ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01661

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 140 del 12/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: SQUERI LUCA
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 12/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CARRARA MAURIZIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/03/2019
BARELLI PAOLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 12/03/2019


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/03/2019
Stato iter:
13/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/03/2019
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/03/2019
Resoconto CIOFFI ANDREA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 13/03/2019
Resoconto SQUERI LUCA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/03/2019

SVOLTO IL 13/03/2019

CONCLUSO IL 13/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01661
presentato da
SQUERI Luca
testo di
Martedì 12 marzo 2019, seduta n. 140

   SQUERI, CARRARA e BARELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   la Commissione europea ha «rimandato» indietro lo schema di decreto di incentivazione delle fonti rinnovabili (cosiddetto FER 1), elaborato dal Ministero dello sviluppo economico (Mise) per disegnare i nuovi e attesi incentivi volti a sostenere la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, con ben 38 richieste di chiarimento all'Italia. E se in molti casi si tratta solo di conferme o di dettagli tecnici, non mancano alcuni punti rilevanti, tra cui richieste di spiegazione sulla mancata incentivazione all'idroelettrico, sull'esclusione della geotermia e sull'inclusione del fotovoltaico;

   in precedenza anche la Conferenza unificata aveva «bocciato» lo schema di decreto evidenziando gli stessi problemi;

   il «decreto incentivi» doveva supportare i produttori di energia rinnovabile negli anni 2018-2019-2020, e nel 2018, per la prima volta in Italia, non c'è stata la possibilità di allacciare nuovi impianti per mancanza di decreto;

   di conseguenza ci sono imprese che, pur avendo ultimato l'impianto, pronto per l'allaccio, si sono ritrovate senza nessun bando per gli incentivi del Gestore dei servizi energetici (Gse) nel 2018 –:

   se non ritenga opportuno accogliere le richieste della Conferenza unificata e della Commissione europea sulla incentivazione del geotermoelettrico e del mini-idroelettrico.
(5-01661)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 13 marzo 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-01661

Rispondo all'atto in discussione, relativo alla incentivazione delle energie rinnovabili cosiddette mature (FER1), con particolare riferimento ai settori geotermoelettrico e mini-idroelettrico.
  Premetto che, quanto osservato dalla Commissione europea sul cd. DM FER1, notificato a fine gennaio scorso, è frutto della normale interlocuzione che si instaura nell'ambito del procedimento di notifica ex articolo 107 TFUE.
  Già in precedenti occasioni, il Ministero dello sviluppo economico è stato chiamato a motivare sotto diversi profili le scelte allora effettuate.
  In questo caso, rispetto al passato, va anche detto che il citato Decreto, per ragioni di celerità non è stato oggetto di pre-notifica, il che ha comportato plausibilmente la necessità da parte della Commissione europea di acquisire maggiori elementi conoscitivi.
  È stata, perciò, elaborata un'ipotesi di risposta a tutte le richieste di chiarimento formulate, che saranno discusse in una Conference call con i Servizi della Commissione, fissata proprio per domani (14 marzo).
  Nello specifico, con riferimento alla geotermia tradizionale, confermo l'intendimento di sostenere tale tecnologia con modalità comunque più sostenibili dal punto di vista ambientale. Va detto, infatti, che i fluidi geotermici italiani utilizzabili in impianti geotermici tradizionali sono ricchi non solo di anidride carbonica, ma anche di altri inquinanti (tra i quali: idrogeno solforato, mercurio, ossido di zolfo).
  Pertanto, il confronto avviato con la Commissione è orientato altresì a definire obiettivi ambientali ambiziosi, raggiungibili tecnicamente ed economicamente giustificabili. Inoltre, nel decreto sulle rinnovabili FER2, di prossima emanazione, sarà prevista una disciplina più organica sulla geotermia e saranno introdotti nuovi incentivi per il potenziamento e la qualificazione tecnologica del settore.
  Rappresento, tra l'altro, che si è aperto un tavolo di confronto con la Regione Toscana (sul cui territorio sono presenti tutte le installazioni operative e i progetti in corso) e i Comuni interessati, che consentirà di calibrare al meglio le soluzioni tecnologiche possibili e i relativi livelli di sostegno, tenendo conto delle caratteristiche del fluido geotermico.
  Quanto all'idroelettrico, ricordo che, stante la situazione del pre-contenzioso avviato dalla Commissione Europea con il Caso EU-PILOT del 2014 è stato necessario acconsentire l'accesso al regime incentivante ai soli impianti ad impatto aggiuntivo intrinsecamente nullo, al fine di evitare il deterioramento dei corpi idrici e la conseguente limitazione del raggiungimento degli obiettivi di qualità per gli stessi fissati, con connesso rischio di incorrere nella procedura di infrazione per violazione della Direttiva Quadro sulle Acque (DQA).
  Per tali ragioni, ai fini del rispetto del punto 117 della disciplina sugli Aiuti di Stato in materia di energia e ambiente, si è ritenuto che i nuovi incentivi possano essere riconosciuti agli impianti che non danno luogo a prelievi aggiuntivi.
  All'esito dell'imminente interlocuzione con la Commissione, il Governo dunque deciderà quali iniziative intraprendere in merito.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica comunitaria dell'ambiente

energia rinnovabile

energia dolce