ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01334

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 117 del 30/01/2019
Firmatari
Primo firmatario: GRIBAUDO CHIARA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/01/2019


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 30/01/2019
Stato iter:
02/10/2019
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/10/2019
Resoconto PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 02/10/2019
Resoconto GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/01/2019

DISCUSSIONE IL 02/10/2019

SVOLTO IL 02/10/2019

CONCLUSO IL 02/10/2019

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-01334
presentato da
GRIBAUDO Chiara
testo di
Mercoledì 30 gennaio 2019, seduta n. 117

   GRIBAUDO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   a Pieve Vergonte, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, si trova la Hydrocem Italia Srl, azienda produttrice di cloro di proprietà della multinazionale della chimica International chemical investors group (Icig), che occupa in loco 108 dipendenti e genera un'occupazione altrettanto rilevante nell'indotto sul territorio;

   la normativa sulla produzione di cloro prevede dal 2017 la sostituzione delle celle a mercurio con le più moderne e meno inquinanti celle a membrana; per lo stabilimento di Pieve Vergonte l'investimento necessario è stato stimato fra i 25 e i 30 milioni di euro;

   in data 11 dicembre 2017, è stata disposta la chiusura dell'impianto e la messa in cassa integrazione straordinaria degli addetti;

   il rinnovo degli impianti ha visto l'interesse di un importante gruppo di Novara, intenzionato a farsi totalmente carico dell'investimento, per l'ingresso in società con Hydrochem; il percorso si è sviluppato positivamente nel corso del 2018, e nel mese di novembre è arrivato il «via libera» dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'autorizzazione alla costruzione dell'impianto;

   in data 20 dicembre 2018 si è tenuto un incontro tra l'amministratore delegato Hydrochem ingegner De Giovanni e il responsabile del personale dottor Squizzi, assistiti dall'associazione degli industriali, la rappresentanza sindacale unitaria di stabilimento e le rappresentanze sindacali territoriali Filctem, Femca Cisl e Uiltec Uil, nel quale l'azienda ha comunicato una situazione di stallo dovuta a situazioni di carattere economico legate ad accordi con soggetti terzi, ostativi all'ingresso del nuovo partner; la trattativa stessa con i soggetti precedentemente interessati sarebbe stata messa in discussione;

   il 17 gennaio 2019 l'azienda ha comunicato ai sindacati l'impossibilità di ingresso del partner novarese, senza tuttavia chiarire se sarà Hydrochem stessa quindi a farsi carico dell'investimento;

   il 31 dicembre 2019 scade la cassa integrazione straordinaria degli addetti, mentre va aggravandosi la situazione finanziaria dell'azienda;

   il territorio del Verbano-Cusio-Ossola sarebbe gravemente colpito dalla perdita di 108 posti di lavoro e dell'indotto, senza considerare i rischi ambientali e paesaggistici derivanti dalla possibile presenza di uno stabilimento chimico abbandonato –:

   quali iniziative il Governo intenda adottare, nell'ambito delle sue competenze, per sbloccare la situazione di stallo relativa al rinnovo dello stabilimento chimico della Hydrochem Italia Srl di Pieve Vergonte, al fine di garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali.
(5-01334)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 2 ottobre 2019
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-01334

  Con riferimento alla interrogazione dell'On. Gribaudo relativa alla vicenda Hydrochem Italia, rappresento quanto segue.
  L'azienda di cui trattasi, situata a Pieve Vergente, provincia del Verbano-Cusio-Ossola, opera nel settore chimico attraverso la produzione di soda, cloro ed idrogeno.
  A seguito del recepimento in Italia della direttiva CEE 501/820 (cosiddetta Seveso I), avvenuto nel 1988, lo stabilimento è soggetto alla legislazione in materia di siti industriali a rischio di incidente rilevante.
  In proposito, a partire dagli anni successivi al recepimento della suddetta direttiva, sono stati realizzati una serie di interventi volti a ridurre i rischi ambientali e la pericolosità degli effetti della produzione medesima.
  Come evidenziato dall'interrogante, la normativa sulla produzione di cloro prevede dal 2017, la sostituzione delle celle a mercurio con le meno inquinanti celle a membrana.
  A seguito di tale modifica normativa la proprietà ha provveduto a definire un percorso di riconversione degli impianti che ha subito, alla fine del 2017, in ragione di una mancata autorizzazione da parte del Ministero dell'ambiente, un arresto con conseguenti inevitabili riflessi sulla produzione. L'azienda ha quindi richiesto la concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale in favore di 103 dipendenti dello stabilimento, autorizzato con decreto direttoriale del Ministero del lavoro a far data dal 1o gennaio 2018 e sino al 31 dicembre 2019, per la durata di 24 mesi.
  La regione Piemonte, interpellata, riferisce di aver sollecitato, di intesa con le organizzazioni sindacali, l'apertura di un tavolo di crisi presso il Ministero dello sviluppo economico la cui attivazione, sin dal 2016, è tesa al monitoraggio del piano di riconversione e alla salvaguardia dei livelli occupazionali anche attraverso l'attivazione di procedure tese alla individuazione di un investitore interessato alla costituzione di una joint venture.
  Fermo restando che, come ricorda lo stesso interrogante, a fine 2018 è intervenuto il «via libera» dal Ministero dell'ambiente, tengo qui ad evidenziare, e con questo rispondo al quesito posto dall'Onorevole interrogante, che, in data 28 marzo 2019, si è svolto, presso il Ministero dello sviluppo economico, un incontro cui hanno partecipato la Regione, le istituzioni locali, l'azienda e il Gruppo Esseco, acquirente dell'intero capitale sociale di Hydrochem Italia.
  Nel corso dell'incontro l'azienda ha illustrato gli sviluppi della situazione del sito produttivo di Pieve Vergente e lo stato di attuazione del processo di reindustrializzazione che prevede investimenti complessivi pari a 35 milioni di euro e un importante potenziamento della produzione di cloro e di soda caustica entro il 2020.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

industria chimica

cassa integrazione