ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01355

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 117 del 30/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: BELLUCCI MARIA TERESA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 30/01/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 30/01/2019
Stato iter:
31/01/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 31/01/2019
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 31/01/2019
Resoconto BARTOLAZZI ARMANDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 31/01/2019
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 31/01/2019

SVOLTO IL 31/01/2019

CONCLUSO IL 31/01/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01355
presentato da
BELLUCCI Maria Teresa
testo di
Mercoledì 30 gennaio 2019, seduta n. 117

   BELLUCCI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il decreto ministeriale 23 gennaio 2013 autorizza l'utilizzo terapeutico, non solo del delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) ma anche dei medicinali di origine vegetale a base di cannabis (sostanze e preparazioni vegetali, inclusi estratti e tinture);

   nel 2014, con l'accordo di collaborazione tra il Ministero della salute e il Ministero della difesa per l'avvio del progetto pilota per la produzione nazionale di sostanze e preparazioni di origine vegetale a base di cannabis, finalizzato alla tutela del diritto alla salute, è stato individuato lo Stabilimento chimico farmaceutico quale sito per la coltivazione e la fabbricazione della sostanza attiva di origine vegetale a base di cannabis;

   ai sensi della normativa vigente lo Stabilimento chimico farmaceutico, dal 2014, è l'unico in Italia ad occuparsi della coltivazione e del confezionamento della stessa cannabis in imballi da distribuire, su richiesta delle regioni e delle province autonome, alle farmacie territoriali e/o alle farmacie ospedaliere, che poi le dispensano dietro ricetta medica non ripetibile, al fine di soddisfare il fabbisogno della popolazione assistita;

   secondo quanto riportato dagli organi di stampa, e confermato anche dal direttore dello Stabilimento, colonnello Antonio Medica, l'attuale produzione di cannabis a scopo terapeutico è insufficiente per far fronte fabbisogno nazionale, e la crescente richiesta dei pazienti in questi anni ha imposto l'acquisto della produzione di altre Nazioni, prima tra tutte l'Olanda;

   nonostante le difficoltà che l'istituto ha incontrato a causa di un drastico calo di organico dovuto al turnover e dell'insufficienza delle risorse economiche, lo stesso, in meno di quattro anni, ha raggiunto i migliori standard di qualità al mondo nella produzione di cannabis;

   appare doveroso che il Governo intervenga con un nuovo piano di investimenti pubblici per potenziare la produzione di cannabis ad uso terapeutico, mettendo in produzione i quattromila metri quadrati già disponibili presso lo stabilimento e, al contempo, aprirsi all'esportazione –:

   quale congruo investimento pubblico si intenda destinare al potenziamento della produzione di cannabis a fini terapeutici al fine di garantire il soddisfacimento della domanda interna e la possibilità di esportazione verso altri Stati.
(5-01355)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 31 gennaio 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-01355

  Si è già avuto modo, in altri atti di sindacato ispettivo, di esprimere la posizione del Ministero della salute circa l'obiettivo, ritenuto primario, che la produzione industriale statale di Cannabis a uso medico da parte dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze sia aumentata fino alla completa copertura del fabbisogno nazionale.
  Tenuto conto che pur con gli stanziamenti previsti dall'articolo 18-quater della legge n. 172 del 2017 non sarà in ogni caso possibile coprire, nel medio periodo, tutto il fabbisogno nazionale – che risulta, peraltro, in progressiva e notevole crescita – informo, preliminarmente, che il Ministero della salute sta attualmente vagliando l'ipotesi di partenariati pubblico-privati che consentano l'incremento della produzione ed il mantenimento dei livelli di qualità già raggiunti.
  Le ragioni di questa scelta risiedono, con ogni evidenza, nel trend dei fabbisogni stimati che non consentono, nel breve periodo, allo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze di coprire tutte le esigenze del nostro Paese.
  Il fabbisogno stimato in Italia nel 2019 supererà, infatti, ragionevolmente i 700 chilogrammi.
  A tale fabbisogno si farà fronte innanzitutto con la produzione statale, la quale, grazie ai finanziamenti disposti dalla legge n. 172 del 2017, potrà raggiungere una capacità produttiva di circa 200-300 chilogrammi entro il corrente anno e dai 400 ai 500 chilogrammi nel 2020.
  Per gli anni successivi al 2020 è, invero, possibile ipotizzare un ulteriore ampliamento della produzione, sulla base della ottimizzazione delle risorse attuali, anche in considerazione della differenziazione dei prodotti farmaceutici (infiorescenze e estratti); anche il fabbisogno atteso, tuttavia, potrebbe aumentare per il 2020, superando addirittura la soglia dei 1000 chilogrammi annui.
  Dunque, si imporrà in ogni caso, per quanto in misura diversa anno per anno, l'esigenza di acquisire una importante parte del fabbisogno attraverso il canale dell'importazione dall’Office of medicinal Cannabis del Ministero della salute olandese, che a ciò si è già reso disponibile.
  Per questo motivo, ritenendo di dover agire per tempo, l'obiettivo del Ministero della salute è – come anticipato – quello di avviare fin da ora il percorso di collaborazione con quelle aziende private che abbiano i requisiti per incrementare la coltivazione e la produzione farmaceutica di infiorescenze di Cannabis a uso medico.
  L'ipotesi è, quindi, quella di individuare un partner privato, al quale demandare parte dell'attività produttiva che verrà condotta nelle aree disponibili all'interno dello Stabilimento di Firenze, il quale, voglio ribadirlo, manterrà il fondamentale ruolo istituzionale del controllo, a garanzia della qualità della fase produttiva e del prodotto finito, senza escludere una possibile partecipazione diretta alle attività produttive con le proprie risorse.
  Per garantire un adeguato grado di sicurezza sull'attività di coltivazione e produzione, si potrebbe mettere a disposizione del partner privato, fin da subito, ulteriori superfici anche in altri stabilimenti militari (Unità Produttive), idonee ad una estensione della coltivazione.
  Al fine di salvaguardare il know how dell'Istituto Farmaceutico, gli accordi da stipulare per consentire l'eventuale avvio di tale partnership, dovranno in ogni caso prevedere apposite clausole di riservatezza, tese ad evitare l'acquisizione, e il possibile sfruttamento, da parte del privato, del know how e dei prodotti sviluppati.
  Con questo progetto di partnership si ritiene, dunque, che l'istituto possa essere messo in condizione, già entro il breve-medio periodo, di soddisfare il fabbisogno italiano e di diventare, anzi, a sua volta esportatore di cannabis medica, generando anche nuovi posti di lavoro nel nostro Paese.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

finanziamento pubblico

industria chimica

investimento pubblico