ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01725

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 145 del 20/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: SALAFIA ANGELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
D'ORSO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 20/03/2019


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 20/03/2019
Stato iter:
21/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/03/2019
Resoconto D'ORSO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 21/03/2019
Resoconto FERRARESI VITTORIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 21/03/2019
Resoconto D'ORSO VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/03/2019

SVOLTO IL 21/03/2019

CONCLUSO IL 21/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01725
presentato da
SALAFIA Angela
testo di
Mercoledì 20 marzo 2019, seduta n. 145

   SALAFIA e D'ORSO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   con circolare del 7 maggio 2018, l'Agenzia delle ha fornito dei chiarimenti sulla liquidazione dei compensi dei consulenti tecnici d'ufficio. Si è precisato che il titolare passivo del rapporto di debito sia la parte processuale obbligata a sopportare l'onere economico, spiegando che il consulente tecnico d'ufficio dovrà sempre emettere fattura nei confronti dell'amministrazione della giustizia, nonché evidenziando che il pagamento avverrà con denaro della parte individuata dal provvedimento giurisdizionale, e non da parte dell'amministrazione della giustizia;

   le cancellerie stanno riscontrando delle difficoltà operative, stante l'obbligo del consulente di intestare la fattura all'amministrazione giudiziaria;

   il modus operandi derivante dall'applicazione della circolare dell'Agenzia delle entrate potrebbe creare problemi nella lavorazione della fatture come quello relativo al «come» e al «dove» debbano essere registrate quelle emesse dai consulenti tecnici d'ufficio, in quanto dette fatture elettroniche (anche ove recanti la doverosa annotazione che il pagamento è stato effettuato dalla parte), pervenendo agli uffici giudiziari con il sistema di gestione contabile Sicoge, risultano come crediti inestinti in quanto pagate da terzi. Il sistema Sicoge consente la chiusura automatica delle fatture pagate, ma non altrettanto avviene per quelle non pagate. Queste fatture in formato elettronico se non pagate direttamente dall'amministrazione dovrebbero essere chiuse tramite una operazione manuale necessaria, affinché il relativo credito possa risultare estinto sulla piattaforma di certificazione del credito (Pcc);

   ciò aggrava le incombenze a carico del funzionario delegato alle spese giustizia e contribuisce a rallentare la lavorazione delle fatture e a complicare la tenuta della contabilità;

   con circolare n. 24/2017, il Ministero dell'economia e delle finanze ha precisato che se la fattura viene pagata da un soggetto diverso dall'amministrazione debitrice, quest'ultima potrà utilizzare la funzione di «dichiarazione di pagamento/chiusura debito»: ciò potrebbe consentire di risolvere le criticità;

   il Ministero della giustizia, con circolare del 26 settembre 2018, ha rappresentato di aver avviato un'interlocuzione con l'Agenzia fiscale per individuare delle soluzioni operative –:

   se sia a conoscenza della problematica e quali iniziative per quanto di competenza ritenga di adottare per risolvere tali criticità ed evitare ritardi nei pagamenti a favore dei consulenti tecnici d'ufficio, oltre che nel servizio giustizia al cittadino.
(5-01725)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 marzo 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-01725

  Sono ben note al Ministero le problematiche connesse al procedimento di gestione delle fatture elettroniche per i consulenti tecnici d'ufficio, che secondo la circolare del 7 maggio 2018 dell'Agenzia delle entrate, devono essere emesse nei confronti dell'amministrazione della giustizia.
  Accade in tal modo che la parte obbligata deve continuare ad effettuare il pagamento del compenso liquidato dal giudice in favore del CTU, il quale deve però emettere la fattura nei confronti dell'Amministrazione evidenziando in essa di aver ricevuto il pagamento dalla parte e non dall'Amministrazione.
  Secondo il sistema contabile SICOGE per le fatture così emesse non è possibile disporne la chiusura automatica dovendo invece essere oggetto di una «operazione manuale» perché il credito possa risultare estinto sulla relativa piattaforma di certificazione.
  Nella consapevolezza dell'aggravio che tale procedimento determina rispetto alle incombenze del funzionario delegato alle spese di giustizia e considerate le connesse segnalazioni pervenute da diversi uffici giudiziari, il Ministero ha avviato una interlocuzione con la Agenzia delle entrate per affrontare la questione.
  Non più tardi di ieri il Ministero ha partecipato ad un incontro, unitamente alla Ragioneria generale dello Stato presente per il MEF, nel corso del quale l'Agenzia delle entrate ha preso atto delle criticità evidenziate rispetto al procedimento di gestione delle fatture elettroniche unilateralmente mutato e si è riservata di proporre in tempi brevi una soluzione condivisa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fatturazione

giurisdizione giudiziaria

debito