ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01397

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 120 del 05/02/2019
Firmatari
Primo firmatario: MACINA ANNA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/02/2019
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CATTOI MAURIZIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2019
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2019
AIELLO DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2019
ALAIMO ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2019
BALDINO VITTORIA MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2019
BERTI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2019
BILOTTI ANNA MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2019
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2019
CORNELI VALENTINA MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2019
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2019
DADONE FABIANA MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2019
FORCINITI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2019
PARISSE MARTINA MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2019
SILVESTRI FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2019
TRIPODI ELISA MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2019


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/02/2019
Stato iter:
07/02/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/02/2019
Resoconto CATTOI MAURIZIO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 07/02/2019
Resoconto SIBILIA CARLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 07/02/2019
Resoconto CATTOI MAURIZIO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/02/2019

SVOLTO IL 07/02/2019

CONCLUSO IL 07/02/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01397
presentato da
MACINA Anna
testo di
Martedì 5 febbraio 2019, seduta n. 120

   MACINA, MAURIZIO CATTOI, DIENI, DAVIDE AIELLO, ALAIMO, BALDINO, BERTI, BILOTTI, BRESCIA, CORNELI, D'AMBROSIO, DADONE, FORCINITI, PARISSE, FRANCESCO SILVESTRI e ELISA TRIPODI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   le profonde alterazioni degli equilibri ambientali tra territorio naturale e rurale, la presenza invasiva dell'uomo, la maggiore frequenza e la violenza dei fenomeni naturali rappresentano un rischio altissimo per la pubblica incolumità e per la tutela ambientale ed interferiscono gravemente sulla sicurezza di tutto il territorio e di tutta la popolazione;

   i prefetti sono sempre più sollecitati dalle regioni e dalle amministrazioni locali ad assumere iniziative per la soluzione di problematiche e squilibri ambientali nell'ambito dei comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica;

   ad avviso dei firmatari del presente atto, le funzioni di pubblica sicurezza ambientale, forestale, agroalimentare ed idrogeologica sono da ritenersi componenti essenziali del sistema di pubblica sicurezza nazionale, al pari della sicurezza dei trasporti, delle reti, delle comunicazioni e delle acque interne;

   risulta di tutta evidenza la necessità di una piena valorizzazione e di un riordino, finalizzato all'efficacia ed all'efficienza dell'impiego del personale e delle risorse disponibili per rafforzare la tutela dell'ambiente e del patrimonio agroforestale che sono in grado di arginare, in particolare sotto il profilo dell'attività di prevenzione, le ricadute in termini di sicurezza pubblica a salvaguardia del territorio e della popolazione; la questione si rende urgente non solo in relazione alle conseguenze della recente riforma che ha interessato il Corpo forestale dello Stato, disperdendone le competenze, ma anche in relazione alla pronuncia di costituzionalità della Corte costituzionale sulla riforma medesima, attesa il prossimo mese –:

   quale sia l'orientamento del Ministro interrogato in ordine alla possibilità di ricomporre in ufficio organico all'interno del dipartimento della pubblica sicurezza le attribuzioni, nonché le risorse, del disciolto Corpo forestale dello Stato, valorizzando e riordinando in unicum le funzioni di polizia ambientale, forestale e agroalimentare, utilizzando le articolazioni territoriali di prefetture e questure che ben si prestano in ordine ai poteri e agli strumenti necessari per garantire, mediante l'azione di coordinamento esplicata nei rispettivi ambiti, effettività alla tutela degli interessi della sicurezza pubblica ambientale, delle reti e dei trasporti.
(5-01397)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 febbraio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione I (Affari costituzionali)
5-01397

