto le iniziali intenzioni, garantendo in tal modo ai sindacati e agli esponenti politici di porsi alla testa del corteo, come previsto dagli organizzatori della manifestazione.
  Intorno alle ore 09.00 il folto gruppo dei movimenti di dissenso, si è avvicinato con fare provocatorio ai contingenti dei Reparti delle Forze dell'ordine, ivi schierati per evitare loro di entrare in contatto con il corteo.
  Quando il corteo ha iniziato a muoversi, i citati gruppi antagonisti hanno svolto una serie di azioni di disturbo. Hanno dapprima imposto al furgone utilizzato dal partito Liberi e Uguali di essere oltrepassato da quello di Askatasuna e, successivamente hanno tentato di oltrepassare anche il gruppo del Partito Democratico. In questo specifico frangente si sono resi protagonisti di aggressioni, anche fisiche, nei confronti, sia del personale del servizio d'ordine del partito, che di alcuni attivisti ed esponenti politici.
  Nell'occasione i reparti delle forze dell'ordine si sono prontamente frapposti al fine di contenere l'irruenza dei sodalizi antagonisti ed evitare che la situazione potesse degenerare.
  Analoga azione di contenimento si è resa necessaria all'arrivo del corteo in pazza San Carlo al fine di evitare che i gruppi di antagonisti potessero entrare in piazza ed interrompere il regolare svolgimento della manifestazione.
  Al tentativo posto in essere di sfondare il cordone appositamente predisposto, le forze dell'ordine hanno dovuto far ricorso ad azioni di alleggerimento, anche per limitare il lancio di bottiglie, di aste di bandiere ed altri oggetti contundenti, di cui si erano trovate ad essere bersaglio.
  Solo alla fine degli interventi ufficiali dei rappresentanti sindacali è stato permesso l'ingresso in Piazza San Carlo ai movimenti antagonisti che hanno poi tenuto un comizio.
  A seguito di quanto accaduto la Questura di Torino ha deferito all'Autorità Giudiziaria 46 militanti dell'area antagonista che in occasione del corteo si sono resi responsabili, a diverso titolo, dei reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, violenza privata aggravata e possesso di strumenti atti ad offendere.
  Nell'avviarmi alla conclusione desidero ancora una volta metter in evidenza come la gestione dell'ordine pubblico in occasione di manifestazioni di piazza sia assicurata dalle Forze dell'ordine, con il massimo impegno e professionalità, mantenuta sempre a livelli elevati grazie anche alla specifica attività di formazione, dedicata all'apprendimento delle tecniche operative da impiegare in situazione di stress e in scenari operativi complessi.
  Alle forze dell'ordine, pertanto, desidero rivolgere un sincero ringraziamento. Con il loro impegno quotidiano danno sempre prova di grande dedizione e attenzione alla tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico, contribuendo a garantire l'esercizio dei diritti fondamentali all'intera collettività.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

motivazione politica

amministrazione locale

sicurezza pubblica