ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01607

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 136 del 05/03/2019
Firmatari
Primo firmatario: NEVI RAFFAELE
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 05/03/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SPENA MARIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 05/03/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E DEL TURISMO delegato in data 05/03/2019
Stato iter:
06/03/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/03/2019
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 06/03/2019
Resoconto PESCE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI E TURISMO)
 
REPLICA 06/03/2019
Resoconto NEVI RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/03/2019

SVOLTO IL 06/03/2019

CONCLUSO IL 06/03/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01607
presentato da
NEVI Raffaele
testo di
Martedì 5 marzo 2019, seduta n. 136

   NEVI e SPENA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:

   nel settembre 2018, rispondendo all'interrogazione n. 5-00451 Nevi il Ministro interrogato aveva dichiarato che «(...) dal luglio 2018, con un'attività articolata e congiunta di vari organi ispettivi si sta operando nei punti di entrata nel territorio, quali porti, aeroporti, valichi di frontiera... al fine di tutelare il comparto produttivo nazionale, evitando l'ingresso di prodotti di scarsa qualità o contenenti residui di sostanze pericolose per la salute umana (...)»;

   già nell'ottobre 2018 era stato segnalato al Ministero dalle associazioni agricole la preoccupazione derivante dalla richiesta sui mercati agricoli di grandi quantità di arance bionde spagnole effettuata da parte di commercianti italiani. In passato, le stesse associazioni avevano più volte segnalato il fenomeno della vendita fraudolenta di agrumi esteri spacciati per italiani;

   da numerose aree agrumicole vocate giungono notizie del crollo del prezzo degli agrumi; in taluni casi i prezzi delle clementine sulla pianta oscillano tra i 10 e i 12 centesimi, cifre che non compensano minimamente le spese annuali di coltivazione;

   per sostenere il settore agrumicolo nazionale, nel mese di gennaio 2018 è stata avviata una campagna di ritiro e distribuzione nelle mense scolastiche o agli indigenti delle eccedenze di produzione e degli agrumi rimasti invenduti a causa delle avverse condizioni di mercato avviando anche azioni coordinate con la grande distribuzione organizzata per superare la crisi del settore;

   è opportuno rafforzare l'attività dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf), per incrementare controlli e indagini capillari volte ad evitare frodi e false denominazioni di provenienza, nonché per testare l'aderenza degli agrumi in ingresso sul territorio nazionale ai criteri di qualità richiesti dall'Unione –:

   se non ritenga opportuno convocare con urgenza un tavolo di confronto presso il Ministero, aperto alle delegazioni dei sindaci, dei sindacati e degli operatori di settore, per affrontare le tematiche esposte in premessa e assumere tutte le iniziative a difesa del comparto agrumicolo, attivando ed incrementando le risorse del fondo agrumicolo previsto dalla legge di bilancio 2018.
(5-01607)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 marzo 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-01607

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,
  mi preme anzitutto rilevare che lo scorso 21 febbraio, a seguito delle concertazione con le parti produttive intervenute nel corso del tavolo agrumicolo di novembre 2018, è stato approvato in Conferenza Stato-Regioni lo schema di decreto del Mipaaft, di concerto con il Ministero dell'Economia, per l'avvio del Fondo nazionale agrumicolo, le cui risorse disponibili sono pari a 10 milioni di euro (6 milioni per il 2019 e 4 milioni per il 2020). Il decreto verrà adottato nei prossimi giorni.
  Abbiamo mantenuto l'impegno preso con tutta la filiera al tavolo agrumicolo. Grazie al lavoro fatto con il Mef e le Regioni oggi siamo pronti a far partire le azioni del Fondo nazionale per il settore.
  La norma prevede tre aree di intervento, attribuendo le seguenti risorse:
   8 milioni di euro per la concessione di contributi per il sostegno al ricambio varietale delle aziende agrumicole danneggiate dal virus «tristeza» e del «mal secco»;
   1,5 milioni di euro per il finanziamento di campagne di comunicazione istituzionale e promozione rivolte ai consumatori per sostenere la competitività e la qualità del settore agrumicolo;
   0,5 milioni di euro per la concessione di contributi per la conoscenza, la salvaguardia e lo sviluppo dei prodotti agrumicoli DOP/IGP.

  Certamente, risorse non del tutto adeguate per risolvere le problematiche riscontrate, ma che vanno a sommarsi a iniziative di sostegno da parte dei PSR e dell'OCM.
  Da questo punto di vista segnalo che l'efficacia dell'associazionismo e l'accesso ai finanziamenti disponibili, tuttavia, sono direttamente legati alla propensione ad aggregarsi dei produttori che in alcune Regioni, in particolare quelle meridionali, risulta essere ancora troppo bassa attestandosi, per la Calabria, intorno al 25 per cento, a fronte di una media nazionale che supera il 40 per cento.
  Occorre poi tener presente che, a sostegno del comparto, poche settimane fa il Ministro Centinaio ha siglato con la Cina un nuovo protocollo sugli agrumi che già consente ai nostri produttori, nelle more della sottoscrizione, di esportare per via aerea gli agrumi italiani in questo Paese.
  La firma di questo accordo rappresenta un passo in avanti importante per la nostra agricoltura che può approcciare oggi un mercato dalle grandi potenzialità per le nostre esportazioni, come quello cinese. Nel quadro dei nostri rapporti con la Cina, infatti, il settore agroalimentare ha un'importanza crescente.
  Segnalo poi che, con la Legge di stabilità 2018, sono state stanziate apposite risorse finanziarie per la costituzione di un «catasto frutticolo» finalizzato, non solo, alla rilevazione delle relative superfici, ma anche a raccogliere tutti gli elementi agronomici necessari al mondo produttivo per avviare al meglio strategie colturali e commerciali nel breve e lungo periodo.
  Riguardo ai controlli sull'origine, fermo restando, che la normativa europea impone la relativa indicazione per tutti i prodotti ortofrutticoli destinati al consumo fresco, mi preme rilevare l'intensa ed efficace attività di controllo dell'ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi di questo Ministero che, a tutela dei consumatori e dei produttori nazionali, esegue costantemente controlli relativi alla tracciabilità e alla corretta fornitura delle indicazioni sugli alimenti.
  Per contrastare in maniera più incisiva l'eventuale illecita importazione di prodotti agroalimentari sul territorio nazionale, l'ICQRF ha instaurato un rapporto di collaborazione con altri Organi di controllo per accertare la veridicità delle indicazioni riportate sui documenti commerciali e sulle etichette, con particolare riferimento all'origine del prodotti.
  Controlli specifici sono eseguiti sull'introduzione nel territorio nazionale di prodotti ortofrutticoli freschi provenienti da talune zone del bacino del Mediterraneo le cui produzioni agricole sono simili, per tipologia di prodotto e stagionalità, a quelle del nostro Paese. Dalla metà del 2018 è stata inoltre attivata un'azione di controllo mirata per contrastare la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli freschi falsamente spacciati come d'origine italiana.
  Rilevo infine che nell'ambito dell'Organizzazione Comune di Mercato (OCM), di cui al Regolamento (UE) n. 1308/2013, che affida alle Organizzazioni di produttori riconosciute un ruolo centrale nella regolazione della produzione e dei mercati, e sostiene finanziariamente i loro programmi di attività, possono trovare soluzione molte delle criticità espresse nell'interrogazione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

frutticoltura

mercato agricolo

prodotto originario