  Signor Presidente, Signori Deputati, ringrazio gli onorevoli interroganti per aver posto con il presente atto di sindacato ispettivo l'attenzione su temi fondamentali quali il presidio e la tutela della sicurezza dell'ambiente, dell'integrità delle risorse forestali, agroalimentari e idrogeologiche del nostro Paese.
  Viene posto in evidenza il tema dell'adeguatezza dell'attuale modello ordinamentale che, per effetto del disegno di riorganizzazione dell'amministrazione centrale e periferica dello Stato, previsto dalla cosiddetta legge Madia (legge 7 agosto 2015, n. 124), ha determinato, tra l'altro, l'assorbimento del personale del Corpo forestale dello Stato e delle relative funzioni nell'Arma Carabinieri, con la sola eccezione di un contingente limitato assegnato alla Polizia di Stato, alla Guardia di finanza e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco per lotta attiva contro gli incendi boschivi e il loro spegnimento con mezzi aerei.
  L'Arma dei carabinieri è stata individuata, dal precedente Governo, tra le forze di polizia, come quella più idonea, funzionalmente, ad assorbire il Corpo forestale e a consentire la piena attuazione del principio di delega sul riordino delle funzioni in materia ambientale e agroalimentare.
  Potremmo supporre che tale scelta – sulla quale pende la decisione della Corte Costituzionale – deriva dal fatto che l'Arma dei Carabinieri – che com’è noto con i suoi vertici provinciali è componente del Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica – è la forza di polizia che presenta una capillare diffusione di presidi sul territorio e che, dal punto di vista operativo, già assicurava la tutela agroambientale, in considerazione delle competenze specifiche sviluppate con reparti specializzati quali i NAC (Nuclei antifrodi Carabinieri), i NOE (Nuclei operativi ecologici) e i NAS (Nuclei antisofisticazioni e sanità), in materia di antisofisticazione alimentare, salute e illeciti ambientali.
  Le funzioni di polizia ambientale e agroalimentare, già svolte dal Corpo forestale, sono ora assolte dal Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari, dipendente gerarchicamente dal Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri e funzionalmente dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali per le materie afferenti alla sicurezza e tutela agroalimentare e forestale.
  Del Comando si avvale, inoltre, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, limitatamente allo svolgimento delle specifiche funzioni espressamente riconducibili alle attribuzioni dello stesso Ministero.
  Questo è, in sintesi, il modello organizzativo ed ordinamentale scaturito dall'attuazione di principi di delega fissati nella Legge Madia.
  Va comunque evidenziato che, a partire dalla fine dello scorso anno le Prefetture hanno effettivamente sviluppato moduli di collaborazione sinergica per affrontare alcune emergenze ambientali, derivanti da fenomeni di inquinamento e di sversamento delle sostanze tossiche di cui si sono resi responsabili organizzazioni criminali.
  Gli esempi più recenti di tale cooperazione inter-istituzionale si sono registrati in Campania, in attuazione del Piano d'azione per il contrasto del fenomeno dei roghi dei rifiuti, siglato, il 19 novembre scorso dal Presidente del Consiglio e da altri Ministri, tra cui anche quelli dell'interno, della Difesa e dell'Ambiente, con il Presidente della regione Campania.
  In tale quadro, ogni eventuale ipotesi di riforma dell'assetto organizzativo, in un'ottica auspicabile di maggior efficientamento delle strutture operative e della capacità di risposta nella tutela ambientale, dovrà necessariamente attendere la pronuncia della Corte Costituzionale, prevista per il prossimo 19 marzo, in merito proprio alla legittimità costituzionale dello scioglimento del Corpo forestale dello Stato e dell'assorbimento del suo personale nell'Arma dei carabinieri e nelle altre Forze di Polizia ad ordinamento militare.
  Le indicazioni che perverranno dalla Consulta costituiranno un quadro di riferimento essenziale per consentire al Governo e al Legislatore di affrontare la tematica posta dagli interroganti nella prospettiva di una sempre maggiore valorizzazione delle funzioni di sicurezza ambientale nell'ambito più vasto del sistema di pubblica sicurezza nazionale.
  Deve tuttavia essere ben inteso che qualora il Parlamento dovesse legiferare in un senso di un'eventuale modifica dell'attuale assetto e tenendo conto delle indicazioni che perverranno dalla pronuncia della Consulta, non ci sarebbero, come ovvio, motivi ostativi dell'attuazione di una volontà chiara espressa dal Parlamento che veda coinvolto il Ministero dell'interno.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza dei trasporti

prevenzione delle malattie

rete di trasporti